da PIERNICOLA
PEDICINI
Capo delegazione del M5s al Parlamento
europeo
Coordinatore della Commissione
ambiente e sanitĂ
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AUMENTO DEI TUMORI IN BASILICATA,
LA MAGISTRATURA FACCIA CHIAREZZA STANANDO LE AMBIGUITĂ€ DEI PITTELLA E DI DE
FILIPPO
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Rispetto all'inchiesta
Trivellopoli lucana, ci sono tanti aspetti scandalosi e inaccettabili sul piano
affaristico, clientelare e politico lobbistico, ma l'aspetto piĂą importante sul
quale non si può transigere e occorre fare subito luce, è quello che riguarda
la salute dei cittadini esposti all'inquinamento provocati dalle estrazioni
petrolifere. Evitando le strumentalizzazioni, vanno esaminati con precisione i
dati relativi al drammatico incremento dei tumori e di altre malattie che, in
particolare negli ultimi anni, stanno colpendo la salute dei lucani.
Da anni, in qualitĂ di fisico
medico che lavorava al Crob, il principale ospedale oncologico della
Basilicata, ho fatto denunce rispetto ai danni provocati dall'inquinamento
provocato dagli impianti petroliferi e dallo smaltimento dei rifiuti. Appena
eletto portavoce eurodeputato del M5s ho fatto interrogazioni parlamentari,
comunicati e iniziative pubbliche e, un anno fa, sono riuscito a far sì che la
Commissione europea aprisse un'indagine sulle emergenze lucane. Ora,
finalmente, grazie alla magistratura, ci sarĂ la possibilitĂ di capire fino in
fondo come stanno le cose.
Ad oggi ci sono tre aspetti da
tenere presente. 1- La procura Antimafia di Potenza, ha chiesto ai carabinieri
del Noe di acquisire le cartelle cliniche di migliaia di pazienti lucani
colpiti da patologie tumorali. E' una scelta che, probabilmente, mira ad
accertare qual è la reale situazione a prescindere dei dati ufficiali e
ufficiosi giĂ disponibili.
2- Il Registro dei tumori della
Basilicata, istituito presso l'Istituto oncologico Crob e aggiornato fino al
2012, certifica che l’incidenza
delle patologie tumorali sarebbero in linea con i dati nazionali e non
sarebbero in aumento tra i lucani.
3- L'associazione "Medici
per l’ambiente" e alcuni dati Istat presentano, invece, informazioni
allarmanti rispetto alla salute dei lucani che risiedono nelle aree dove si
effettuano le trivellazioni di idrocarburi. I dati diffusi dicono che tra il
2011 e il 2014 il tasso di mortalità in Basilicata è cresciuto del 2%, nello
stesso periodo a Corleto Perticara (meno di 3mila abitanti e a due passi da
Tempa Rossa e dal Centro Eni di Viggiano) è aumentato del 23%. Secondo l’Istat,
fra il 2006 e il 2013 il tasso di mortalità per malattie dell’apparato
respiratorio è salito del 14% a livello nazionale e del 29% in Basilicata. E
nel 2014, sempre in provincia di Potenza il tasso di mortalitĂ per patologie
respiratorie è più alto (8,63 per 10mila abitanti) rispetto al regionale (7,9),
a sua volta maggiore rispetto al nazionale (6,9). Nella provincia di Potenza il
tasso di ospedalizzazione per tumore maligno nei maschi tra 0 a 14 anni è
cresciuto del 48% fra il 2011 e il 2014.
Considerata la confusa e
allarmante situazione, continuerò a vigilare e mi impegnerò su tutti i fronti
con il M5s, per far sì che la magistratura faccia piena luce e che l'inchiesta
giudiziaria vada fino in fondo.
Fanno rabbia le finte
rassicurazioni dell'Eni e il pianto del coccodrillo del presidente della
Regione Basilicata Pittella che, per anni, prima da assessore alle AttivitĂ
produttive e adesso come governatore, non ha mai fatto nulla per intervenire
sulle emergenze ambientali e sanitarie lucane.
E' grave e inaccettabile
l'assenza totale dell'eurodeputato Gianni Pittella che, dopo venti anni di
permanenza a Bruxelles, non si è mai occupato della Basilicata. Altrettanto
grave, il ruolo ambiguo del sottosegretario alla SanitĂ De Filippo, amico
dell'ex sindaco di Corleto Perticara piĂą volte intercettato dalla magistratura.
De Filippo, in piĂą occasioni, ha avuto la faccia tosta di sostenere che
l'aumento dei tumori in Basilicata dipende dagli stili di vita e dal fatto che
i lucani mangiano troppi salumi.
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
Il ministero autorizza l’impiego di perossido di idrogeno.
Il deputato pugliese L’Abbate (M5S) presenta una interrogazione parlamentare a
difesa della leale concorrenza e dell’informazione dei consumatori
Un confronto durato sei anni e che ha portato il Ministero
della Salute ad autorizzare, lo scorso 5 febbraio con la circolare n. 3469,
l’impiego di soluzioni acquose contenenti perossido di idrogeno come
coadiuvante tecnologico nella lavorazione dei molluschi cefalopodi eviscerati
da commercializzare decongelati o congelati. Si potrà , dunque, alterare
lo stato di freschezza o migliorare l’aspetto di seppie, calamari, polpi e
moscardini senza però, è doveroso specificarlo, che ciò rappresenti un rischio
per la salute dei consumatori. Nel corso del 2010, infatti, il Ministero
della Salute, in risposta alla richiesta di autorizzazione all’impiego da parte
dell’AssoIttica, aveva vietato l’utilizzo del perossido di idrogeno nel pesce
non solo a seguito del sequestro di una partita di prodotto in un’area di uno
stabilimento dichiarata in disuso (e quindi esclusa dai controlli periodici
svolti dalla competente Asl), ma anche perché tale sostanza non era riportata
nell’elenco comunitario degli additivi ammessi nella preparazione e
conservazione degli alimenti. Successivamente, lo stesso Ministero ha rivisto
la sua posizione a seguito dell’esito positivo di un approfondimento svolto dal
Consiglio Superiore di Sanità , ammettendo l’uso di perossido di
idrogeno come coadiuvante tecnologico, come accade in altri Stati membri
dell’Unione europea nelle fasi di lavorazione dei molluschi cefalopodi ed altri
tipi di prodotti. Una novità su cui, però, il Movimento 5 Stelle chiede
trasparenza a beneficio dei consumatori e delle stesse aziende, attraverso
una interrogazione parlamentare al ministro Beatrice Lorenzin.
“La differenza base tra additivo e coadiuvante è
complessa ma in sintesi è questa: l’additivo è simile al conservante e sta nel
prodotto finito; il coadiuvante serve a trasformare e lavorare ma poi, però,
non si ritrova nella forma originaria nel prodotto finito. Se ad oggi l’impiego
di perossido di idrogeno è consentito non in quanto additivo ma come
coadiuvante tecnologico – commenta il deputato pugliese
Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – evidenze
scientifiche dimostrano che tracce di residui di tale sostanza o suoi derivati,
pur non costituendo un rischio per la salute, possono seppur non
intenzionalmente essere presenti nell’alimento finale destinato al consumatore.
Non tutte le aziende ittiche ricorrono, peraltro, all’impiego di coadiuvanti
alimentari ed è pertanto indispensabile informare il consumatore affinché possa
distinguere tra prodotti naturali – conclude L’Abbate
(M5S) – e prodotti in qualche modo trattati”.
Nell’interrogazione parlamentare, i deputati 5 Stelle chiedono se i ministri della Salute,
delle Politiche Agricole e dello Sviluppo economico “non ritengano di dover
urgentemente procedere affinché sia previsto l’obbligo di indicazione in
etichetta, o presso i banchi di esposizione del pesce presenti negli esercizi
commerciali al dettaglio, dell’eventuale utilizzo di soluzioni acquose
contenenti perossido di idrogeno anche al fine di scongiurare qualsiasi rischio
di concorrenza sleale tra le aziende del comparto, posto che alcune di esse
ricorrono all’uso di coadiuvanti per alterare lo stato di freschezza del pesce
o per migliorarne l’aspetto”.   Â
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da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
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SS 172 Martina-Locorotondo:
la strada della vergogna!
De Lorenzis (M5S): subito
soluzioni definitive.
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Presentata interrogazione parlamentare da parte del M5S
sull’interruzione della SS172 tra Martina Franca e Locorotondo che di fatto
divide la Valle D’Itria e rende difficoltoso il collegamento tra ben 3
province. La vicenda lega la mala gestione del depuratore di Martina Franca e
la cattiva manutenzione della strada. Dopo il necessario sequestro del tratto
di strada per evitare problemi alla pubblica sicurezza e alla viabilitĂ , il M5S
chiede soluzioni definitive sia per il Depuratore e lo scarico che per la
Strada Statale 172.
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“Quello che succede tra Martina F. e Locorotondo è
l’accavallarsi di problemi causati dalla cattiva gestione delle strutture
pubbliche” - commenta il deputato pugliese, Diego De Lorenzis, capogruppo
M5S della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati - “Lo scarico di un
depuratore che illegalmente sversa da anni nel sottosuolo, contribuendo ad
aumentare il dissesto idrogeologico della zona, si ripercuote sulla stabilitĂ
di una strada importante per i collegamenti nel cuore della Puglia, la Valle
D’Itria. Paradossale e ridicolo! Mentre la politica in generale era
impegnata a chiedere allargamenti della strada o rotonde, nessuno dei
politici notava i problemi che da anni coinvolgono la zona e che oggi, solo
grazie all’intervento della magistratura, che è costretta a sostituire la
politica, si pongono al centro dell’attenzione.”
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“Che la Regione Puglia” - aggiunge Diego De Lorenzis del
M5S - “ abbia sempre dormito sui problemi che riguardano i depuratori
scegliendo le soluzioni peggiori, è cosa risaputa, ma sulla strada ci
risulta che Anas nel corso degli anni abbia svolto interventi e rotonde che
non hanno mai chiuso il problema. Non è più possibile fare interventi
tampone, servono interventi definitivi sia per quanto riguarda il
depuratore, che per legge non può scaricare nel sottosuolo, sia per i
problemi di dissesto idrogeologico e ambientale, dovuti allo scarico
nell’inghiottitoio, sia per la corretta viabilità sulla SS 172.”
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“Per questo con l’interrogazione ai Ministri Delrio e Galletti
si chiede quali iniziative urgenti intendano adottare al fine di risolvere
definitivamente le problematiche per permettere un sicuro transito della
circolazione stradale sulla strada statale 172 prima della imminente stagione
estiva, e ancora se Anas abbia mai comunicato al Ministero delle
infrastrutture le problematiche dovute al tratto di strada e le cause che le
hanno prodotte, e in fine, se il Ministro dell'ambiente sia a conoscenza dello scarico
nel suolo e nel sottosuolo privo di autorizzazione, e delle problematiche
ambientali e del dissesto idrogeologico, anche alla luce delle diverse
procedure di infrazione aperte dall'Unione europea nei confronti dell'Italia
per le vicende legate ai depuratori. La Valle D’Itria” - conclude Diego
De Lorenzis - “ è uno dei gioielli che hanno reso la Puglia la Regione più
bella del mondo, non merita di essere trattata in questo modo, così come non
meritano di esser trattati in questo modo sia i cittadini che ci vivono che
quelli che per necessitĂ o anche solo per ammirare la bellissima valle,
circolano sulla SS 172.”
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da amicidibeppegrillotaranto@gmail.com
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Venerdì 08 Aprile 2016 alle ore 18.00, presso la sede del Meet Up
“Amici di Beppe Grillo Taranto” in via Dante 100/A si svolgerà l'incontro
pubblico “Fruttarismo Sostenibile” in cui si tratterà di carpotecnia e di
alimentazione alternativa, di sostenibilitĂ , impatto ambientale e costi di
produzione.
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Gli Attivisti del Meet Up “Amici di Beppe Grillo Taranto” sono
lieti di invitare la cittadinanza, le associazioni, i comitati, gli organi di
stampa, all’evento di venerdì 08 Aprile perché persuasi che solo la conoscenza
e la curiositĂ Â potranno fornirci la consapevolezza della libertĂ di
scelta.
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da
meetupsangiorgioionico5stelle@gmail.com
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Egr.e Signore ed Egr.i
Signori,
gli Attivisti del "Meetup San Giorgio Jonico” hanno il piacere di
invitarVi all' AgorĂ Â pubblica che si terrĂ alle ore 19.00 di sabato 9
Aprile c.a., in piazza San Giorgio a San Giorgio Jonico (TA).
Interverranno per l'occasione il Portavoce alla Camera dei Deputati Giuseppe D'
Ambrosio ed il Portavoce al Consiglio della Regione Puglia Marco Galante.
L’incontro sarà un' occasione per  informare i cittadini in merito
al quesito referendario del 17 Aprile e per rendere pubblici il programma
elettorale ed il nome del candidato Sindaco scelti dagli attivisti locali, per
la prossima competizione elettorale.
Presentazione programma
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San Giorgio (TA), 06 Aprile 2016
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