Oggi 24 Marzo 2016 crediamo si sia scavato
definitivamente un grosso solco fra ciò che è la politica tradizionale e quella
che sarà la politica del futuro. Oggi le istituzioni locali hanno ben capito
che a San Giorgio Jonico non si scherza più, ormai qui è in atto un
cambiamento; i cittadini non saranno mai più coloro che silenti
aspetteranno che dall’alto piovano decisioni e con esse soprusi, negligenze e
falsità , ma persone attive che non accetteranno in nessun’altra occasione
prevaricazioni, sopraffazioni di potere, malversazioni e “piacerini†agli amici
degli amici, in nome della vecchia e subdola politica di scambio di favori.
Alle ore 11.30 noi del “Meetup di San
Giorgio Jonicoâ€, ci siamo recati in Municipio per assistere alla nomina degli
scrutatori per la consultazione referendaria del 17 Aprile.
Per inciso, tale nomina è
disciplinata dalla legge n. 22 del 27 gennaio 2006, legge che ha subìto vari
cambiamenti, infatti mentre in passato, avveniva tramite sorteggio casuale, oggi è
improntata su una gestione partitico-clientelare, ovvero di chiamata diretta e
proporzionale alle forze politiche, in perfetta linea “PORCELLUMâ€.
Nei giorni passati però abbiamo potuto
osservare lo show da parte di tutti i politici locali, che a gran voce annunciavano
la loro lontananza da questo modo di fare politica invocando sorteggi e
trasparenza, ciò che invece nella realtà è accaduto è la solita presa per i
fondelli e la solita farsa che ormai ci ha davvero stancati.
È accaduto infatti che i consiglieri
comunali, membri della commissione elettorale, hanno (come ci aspettavamo) deciso
le nomine degli scrutatori, nelle loro segrete stanze, sussurrando e
nascondendosi dietro gli archivi dell’ ufficio anagrafe, e la tanto
spiattellata trasparenza si è trasformata in nomine ad personam e ad partitum.
La nostra indignazione, alla vista di
tale comportamento, non ha tardato dall’essere manifestata, ma alla nostra
reazione (probabilmente inaspettata) i vari consiglieri vistisi scoperti hanno
iniziato ad ammiccare fra loro, cercando in tutte le maniere di far apparire
tutto il più trasparente possibile.
Il teatrino è stato davvero tragicomico. Il sindaco, in qualitÃ
di Presidente della commissione, dopo essersi accordato con il resto della
commissione e rispettando i perfetti cliché dei film di defilippiana memoria,
ha letto frettolosamente i nomi dei prescelti, casualmente già messi in ordine
alfabetico, chiedendo a tutti se ci fossero obiezioni, inutile a dirsi, inesistenti,
e si è proceduto alla firma del verbale (fra gli applausi ironici del pubblico).
Non sorprende in questo circo politico che la consigliera Silvana De Marco,
abbia sentito la necessità di ricordare ai presenti che ci si stesse appellando
a una pura formalità , perché è questo che è la trasparenza per l’opposizione,
una pura formalità .
Per Angelo Tomaselli invece, la trasparenza, sembra essere solo una
delle tante promesse, perché dopo averla predicata e richiesta in pubblica
piazza e su tutti i mezzi stampa, al momento di pretenderla non si è neanche
presentato in comune.
Oggi abbiamo avuto un’ennesima conferma che, i consiglieri
usano fare attività politica esclusivamente a mezzo stampa, ma al momento d’essere
presenti e dimostrare ciò che dichiarano, si rendono sempre latitanti.
Siamo comunque soddisfatti di aver dimostrato ancora una volta
cosa significhi essere dei cittadini preparati che controllano l’operato dei
nostri amministratori e che facciano fiato sul collo per il bene della collettività .
Pretendiamo a gran voce le scuse pubbliche a tutta la cittadinanza sangiorgese
per il comportamento irrispettoso e vergognoso messo in atto ancora,
sottolineando che si è persa un'altra buona occasione per dimostrare a tutti
che la politica può essere fatta in maniera pulita e sincera.
Infine rivolgiamo un appello ai cittadini, invitandoli ad una
maggiore partecipazione così da rendersi conto con i propri occhi di quanto siano
squallidi i meccanismi ormai radicati nel tessuto politico locale.