Da “Quell’angolo di mondo a Tarantovecchia.org”
L’associazione
Salam ONG, beneficiaria del finanziamento regionale Piccoli Sussidi,
P.O. Puglia F.S.E 2007 – 2013, con il progetto denominato Quell’angolo di
mondo, ha inteso consolidare la propria organizzazione nell’ambito
dell’inclusione sociale, incentivando l’innovazione tecnologica, il
rafforzamento della qualità dei servizi offerti e l’inclusione lavorativa.
Il progetto si è
articolato in una work experience che ha avuto la chiesa di Sant’Andrea
degli Armeni come unità operativa, ed un duplice obiettivo: favorire
l’integrazione sociale dei migranti, rifugiati politici e/o richiedenti asilo,
promuovendo al tempo stesso il territorio, la coesione sociale, la fruizione
responsabile, il turismo sostenibile.
Quell’angolo
di mondo.. che più di ogni altro m’allieta, come
ricorda il poeta latino Orazio nel passo che ha dato ispirazione al nome del
progetto, nel segno della continuità, si è in realtà innestato su di un
percorso già in atto da parte di questa e di altre associazioni, avviato in
seguito alla vincita del bando pubblico del Comune di Taranto Piazza mia
bella Piazza, inerente i beni comuni e la riqualificazione urbana, che ha
portato “all’adozione” di Piazzetta Monteoliveto, nella città vecchia di
Taranto e della chiesa rinascimentale di Sant’Andrea degli Armeni, intesa nella
sua più ampia e inclusiva dimensione di bene sociale, ovvero di un elemento
urbano inserito in un sistema integrato di valori e di relazioni.
La Domus
Armenorum, è oggi divenuta un modello di integrazione sociale oltre che di
recupero e gestione partecipata di un bene culturale in stato di abbandono,
apprezzato e sostenuto da più parti nel tessuto culturale locale come in tutto
il territorio nazionale per la capacità di generare coinvolgimento e
partecipazione, e di stimolare una cultura del rispetto delle diversità e di
dialogo interreligioso.
In un contesto già
operativo, sotto il coordinamento di una guida turistica esperta ed accreditata
e con la partecipazione al progetto di due giovani operatrici dei beni
culturali del territorio, i migranti destinatari finali della misura hanno
potuto svolgere un’esperienza formativa e lavorativa utile e coinvolgente, a
stretto contatto con gli abitanti, la cultura e lo stile di vita dei “locali”,
agendo di concerto con i residenti stessi del “vicinio” nella promozione
turistica del suoi luoghi e lavorando, quindi, sul patrimonio culturale quale
strumento per la conoscenza e la decodificazione delle identità territoriali.
Dal progetto Quell’angolo
di Mondo è nata Tarantovecchia.org, un’applicazione informatica
multilingue implementabile in grado di accompagnare turisti e visitatori in una
speciale visita audio guidata al patrimonio culturale diffuso del centro
storico di Taranto, rappresentato da luoghi di culto ed edifici religiosi,
palazzi e musei, monumenti ed aree archeologiche. L’applicazione, tra le prime
in Puglia per le lingue nelle quali è realizzata, è collegata ad un sito web
multilingue www.tarantovecchia.org
e ad un sistema di segnaletica culturale smart, realizzata ex novo per
l’isola, in grado di fornire informazioni di base sulla storia e sulle modalità
di visita dei “suoi” beni culturali.
L’applicazione
consente di visitare Taranto vecchia accedendo a contenuti audio descrittivi
che svelano la storia e i segreti dell’isola, narrati direttamente dalla voce
dei protagonisti del progetto nelle loro lingue: l’italiano, il russo, l’arabo,
il persiano e il francese ed è disponibile presso la chiesa di Sant’Andrea
degli Armeni su supporti multimediali appositamente dedicati, che offrono
inoltre contenuti ipertestuali aggiuntivi.
L’applicazione, tra
le prime in Puglia per le lingue nelle quali è realizzata, è stata collegata ad
un sito web di progetto e ad un sistema di cartellonistica/segnaletica
innovativa realizzata ex novo per l’isola, che tramite la presenza di un QR
Code, offre la possibilità di accedere a contenuti audio descrittivi di 40 beni
culturali dell’isola.
Il progetto, che ha
ricevuto l’apprezzamento e l’approvazione del MIBACT e si è svolto grazie al
sostegno del Comune di Taranto, è formalmente concluso ma in continua
evoluzione informale, e sarà pubblicizzato a partire dalle prossime festività pasquali.
Quell’Angolo
di Mondo è stato raccontato nel corso del suo
svolgimento dalle telecamere di Rai 3 durante la rubrica televisiva di
Buongiorno Regione, L’Integrazione possibile.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c95caf6b-90f8-4bd2-9805-9e3d47410117-tgr.html#p=0
Sulle vene
della Puglia
Con il progetto
denominato Sulle vene della Puglia - Il patrimonio culturale e la sua
valorizzazione integrata come opportunità di partecipazione attiva dei migranti”,
svolto con il patrocinio della locale Amministrazione Comunale, lo SPRAR di
Martina Franca ha inteso dare una concreta opportunità di inclusione sociale e
inserimento al lavoro a soggetti immigrati, ospiti e/o fruitori dei servizi
dello SPRAR, attraverso un percorso formativo di integrazione socio lavorativa,
iniziato lo scorso anno e riproposto per quest’anno.
L’oggetto
dell’iniziativa ha mirato inoltre a valorizzare il territorio rurale locale
contribuendo ad accrescerne la conoscenza e ad aumentarne il grado di
apprezzamento sui mercati turistici nazionali ed esteri, in quanto, in
occasione del centenario della realizzazione dell’Acquedotto Pugliese (la
più grande opera di ingegneria idraulica d’Europa), è stata realizzata una
narrazione multimediale e multilingue delle principali testimonianze culturali
che è possibile incontrare lungo il percorso della Ciclovia dell’Acqua in Valle
d’Itria, fruibile su una piattaforma informatica internazionale per lo
storytelling nei settori cultura, patrimonio e
turismo, provvista di un’applicazione disponibile gratuitamente per
dispositivi iOS, Android e Windows Phone.
Lo spettacolo
offerto dal paesaggio della Valle d’Itria e il fascino dell’archeologia
industriale offerta dal secolare impianto acquedottistico italiano sono stati
elaborati in 15 audio racconti (dalla storia dell’ingegneria idraulica a quella
dell’architettura in pietra a secco, da quella dell’olivo e della vigna e dei
prodotti DOC del territorio fino alle masserie didattiche e al centro
spirituale ispirato a principi di sincretismo religioso, l'Ashram Bhole Baba),
tradotti e registrati dai beneficiari della Borsa Lavoro nelle loro rispettive
lingue (inglese, francese, arabo, russo, cinese) e corredati di materiale video
fotografico raccolto durante le escursioni.
Contenuti e dati
relativi alle emergenze storiche e paesaggistiche del territorio, sono da ora
fruibili sull’applicazione izi.TRAVEL. Sono stati gli stessi beneficiari, già
formati sul funzionamento del CSM (Content Management System) del sito
web, a caricare files audio, descrizioni, immagini e video relativi ai
protagonisti del racconto: stazioni di sollevamento, ponti canale, giardini
botanici biodinamici, trulli, jazzi, masserie, muretti a secco, coltivazioni,
contrade, produzioni tipiche, flora e fauna della macchia mediterranea
incontrati e decodificati culturalmente sulle storiche vene della Puglia.
Un video
promozionale, L’Acquedotto pugliese in bicicletta, editato anche nelle
lingue dei beneficiari e disponibile sul canale youtube di Tarantovecchia.org,
avrà il compito di essere diffuso tramite una campagna di social media
marketing sui principali canali social dedicati al turismo responsabile
e dei Paesi in cui le lingue dei beneficiari sono comunemente parlate e/o
comprese.
https://www.youtube.com/watch?v=t9N5DvA8Rbg
La piattaforma
multimediale sarà “raggiungibile” dai fruitori della Ciclovia dell’Acquedotto
Pugliese attraverso un’altra segnaletica smart, co progettata con i
beneficiari ed il contributo di un visual designer, che sarà installata e geo
referenziata lungo tutto il tracciato, in corrispondenza delle emergenze
trattate e dal sito www.aqp.bike
L’associazione
Salam, è membro del Coordinamento dal basso per la Ciclovia dell’Acquedotto
Pugliese, un comitato che conta ormai oltre 70 tra associazioni e imprese delle
tre regioni (Campania, Basilicata e Puglia) che, per la prima volta, ha chiesto
la realizzazione di un progetto unitario di ciclovia lungo tutto il suo itinerario
narrativo, da Caposele (AV)
a Santa Maria di Leuca (LE), e che molto si sta spendendo per una immediata valorizzazione del tracciato storico
dell’acquedotto più complesso e lungo del mondo.
Il 19 dicembre
2015, a seguito di un’incisiva campagna di mobilitazione, la Ciclovia
dell’Acquedotto Pugliese è stata inserita nella Legge di Stabilità 2016 tra le
4 ciclovie turistiche prioritarie per l’Italia, accedendo quindi al riparto
delle risorse messe a disposizione dallo Stato (91 milioni di € in tre anni).
http://www.repubblica.it/ambiente/2016/02/24/news/lecce_-_venezia_pedalando_ecco_l_autosole_delle_biciclette-134100084/
L’associazione
Salam si è impegnata ad “adottare” un tratto di Ciclovia ed a procedere ad una
rilevazione puntuale delle sue caratteristiche e degli interventi più idonei a
garantire la conservazione e fruibilità del tracciato da parte dei diversi
segmenti del turismo attivo e della mobilità lenta (trekking, bikepacking,
cicloturismo, randonneur, ciclo storiche). Sta lavorando di concerto con il
Coordinamento e Acquedotto Pugliese SpA all’organizzazione di un evento annuale
di “esplorazione” dell’intero percorso a piedi e in bici.