Comunicati Conservatori e Riformisti Puglia
venerdì 12 febbraio 2016
- Zullo: Referendum Trivelle - Gruppo CoR Puglia: Reddito di DignitĂ
REFERENDUM TRIVELLE, ZULLO: “CARO MAZZARANO SI’ ALL’INFORMAZIONE INTENSA, MA CONTRO IL PD CHE GOVERNA L’ITALIA” Dichiarazione del presidente del gruppo Cor, Ignazio Zullo
Ha ragione il collega capogruppo del Pd, Michele Mazzarano, serve “una informazione intensa” sul referendum No Trivelle, ma contro non un generico “Governo”, ma contro il presidente nazionale del suo partito, nonché premier, Matteo Renzi.
Ai pugliesi, che intende mobilitare in modo massiccio, Mazzarano e il Pd pugliese devono spiegare bene che a voler concedere le autorizzazioni per trivellare il nostro splendido mare è il suo partito, il suo segretario e il suo premier. Lo stesso, Renzi, che non ha voluto l’election day e indetto il Referendum fra soli due mesi proprio con l’intento di oscurare ed abbreviare la campagna referendaria-politica di Emiliano.
Siamo tutti contro le Trivelle. Ma non siamo tutti fessi.
Bari, 11 febbraio 2016
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COR: “REDDITO DI DIGNITA’? LA VERA DIGNITA’ E’ UN REDDITO DA LAVORO”
Dichiarazione dei consiglieri regionali dei Cor, Ignazio Zullo e Luigi Manca, che hanno partecipato alla riunione congiunta delle Commissioni III e VI sul DDL Reddito di DignitĂ
Certo averlo chiamato Reddito di Dignità (RED) serve a nobilitare un disegno di legge che in realtà si traduce nei fatti in mero assistenzialismo. E che sia proprio così lo dimostra il fatto che l’articolo 1 del disegno di legge che istituisce il RED fa riferimento sia all’art 2 sia all’art 3 della Costituzione, dove vengono richiamati i principi di uguaglianza e assistenza, ma non si fa riferimento all’art. 1 che recita che: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
La vera dignità per la persona, infatti, è avere un Reddito da Lavoro e non riceve 600 euro al mese che dalla Regione, vista l'esiguità delle risorse, non potrà essere garantita a lungo termine e non a tutti con la stessa cifra (600 euro è infatti la soglia massima e non vi è indicata nella legge una soglia minima). . Il contrasto alla povertà che la giunta Emiliano pensa di attuare con questo disegno di legge non è, secondo noi, una misura sufficiente a risolvere il fenomeno nel suo complesso, non solo perché si configura in un mero assistenzialismo, ma anche perché non risolve il problema del Lavoro che è quello che assilla migliaia di pugliesi.
Noi, Conservatori e Riformisti, siamo convinti che la Regione debba agire sul "sistema" per ottenere risultati piĂą evidenti e concreti. Come? Alleggerendo i bilanci familiari di una tassazione regionale soffocante, dai rifiuti all'Irpef passando dal vergognoso super ticket per i pugliesi; favorendo l'iter procedurale delle imprese spesso ingabbiate in una lentocrazia insopportabile.
Insomma, il contrasto alla povertà deve essere una strategia politica complessiva, ma soprattutto seria e un governo regionale non può affrontare a mo’ di gara fra Regioni o con il Governo nazionale a chi fa prima ad adottare un provvedimento spot.
Emiliano non faccia di un argomento che parla di dignitĂ e sopravvivenza dei pugliesi l'ennesima battaglia politica con Renzi o con il Movimento 5 Stelle.
In ogni caso, noi faremo tutto quello che è possibile per migliorare questa legge, ma senza volerci appuntare medaglie sulla pelle della povera gente.
Bari, 11 febbraio 2016
Info Mariateresa D’Arenzo tel 338/2447026
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