Alla luce della presentazione della richiesta di concessione
demaniale per la costruzione di un porto turistico in marina di Pulsano, il
Meetup Pulsano 5 Stelle ha espresso i propri dubbi in merito, inoltrando le
osservazioni al demanio nei tempi previsti dalla normativa.
Premesso che il Meetup Pulsano 5 stelle è favorevole alla
realizzazione di un porto turistico ecosostenibile, realizzato anche in altri
siti e con banchine mobili, è stata fatta esplicita richiesta di partecipazione
alla conferenza dei servizi affermando l’ assoluta contrarietà ad operazioni di
cementificazione costiera selvaggia, che sono privi di evidente e dimostrabile
ritorno economico per la collettività, sia nel breve periodo che nei 30 anni
successivi della durata della concessione stessa. E’ stata, inoltre,
ribadita la pericolosità del progetto con un impatto ambientale talmente
devastante da ledere gravemente l'habitat sottomarino, deturpando
irreparabilmente la flora e la fauna locale, così unica ed esclusiva, già
tutelate da diverse Direttive Europee.
Il progetto in discussione, se realizzato, inciderebbe, inoltre,
irrimediabilmente sulle presenze archeologiche e modificherebbe in maniera
significativa il contesto storico-geografico locale che rappresenta una rara
testimonianza dell'uso del mare già in età greca e romana, luoghi, questi,
crocevia di popolazioni addirittura dai tempi del Neolitici. In ogni caso il
Meetup pulsanese si riserva di valutare con attenzione il progetto finale e di
apportare, con le opportune considerazioni, eventuali suggerimenti od
opposizioni.
Con il presente atto il Meetup Pulsano, spera vivamente che la
propria azione sia seguita da tutti coloro i quali hanno a cuore il nostro
litorale, così come è stato già fatto da alcune associazioni locali.
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LE BUGIE DI RENZI SUL PETROLIO
LUCANO: PERCHÈ IL PD È COLLUSO E COMPLICE E COME LE TRIVELLE NON PORTANO SVILUPPO
MA DEVASTANO LA BASILICATA E LA PUGLIA
Renzi è allo sbando, non sa come
difendersi e parla a ruota libera.
Annuncia che querelerà Grillo
perché ha detto che sulla vicenda dell'inchiesta sul petrolio in Basilicata il
Pd 'è colluso e complice ed ha le mani sporche di petrolio e di soldi.
Ma Renzi ha capito che quello che
ha detto Grillo non è una supposizione ma lo dice la Procura distrettuale
antimafia di Potenza? Ha capito che per traffico di smaltimento illecito di
rifiuti, ipotesi di disastro ambientale e reati di concussione e corruzione
sono state arrestate sei persone e sono indagate altre 54 persone? Ha capito
che nell'inchiesta c'è un ex sindaco del Pd agli arresti, un ex vice sindaco Pd
con obbligo di dimora, un consigliere regionale del Pd in carica indagato? Ha
capito che il convivente della ex ministro Guidi è indagato e che la sua ex
ministra si è dimessa perché ha detto al suo compagno che mirava ai sub
appalti, che un emendamento del governo, condiviso con la ministro Boschi del
Pd, per il progetto Tempa Rossa della Total, sarebbe passato nella legge di
Stabilità? Ha capito che la Guidi e anche la Boschi verranno interrogate dai
magistrati dell'Antimafia di Potenza? Ha capito che l'ex sindaco agli arresti
(Rosaria Vicino), secondo la Procura Antimafia, "adottava un protocollo
operativo di assoluta prevaricazione nei confronti delle imprese interessate ad
ottenere l'aggiudicazione dei lavori per la realizzazione del Centro Oli di
Tempa rossa" e che, questo ex sindaco, è legato, da anni, a Vito De
Filippo che è un sottosegretario lucano del Pd e che il consigliere regionale
indagato Vincenzo Robortella è un membro del Pd eletto nella lista 'Pittella
presidente' (Marcello Pittella, attuale governatore lucano, fratello di Gianni,
l'europarlamentare Pd)? Ha capito che molti imprenditori e dirigenti pubblici
coinvolti nell'inchiesta sono vicini, molto vicini, al Pd della Basilicata?
Quindi, caro Renzi, ritieni
ancora che il Pd non sia colluso e complice e non abbia le mani sporche di
petrolio e soldi? Penso proprio di no. Tu sai bene, che Grillo e il M5s hanno
ragione da vendere e la querela annunciata è solo un goffo tentativo di
confondere l'opinione pubblica.
Andiamo ora sul tema emendamento
per il progetto Tempa rossa in provincia di Potenza e a Taranto.
Un’altra bugia di Renzi, Boschi e
Guidi. Essi sostengono che l'emendamento inserito nella legge di Stabilità era
giusto e opportuno perché il progetto Tempa Rossa della Total avrebbe garantito
sviluppo e posti di lavoro al Sud, tra cui Taranto. Anche
questa è solo propaganda gratuita che offende l'intelligenza dei cittadini. Il
progetto Tempa rossa non solo non garantisce sviluppo e posti di lavoro, ma
provoca ulteriore povertà e danni inestimabili all’ambiente e alla salute dei
cittadini in Basilicata e in Puglia. La conferma arriva dall’impianto di
estrazione Eni della Val d'Agri, che è molto più grande di Tempa rossa, dove si
estrae il petrolio lucano da oltre venti anni. Lì, le attività petrolifere, non
hanno portato alla Basilicata nessun beneficio in quanto era ed è la regione
più povera d'Italia e in più negli ultimi dieci anni ha perso circa 50mila
giovani e cittadini che sono emigrati come negli anni 60. Inoltre, la Val
d'Agri è stata devastata dal petrolio perché sono state chiuse migliaia di
piccole imprese agricole ed è stata bloccata qualsiasi possibilità di sviluppo
turistico rurale. Ma non è finita: è stato distrutto l'ambiente; sono stati
inquinati i bacini idrici (tra cui quello del Pertusillo che porta l'acqua
nelle case di milioni di pugliesi e lucani); sono aumentati i problemi legati
alla salute dei cittadini perché cresciute le patologie tumorali. Nella sola
Val d'Agri (dove è più intensa l'attività dei petrolieri) ci sono circa
diecimila persone tra disoccupati e inoccupati. La Basilicata ha oltre 400 siti
contaminati dalle attività estrattive: dati della Commissione bicamerale sul
Ciclo dei rifiuti.
Quindi i posti di lavoro per il
Sud di cui parla Renzi sono solo ipotesi e illusioni.
Se si calcolano i posti di lavoro
persi in agricoltura e nel turismo e si confrontano con quelli garantiti dal
petrolio, la Basilicata ha subito dei danni enormi. Senza contare il disastro
economico e sociale provocato dallo spopolamento, dai rifiuti e dai problemi
sanitari.
La verità è che lo sviluppo di
cui parlano Renzi, la Boschi e la Guidi riguardano i loro affari, quelli dei
loro amici e familiari, quelli delle lobby economiche e delle clientele
elettorali e di potere locale costruite intorno a sindaci e ex sindaci, ai
consiglieri regionali, ai De Filippo e ai Pittella (tutti del Pd).
Non lo dicono Grillo e il M5s, lo
dice la Procura Antimafia.
Per contatti: cellulare 3920460174
PIERNICOLA PEDICINI
Capo delegazione del M5s al Parlamento
europeo