Referendum - Altieri: voto SI perché mare produce più PIL del
petrolio. Domenica arriveranno sberle per Renzi e le sue bufale
Domenica Voterò SÌ al referendum per convinzioni economiche e non
per dogma ecologista. Voterò sì perché sono convito che in Italia la bellezza
del nostro mare possa produrre più ricchezza del petrolio. Voterò sì perché le
"bandiere blu" sulla qualità e la pulizia del nostro mare, producono
più posti di lavoro delle trivelle. Voterò sì perché il Turismo come attivitÃ
produttiva può attrarre sul nostro territorio più investimenti dei giacimenti
petroliferi. Voterò sì perché in Italia la bellezza e la cultura producono più
PIL delle trivelle e quindi dobbiamo salvaguardare la nostra ricchezza e non
quella di altri. Se pesiamo quanto produce il mare per l'Italia e quanto le
trivelle ci accorgiamo che non c'è paragone, il mare vale di più. Le uniche
bufale sul referendum, sul mare e soprattutto sul turismo le ho sentite da
Renzi, che si nasconde dietro il vile trucchetto dell'astensione pur di
mantenere potere e poltrona. Ma domenica sono certo, che dal voto degli
italiani, gli arriveranno delle belle sberle. Lo dichiara l'On. Nuccio Altieri,
componente della Commissione Cultura della Camera e parlamentare dei
Conservatori e Riformisti.
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PROROGHE SERVIZI SANITARI
ILLEGITTIME, ZULLO: “DOPO AVER ATTESO INVANO CHE EMILIANO MI CONVOCASSE CHIEDO
COMMISSIONE SPECIALE D’INCHIESTAâ€
Il presidente del gruppo
regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, ha chiesto (in una
lunga lettera) al presidente del Consiglio, Mario Loizzo, di istituire
un’apposita Commissione per fare chiarezza sulle procedure anomale praticate
nelle Asl pugliesi.
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“Quelle
proroghe dei servizi sanitari sono illegaliâ€, il
presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, Â dopo
aver segnalato quello che continua ad avvenire nelle Asl pugliesi al presidente
Emiliano e dopo aver atteso per oltre due settimane di essere convocato per
fare il punto della situazione dallo stesso, ha deciso di chiedere al
presidente del Consiglio regionale, Loizzo, di istituire una COMMISSIONE
SPECIALE DI INDAGINE su tutti i servizi in proroga nella Sanità pugliese.
Come
si ricorderà , prima di Pasqua (27 marzo scorso) fra il presidente Emiliano e il
capogruppo Zullo vi era stato un vivace scambio a distanza. Di fronte alla
denuncia di Zullo, Emiliano rispondeva convocandolo per il giorno dopo nel suo
ufficio. L’appuntamento slitto a qualche giorno dopo, ma di fatto Emiliano
sembra essersi dimenticato dell’impegno preso. Di qui la richiesta di istituire
una Commissione speciale che faccia luce sulle “modalità di implementazione
dei bandi di gara, sul perché degli annullamenti e delle revoche in atto, quasi
concluse ed aggiudicate provvisoriamente, sulle mancanze di pubblici
amministratori e funzionari e sui danni erariali consumatisiâ€.
Zullo
nella lettera al presidente Loizzo ricorda che il tutto nasce all’indomani dei
rilievi sollevati dal presidente dell’Autorità Anticorruzione, Cantone, per alcuni
appalti prorogati da alcuni Comuni, in maniera illegale, Â per quanto
concerneva gli ARO (Ambiti Raccolta Ottimali). “Il Presidente Emiliano,
mentre giustamente applaudiva alle conclusioni del dott. Cantone – si
legge - si é piccato di molto perché avevo avuto l'ardire di metterlo in
guardia e di attenzionarlo su quanto avviene nella Sanità pugliese che ricalca
ciò che il dott. Cantone ha riferito per gli ARO. Avrò urtato così tanto il
Presidente Emiliano al punto di ritrovarmi convocato nelle sue stanze
presidenziali per il mattino successivo quasi fossi io l’imputato ma,
trovandomi all’estero, non ho potuto onorare il suo invito nei tempi dal
Presidente Emiliano desiderati. Se solo il Presidente Emiliano mi avesse
considerato nel mio ruolo di consigliere e non di imputato o di persona
informata sui fatti e mi avesse chiamato, avremmo concordato il momento
dell'incontro…â€
Nella
lettera al presidente del Consiglio regionale Zullo evidenzia esattamente
alcune proroghe che destano quanto meno sospetti: “Sig. Presidente non
possiamo non indagare sul fatto che il servizio mensa dell'ASL Bari è in
proroga continua e che la relativa gara é stata annullata e che si aspetta la
gara del gestore unico per rifarla, proprio come quello che succede negli ARO,
modo di fare censurato dall’ANAC. Sig. Presidente non possiamo non
indagare sulla gara del lavanolo all'ASL di Bari. Si legga la delibera di
annullamento e si renderà conto di come il sistema ASL ce l'ha messa tutta ma
proprio tutta per non portarla a compimento. Per malafede? Non so! Certo che
non si possono chiudere gli occhi su comportamenti di pubblici dipendenti e
amministratori che irresponsabilmente gettano a mare anni di lavoro e di attese
di rispetto di una norma che vieta le proroghe ma che in realtà alle proroghe
volenti o nolenti arrivano. Scommettiamo sig. Presidente, che tutti i soggetti
coinvolti sono stati premiati nella valutazione dei risultati?â€
Non solo, Zullo porta all’attenzione del presidente Loizzo anche
un ricorso avviato dalla Asl di Bari al Tar Lazio nel quale addirittura si
chiede di “annullare il provvedimento del Consiglio dell’ANAC ,
firmato dal presidente Raffaele Cantone il quale sostiene che: 1) la
gara sia stata assegnata a CNI spa/Telecom Italia spa in ‘difformità della lex
specialis e altre norme inerenti’; 2) la
stazione appaltante, Asl Bari, abbia omesso di verificare il possesso dei
requisiti di ordine generale e speciale non solo in capo a CNI spa ma anche a
SMA spa; 3) in difformità del Bando il locale messo a disposizione per il
Servizio archiviazione non possa essere considerato nella ‘piena ed esclusiva
disponibilità ’ di CNI spaâ€
“Nel frattempo,in attesa del pronunciamento dei magistrati
romani – si legge ancora nella lettera inviata da Zullo a Loizzo -
 l’Asl Bari per i mesi di agosto e settembre 2015 ha liquidato la somma
complessiva di 279.034,47 euro: 262.534,85 euro a CNI spa e 16.499,62 a Telecom
Italia spa. Motivo? Non è dato sapere perché il Direttore Generale nella
Delibera di costituzione in giudizio passivamente e senza motivazione alcuna
accoglie la proposta del dirigente il cui servizio ha generato gli atti
censurati dall’ANAC… In pratica io dirigente sono censurato dall’ANAC e
propongo di costituirmi contro colui che mi ha censurato…â€
Alla luce di questi ed altri anomali episodi il presidente Zullo,
a questo punto ritiene più utile che a fare luce sia una Commissione speciale
d’inchiesta piuttosto che una chiacchierata (mancata) con il presidente
Emiliano.
Bari, 15 aprile 2015