Altieri (CoR): parteciperò al Family Day,
si a diritti civili ma i bambini non siano oggetto di compromessi
Sono pienamente d'accordo con il riconoscimento di uguali diritti alle coppie
gay come a quelle etero e l'Italia su questo tema non può rimanere ferma al
"medioevo". Con la stessa convinzione, però, sostengo che la
stepchild adoption legittimerebbe le pratiche di gravidanza surrogata
all'estero, in paesi poveri dove tante donne - per esempio - venderebbero la
propria maternitĂ per pochi dollari per sopravvivere. In quel caso avremmo
bambini concepiti per un compromesso e questo e' inaccettabile. Per difendere,
dunque, il diritto di ogni bambino di sapere di chi e' figlio e di vivere -
salvo casi eccezionali - con entrambi i genitori che lo hanno concepito, voterò
no al ddl Ciranna' e parteciperò sabato prossimo al Family Day. Lo dichiara il
deputato dei Conservatori e Riformisti Nuccio Altieri.
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MANCA: “NO ALLO
SMANTELLAMENTO DELLE CAMERE DI COMMERCIO”
Dichiarazione del
consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Luigi Manca
Renzi lo chiama “riordino”, ma quello che si sta prospettando, a
detta dei dipendenti della Camera di Commercio di Lecce e di altre Camere di
Commercio di tutto il territorio Nazionale, è un vero e proprio
smantellamento. La motivazione ufficiale di “efficientare” la Pubblica
Amministrazione, con un taglio delle sedi e la riduzione ad un massimo di 60
Camere, un taglio delle funzioni essenziali (funzione di sostegno alle imprese
e ai territori, proprio in una fase economica così delicata come quella che
stiamo vivendo) e un taglio del personale del 15% entro 180 giorni, che salirĂ
al 25% una volta che saranno finiti gli accorpamenti, altro non è che un danno,
a tutto il Paese ed il particolare ad territorio poi come quello
Salentino, basato proprio sul tessuto economico della piccola e media impresa,
di proporzioni incalcolabile"
E così dopo le Province, enti previsti dalla Costituzione fin dalla sua
nascita, il Governo Renzi ora immagina di smantellare le Camere di Commercio:
da 105 esistenti a sole 60. Il rischio reale di veder scomparire la camera
di Lecce, per anni locomotiva che ha trainato il treno dello sviluppo di
tante piccole attività commerciali, è sotto gli occhi di tutti e le dimissioni
del suo presidente Alfredo Prete, sono il sintomo di una situazione ormai
drammatica.
Credo così come il collega Erio Congedo che l’appello del presidente della
Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete, a questo punto venga
immediatamente accolto dai nostri parlamentari in modo trasversale, con una
protesta che non può e non deve limitarsi a un “comunicato stampa” di mere
lamentele e doglianze, ma che si deve concretizzare con una battaglia parlamentare
vera a difesa del nostro territorio. Salvare le Camere di Commercio è una
battaglia fondamentale per i territori. Seve per stare al fianco e supportare
con mezzi efficaci ed efficienti le aziende, serve per
garantire la continuitĂ lavorativa ed il futuro tutti quei
lavoratori che da anni svolgono con etica deontologia e
professionalitĂ la loro professione, serve soprattutto per pianificare,
progettare ed attuare tanti progetti che come accaduto in passato garantiscano
il futuro alla nostra gente.