LATTE: ACCORDO SUL
PREZZO RAPPRESENTA SOLO UN PRIMO PASSO PER IL SETTORE
Il deputato pugliese LâAbbate (M5S)
commenta positivamente la sigla dellâaccordo ma richiama il ministro Martina
sui prossimi impegni in difesa del comparto lattiero-caseario
Dopo mesi
di âguerra del latteâ, giunge una tregua che fa ben sperare per il
futuro del settore. Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha,
infatti, siglato lâaccordo sul prezzo del latte, con unâintesa di filiera per
la indicizzazione dei prezzi che tenga conto dei costi di produzione e
dellâandamento dei prezzi del latte e dei formaggi sul mercato interno ed
estero.
âCaratteristiche
di partenza per la definizione del prezzo del latte che ci trova dâaccordo ma
che rappresenta solamente un primo passo per un degno riconoscimento a questo
settore in difficoltĂ â commenta il deputato pugliese Giuseppe LâAbbate,
capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera â Non è dato
sapere, difatti, quale sarĂ il giusto prezzo riconosciuto alla stalla nĂŠ quale
sarĂ la durata dellâintervento economico: due fattori fondamentali per il superamento
reale dalla crisi del settore. Altra questione è quella relativa al latte di
montagna, dove le difficoltĂ legate al territorio richiedono non solo
interventi di mercato quanto piuttosto misure puntuali in grado di rispondere
alle criticitĂ legate a questo tipo di aree, come ad esempio i costi di
trasporto ed altre difficoltĂ logistiche â continua LâAbbate (M5S) â Per garantire che
questi âmini-produttoriâ sopravvivano e non abbandonino la montagna, privando
cosĂŹ queste zone anche della loro funzione di âcustodi del paesaggioâ e di
presidio del territorio, bisognerebbe prevedere misure al di fuori del
carattere strettamente âagricoloâ, a prescindere cioè dalla quantitĂ di
latte prodotto, visto che rappresentano anche un fattore di attrazione per il
turismo ruraleâ.
Sempre
sul comparto lattiero-caseario, intanto, il deputato pugliese 5 Stelle ha
presentato un emendamento al Collegato Agricolo in discussione in questi
giorni in Commissione Agricoltura alla Camera. Lâobiettivo dellâemendamento,
che riprende una proposta di legge a sua stessa firma depositata nellâottobre
2013, è disciplinare, cosÏ come è già severamente disciplinato il controllo del latte negli erogatori,
anche la vendita di latte crudo senza lâuso degli erogatori, in modo da
poter agevolare ed incentivare gli allevatori e produttori di latte, in maniera
sicura e controllata, alla commercializzazione del loro prodotto genuino in
filiera corta ed in un sistema a âchilometro utileâ. âSe la maggioranza non
dirĂ no alla nostra proposta â conclude LâAbbate (M5S) â sarĂ
possibile finalmente comprare nel negozio di fiducia il
latte della fattoria di paese, da consumarsi ovviamente sempre previa
bollitura: un alimento sano, italiano, che aiuta lâeconomia locale ed evita
ulteriori inutili emissioni inquinantiâ.