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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
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SALUTE: I
CELIACI E LâIMPOSSIBILITĂ DEGLI ACQUISTI SENZA GLUTINE FUORI REGIONE
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Il M5S
accoglie le richieste dellâAic Puglia e presenta una interrogazione
parlamentare per superare gli ostacoli dellâutilizzo dei buoni al di fuori
della regione di residenza
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Per lavoro, vacanze o
studio tantissimi italiani trascorrono periodi, piĂš o meno lunghi, al di fuori
della propria regione di appartenenza. Tra costoro ovviamente anche persone
affette da celiachia (in Puglia quasi 12.000, per i due terzi donne) a
cui sono concessi dei buoni per lâacquisto di prodotti alimentari, il cui
valore varia in funzione del sesso e dellâetĂ del cittadino, spendibili presso
farmaci e parafarmacie. Lâutilizzo di questi buoni fuori regione, però, è
subordinato allâesistenza di accordi bilaterali tra le regioni interessate
per poter ottenere i rimborsi, condizione che crea notevoli disagi ai soggetti
interessati e alle loro famiglie.
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âL'impossibilitĂ di
utilizzare i âbuoniâ anche in altre regioni diverse da quella di residenza o
addirittura in unâaltra Asl è un problema per moltissimi celiaci purtroppo
â dichiara Michele Calabrese, Presidente regionale dellâAic Puglia â In
alcuni casi, ci sono accordi tra Asl di regioni limitrofe per evitare disagi ai
pazienti, per esempio quando si dovrebbero percorrere diversi chilometri per
raggiungere il punto vendita della regione in cui si risiede, mentre è piÚ
vicino quello della regione con cui si confina, la legge n. 123 riconosce la
celiachia una malattia sociale ma ancora esistono ostacoli nella vita di ogni
giorno. Se un celiaco â conclude Calabrese â si sposta per motivi
di studio, lavoro o per vacanza in altre regioni, deve portare con sĂŠ tutti i
prodotti senza glutine di cui ha bisogno, visto che non può spendere i buoni in
una regione diversa da quella di residenzaâ.
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Una questione che approda
ora in Parlamento grazie ad una interrogazione dei deputati Giuseppe
LâAbbate e Silvia Giordano (M5S). âLâobiettivo â dichiarano i due
parlamentari 5 Stelle â è quello di rendere la quotidianitĂ dei soggetti
affetti da celiachia migliore, superando queste barriere burocratiche
regionali. Al ministro Lorenzin chiediamo di intraprendere iniziative per
garantire ai celiaci il diritto di acquistare prodotti aglutinati su tutto il
territorio nazionale, indipendentemente dalla provincia o regione di residenza
del paziente, nellâambito del tetto di spesa mensile stabilito dal servizio
sanitario nazionale. Inoltre â continuano LâAbbate e Giordano (M5S)
â chiediamo cosa intenda fare per consentire lâerogazione di prodotti
aglutinati mediante il buono mensile anche attraverso i canali della grande
distribuzione organizzata, anche introducendo la possibilitĂ di lettura del
tetto di spesa tramite la tessera del servizio sanitario europeoâ.
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da  PIERNICOLA
PEDICINI
Capo
delegazione del M5s al Parlamento europeo
Coordinatore
della Commissione ambiente e sanitĂ
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INCHIESTA
GIUDIZIARIA ALLE FAL, PEDICINI INTERROGA LA COMMISSIONE EUROPEA SUL CORRETTO
UTILIZZO DEI FONDI COMUNITARI
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Il
portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini ha presentato
un'interrogazione alla Commissione europea sulle vicende legate all'indagine
giudiziaria avviata dalla Procura di Bari sulle Fal (Ferrovie Appulo Lucane),
per presunti reati contro la Pubblica amministrazione.
Pedicini
ha chiesto alla Commissione di far sapere se, a seguito dei circa 101 milioni
di euro di fondi europei ricevuti dall'azienda di trasporto negli anni scorsi,
può verificare, attenzionando nel caso anche l'ufficio europeo anti-frode
(Olaf), il corretto utilizzo dei finanziamenti comunitari e se può accertare il
rispetto dei principi previsti dalle normative Ue in tema di trasparenza,
pubblicitĂ e imparzialitĂ nell'assegnazione di consulenze professionali ed
incarichi dirigenziali.
"Si
presume - viene spiegato nell'interrogazione di Pedicini - che determinate
procedure per l'assegnazione di consulenze ed incarichi assegnati dalle Fal,
potrebbero essere state viziate da comportamenti penalmente rilevanti che
avrebbero pregiudicato l'efficienza dell'azienda di trasporti interregionale
operante in Puglia e Basilicata che, pur essendo una societĂ a responsabilitĂ
limitata, è di proprietà pubblica, in quanto ha come socio unico il Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti".
Ricordiamo
che l'inchiesta giudiziaria della Procura di Bari è stata resa nota a maggio
scorso e che alle Fal sono affidati i servizi di trasporto ferroviario ed
automobilistico e la gestione delle relative infrastrutture ferroviarie, in
virtĂš di contratti di servizio stipulati con le Regioni Puglia e Basilicata.
Le
Fal fino a gennaio 2001 erano in gestione commissariale governativa, poi sono
state trasformate in una SocietĂ a responsabilitĂ limitata con socio unico il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
L'azienda
è gestita da un consiglio di amministrazione nominato ad agosto 2013 e formato
da tre persone, tra cui il presidente Matteo Colamussi, ex dirigente di Forza
Italia.
Ha
due sedi, una a Bari, dove c'è la sede legale, e l'altra a Potenza.
Al
31 dicembre 2014 le Fal avevano in servizio 575 dipendenti per un costo annuo
di circa 28 milioni di euro. I costi di funzionamento annui sono circa 47
milioni di euro.
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