REFERENDUM TRIVELLE,
ZULLO: “EMILIANO LA SMETTA DI FARE DEMAGOGIA, L’ELECTION DAY NON SI PUO’ FARE,
PER QUESTO MATTARELLA HA FIRMATO IL DECRETO”
Dichiarazione del
presidente del gruppo regionale Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
Il presidente Emiliano
è un uomo di legge. E allora sa che le leggi si rispettano. Come si rispettano
le Istituzioni.
E, invece, ancora oggi
lui fa propaganda spicciola e demagogica sostenendo che se ci fosse stata
l’election day si sarebbero risparmiati 300 milioni di euro che sarebbero
potuti essere utilizzati per risarcire le vittime delle quattro banche
nell’occhio del ciclone.
Ora martedì scorso, 16
febbraio, il presidente della Repubblica Mattarella ha firmato il decreto
che indice il Referendum sulle Trivelle per il 17 aprile, non perché sia stato
insensibile agli appelli di Emiliano all’election day, ma perché la legge che
disciplina l’istituto referendario non prevede un simile accorpamento in quanto
elezioni di natura e modalitĂ diverse (Amministrative e Referendum). E le leggi
vanno rispettate da Matterella, da Emiliano e da tutti se vogliamo continuare a
vivere in una democrazia e non su un palcoscenico in cerca di riflettori e
applausi.
Nessuno mette in
discussione che sarebbe stato opportuno risparmiare i 300 milioni di euro, ma
Emiliano invece che perdere tempo a fare demagogia impieghi il suo tempo a
convincere il Governo Renzi e il suo partito, il Pd, a superare quelle che il
Ministro dell’Interno, appositamente interrogato in merito, ha definito “difficoltĂ
tecniche non superabili in via amministrativa: ci vuole una legge apposita”.
Emiliano parli meno con i giornalisti e di piĂą con il suo segretario nazionale
del Pd e lo convinca a fare quella legge (anche se tempo che siamo ormai fuori
tempo) e, ancora meglio, lo convinca a non concedere piĂą autorizzazioni alla
trivellazione nel nostro mare, cosa per altro il Referendum non scongiura
affatto.
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Altieri (CoR): Bene Salvini ora scelgano i cittadini senza altri
teatrini
Insieme a Raffaele Fitto sosteniamo da due anni che il centrodestra possa
rigenerarsi e tornare a vincere solo attraverso elezioni primarie, che
consentano ai cittadini di scegliere candidati e programmi. Quello che sta
avvenendo a Roma offre la plastica evidenza di tutto questo: candidati imposti
per convenienza dalle segreterie dei partiti non funzionavano e non emozionano
proprio come Bertolaso. Accogliamo con favore la decisa presa di posizione di
Salvini che oggi dice: a Roma scelgano i cittadini. Bene allora, procediamo
senza altri tentennamenti, chiudiamo con il passato e apriamo una nuova
pagina per il centrodestra, dove i protagonisti delle scelte siano i nostri
elettori. Le primarie a Roma tra Marchini, Storace e (se se la sente) Bertolaso
sono una grande occasione per riunire tutto il centrodestra! Chi vuole tornare
a vincere vuole le primarie non ci sono alternative. Anche Berlusconi se è
davvero convito di Bertolaso non tema il giudizio dei cittadini, ma per piacere
basta teatrini e divisioni strumentali.
Lo dichiara Nuccio Altieri deputato dei Conservatori e Riformisti.