Da un'idea di Giovanni Vianello
nasce a Taranto una proposta basata sui Beni Comuni e la Decrescita Felice.
“Beni Comuni Taranto” si pone come obiettivo la valorizzazione e la difesa del
territorio jonico, prendendo come esempio le esperienze dei comitati,
associazioni e movimenti che sui beni comuni e sulla decrescita felice hanno
diffuso idee e proposte.
La Città di Taranto rappresenta
nel bene e nel male il paradigma del Sud Italia. Una città dalla storia antica
e prestigiosa, ricca di prodotti tipici e spettacolarità paesaggistiche di
notevole pregio naturalistico. Ma dopo l’istituzione del Regno D’Italia,
Taranto è stata oggetto di una progressiva colonizzazione, diventando dapprima
sito militare strategico e, a partire dalla seconda metà del ‘900, polo
industriale tra i più vasti d’Europa. Le nuove attività militari e industriali
hanno stravolto la città più volte, con pesanti ripercussioni sul territorio e
sulla popolazione.
Taranto è stata destinata ad un
modello economico definito “di sviluppo”, alla ricerca perpetua di un
cosiddetto “progresso” e di capitali, che ha dapprima agito perseguendo
l’interesse del Capitalismo di Stato e che si è trasformato nel corso degli
anni diventando sempre più privato e sempre meno “pubblico”. Contestualmente la
popolazione ha avuto quello che si può definire un regresso sociale: da
comunità ospitale, che doveva tutto all’ambiente circostante e che viveva
soprattutto nell’area più antica della città, si è trasformata in
un’aggregazione di persone in costante competizione e caratterizzata da
frammentazione sociale, talvolta divenuta ghettizzazione per gli abitanti che
sono stati “deportati” in altri luoghi periferici rispetto al nativo borgo.
Oggi si pagano le scelte
sbagliate di ieri con l’inquinamento, le malattie, la morte, la disoccupazione,
la colonizzazione del territorio da parte di grandi gruppi economici e il
disinteresse della cittadinanza rassegnata e chiamata in causa soltanto durante
il periodo elettorale. In tutto ciò, l’ombra della criminalità organizzata e/o
di quella dei “colletti bianchi” ha avuto un ruolo non indifferente nel
sottrarre alla popolazione sempre più porzioni di diritto.
In questo contesto, come sempre
più persone si accorgono, è diventato necessario aprire la discussione alle
alternative economiche e sociali. Proprio in quest’ambito occorre procedere a
scelte oculate su quale sia il modello economico opportuno da perseguire al
fine di non ripetere gli errori del passato e soprattutto per garantire i
diritti ai cittadini.
Beni Comuni Taranto vuol portare
all’attenzione pregi e difetti di diverse proposte e alternative, in continuità
o in contrasto con il modello economico esistente. Senza alcuna pretesa e senza
alcuna ambizione elettorale. si vuol offrire un punto di vista che è incentrato
sulla salvaguardia dei beni comuni, sulla decrescita felice e sui diritti della
popolazione.
Giovanni Vianello per
Beni Comuni Taranto
http://benicomunitaranto.com