da Avv. Fabiana MorolloÂ
Collaboratrice del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
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TAP:
violazione della normativa anti-incendi
M5S:
Governo mente!
“Continua la
strenua difesa da parte di questo Governo dell’opera TAP,
tristemente nota per essere lo squallido riflesso della corruzione dei
partiti e del potere finanziario, che persevera nel proprio disastroso
percorsoâ€: con queste parole il portavoce Diego De Lorenzis, Capogruppo
del M5S della IX Commissione Trasporti della Camera, ha commentato la risposta
all’interrogazione presentata sulla questione, su cui il MoVimento è già da
tempo impegnato opponendosi alle illegalità che continuano ad emergere.
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“Mentre il PD su queste
questioni non ha alcuna visione e i suoi esponenti
locali fingono soltanto di battersi contro quello al Governo che continua a
favorire i petrolieri, già a dicembre dello scorso anno†- continua
De Lorenzis - “avevo presentato un esposto in Procura, su sollecito del
Comitato No Tap, denunciando che il tracciato dell’opera interessava
alcuni terreni del Comune di Melendugno, colpiti da incendi boschivi e per
questo inseriti nel catasto incendi dal 2005, che preclude tali aree dalla realizzazione
anche di strutture e infrastrutture per attività produttive, e la sua
violazione è punita con sanzioni penali. Per questo chiedo già da un
anno la verifica dei presupposti di legittimità dell’autorizzazione unica
concessa e la valutazione di un’eventuale revoca, sollecitata anche
dalla circostanza per cui, anche con riferimento ai possibili tracciati del
metanodotto Snam, che dovrebbe collegare il Tap di Melendugno allo snodo di
Mesagne, vi sarebbero delle problematiche dato l’attraversamento di
territori su cui sono stati rinvenuti i maggiori focolai di Xylella fastidiosa
e su cui sono previsti gli abbattimenti più massicci.â€
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“Nella risposta
all’interrogazione odierna, tuttavia, emerge chiaramente la volontà di
procedere con l’opera a prescindere dal rispetto della legge.
Evidentemente il Governo ignora le illegalità , le violazioni della
normativa†- continua De Lorenzis - “e tacendo sul danno
all’integrità ambientale. Manca un’attenta ed approfondita
valutazione delle implicazioni ambientali derivanti dall’opera, essendo insufficiente
rilevare l’assenza di problematiche solo perché l’attivitÃ
interesserebbe il sottosuolo, dato che la Cassazione ha autorevolmente sostenuto
che pure tale attività costituirebbe violazione delle prescrizioni della
normativa sugli incendi boschivi.â€
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“Per il resto,â€
- conclude De Lorenzis - “è evidente che il Governo continua ad assumere
decisioni nelle segrete stanze senza coinvolgere gli enti interessati e tanto
meno i cittadini Mentre il PD e il Governo è coinvolto nello scandalo di
Trivellopoli, dopo Expo, Mose e Mafia Capitale, noi del M5S siamo
consapevoli della necessità di cambiamento del modello di sviluppo per
preservare il territorio nella sua integrità ambientale e per questo domani
presentiamo il nostro piano per abbandonare le fonti fossili definitivamenteâ€.
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da Valerio
L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
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AGRICOLTURA: IL GOVERNO PROMETTE DI
BATTERSI PER OTTENERE UNA NOMINA PER L’ITALIA NEL CONSIGLIO OLEICOLO
INTERNAZIONALE
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Messo
alle strette dal question time del M5S, il ministero dell’Agricoltura annuncia
di attivarsi per candidare l’Italia per il rinnovo dell’organigramma del COI.
L’Abbate (M5S): “si tratta di una risposta tardiva e di una sconfitta per il
nostro Paeseâ€
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“L’Organigramma
del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) non è ancora completo e l’Italia
sta agendo secondo le procedure europee previste in meritoâ€, ovvero
presentare la domanda per aggiudicarsi una carica nel Consiglio direttivo “ai
competenti Servizi della Commissione tramite l’Amministrazione Nazionale
competenteâ€. Così il ministero delle Politiche Agricole, attraverso il sottosegretario
Castiglione, ha risposto oggi in Commissione Agricoltura ad un question time
dei deputati del Movimento 5 Stelle che chiedevano al Governo perché non si
fosse attivato per candidare l’Italia per il rinnovo dell’organigramma del Coi,
che lo scorso marzo ha visto la nomina di due vice direttori: lo
spagnolo, Jaime Lillo, ed il turco, Mustafa Sepetci, che entreranno in carica
dal prossimo primo luglio fino al 2020.
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“Al di lÃ
di quanto promesso oggi dal Governo, allo stato dei fatti l’Italia, che
figura tra i fondatori del COI, ha perso una grande occasione – dichiara
il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione
Agricoltura alla Camera – Il COI rappresenta, infatti, i maggiori
produttori ed esportatori di olio di oliva e olive da tavola e nel complesso i
paesi aderenti costituiscono il 98% della produzione mondiale. L’Italia, pur
essendo il secondo produttore mondiale di olio, è ora fuori dai giochi e il
Governo non ha detto nulla prima di oggi perché costretto dalla nostra
interrogazione. Una grave sconfitta per il Belpaese, visto che tutte le regole
in tema di legislazione e di chimica olearia, vengono scritte dal Coi e
recepite dall’Ue – continua L’Abbate (M5S) – È inutile che il
Governo provi a ripulirsi la coscienza con l’approvazione del Piano Olivicolo
Nazionale, approvato tra l’altro con un anno di ritardo e dietro nostra
continua spinta, con l’approvazione di una risoluzione a mia prima firma nel
maggio 2015. Chiediamo che, alla luce di quanto promesso oggi, l’Esecutivo fornisca
quanto prima dettagli concreti sull’avvenuta candidatura dell’Italia al
Consiglio direttivo del Coiâ€.Â
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da PIERNICOLA
PEDICINI
Capo
delegazione del M5s al Parlamento europeo
Coordinatore
della Commissione ambiente e sanitÃ
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TRIVELLOPOLI
LUCANA, NUOVA INTERROGAZIONE DI PEDICINI ALLA COMMISSIONE EUROPEA
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Dopo
il ciclone provocato dall'inchiesta della magistratura sulle estrazioni
petrolifere in Basilicata, il portavoce eurodeputato del M5s Piernicola
Pedicini ha presentato un'altra interrogazione alla Commissione europea per
chiedere un immediato intervento.
Pedicini
ha chiesto alla Commissione di far sapere se, alla luce delle indagini della
magistratura, che evidenziano il non corretto controllo da parte degli organi
competenti dell'attività estrattiva e del mancato rispetto dei principi a
tutela della salute umana e dell'ambiente contenuti nei Trattati e nelle
direttive Ue sull'inquinamento dei corpi idrici, sui rifiuti e sulle emissioni
inquinanti, ritiene ancora ammissibile il prosieguo dell'attività di estrazione
petrolifera in Val d'Agri e se intende aprire una procedura di infrazione a
seguito della procedura d'indagine sull'inquinamento che ha già avviato circa
un anno fa.
Nell'interrogazione
viene spiegato alla Commissione Ue che, ha seguito dell'inchiesta giudiziaria,
i carabinieri del Noe hanno tratto in arresto cinque dipendenti del Centro Oli
Eni di Viggiano, perché ritenuti responsabili di "attività organizzate per
il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti", e che le indagini
riguardano, in particolare, il trattamento delle acque reflue, la verifica del
corretto smaltimento dei rifiuti prodotti nella struttura, le emissioni in
atmosfera, i livelli di diossina e la presenza di inquinanti nel terreno.
Dall'inchiesta
- è scritto ancora nell'interrogazione - emergerebbe un sistema di interessi
che coinvolge imprenditori, politica e autorità preposte al monitoraggio
ambientale che, nel corso degli anni, non avrebbero controllato l'attivitÃ
estrattiva e tutelato la salute dei cittadini.
GiÃ
in altre due interrogazioni - viene evidenziato - si faceva notare alla
Commissione il grave e perdurante stato d'inquinamento dei corpi idrici della
Val d'Agri con molta probabilità dovuto alle attività di estrazione
petrolifera.
"Ci
auguriamo - ha commentato Pedicini - che ora, grazie all'intervento della
magistratura, l'Unione europea si occupi con maggiore attenzione di quanto sta
accadendo in Val d'Agri e acceleri l'indagine avviata circa un anno fa a seguito
delle nostre numerose denunce e segnalazioni.
Noi
- ha concluso il portavoce pentastellato - continueremo ad incalzare i vari
organismi di Bruxelles con tutti gli strumenti possibili e non permetteremo
ulteriori ritardi o omissioni. L'Ue dovrà decidere se intende tutelare i
cittadini o le lobby del petrolio".
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Al Sig. SINDACO
Del COMUNE DI Leporano
Avv. Angelo D’Abramo
Via Motolese, 2 74020 Leporano (TA)
protocollo.comuneleporano@postecert.it
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Al Sig. Assessore con delega al demanio
Dott. R. Piemontese
assessore.assettoterritorio.regione@pec.rupar.puglia.it
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Alle testate giornalistiche
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Il meetup
di Leporano movimento 5 stelle relativamente al piano comunale delle coste
denuncia quanto di seguito:
In data
18/12/2015 lo scrivente meetup ha provveduto ad inviare al Sig. assessore con
delega al demanio Dott. R. Piemontese a mezzo pec. E al Sig. Sindaco del Comune
di Leporano attraverso l’ufficio protocollo L’osservazione (denuncia) in
merito ai vizi riscontrati al piano comunale delle coste.
Ad oggi,
trascorsi circa quatto mesi, ancora non si è avuto alcun riscontro nonostante
la gravita di quanto rilevato in dette osservazioni (denuncia), per il
dettaglio delle quali si rimanda all’allegato alla presente.
Si confida
che venga data la giusta rilevanza a quanto esposto
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Meetup leporano 5 Stelle
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*******************************da rocca5stelle@gmail.com
Istanza Amianto
Lettera al Sindaco