Anci
Puglia, in sede di audizione odierna in 3^ Commissione Consiglio regionale, ha
presentato una serie di proposte e osservazioni al DDL n. 116 del
30.11.15 “Reddito di dignità e politiche per l’inclusione sociale”.  Per
l’Associazione dei Comuni pugliesi, presente Michele Lamacchia, componente
Comitato Direttivo regionale, delegato dal presidente Sen Luigi Perrone.
L’Anci,
pur esprimendo parere favorevole sull’impianto generale della norma, sottolinea
la necessitĂ di un fattivo, imprescindibile e sistematico coinvolgimento
dell’Associazione, e quindi dei Comuni e degli Ambiti territoriali sociali,
nelle varie fasi della gestione del beneficio economico: proceduraÂ
presentazione domande, istruttoria, ammissione e assegnazione.
In
merito alle risorse, al fine di supportare gli Ambiti sociali di zona
nell’espletamento delle attività previste dalla presente legge, l’Anci chiede
l’attribuzione agli stessi ambiti di un importo pari al 2% del riparto di cui
al comma 4 dell’art. 8 della presente legge.
In
tema di requisiti, l’Anci chiede che divenga obbligatoria la sottoscrizione da
parte del richiedente e del suo nucleo familiare, di apposito patto individuale
di inclusione sociale attiva, per l'adesione al relativo percorso concordato di attivazione e di inclusione sociale attiva.
L’Anci inoltre, chiede la sospensione del beneficio nel caso di assunzione a tempo determinato per periodi superiori a tre mesi ed inferiori a sei mesi.Â
Bari
20 gennaio 2016
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