RIFORMA SOPRINTENDENZE, ALTIERI: “STOP LENTOCRAZIA, FRANCESCHINI
ABBIA PIU’ CORAGGIO”
Dichiarazione del deputato e componente della Commissione
Cultura della Camera dei Conservatori e Riformisti, on. Nuccio Altieri
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Bene la proposta di unificazione delle Soprintendenze, per
evitare doppi e tripli pareri, quadruple infinite attese e conflitti tra
Soprintendenti giocati sulla pelle di cittadini e imprese, ma la riforma del
Mibact non abbia solo un bel titolo.Â
Oggi in audizione in Commissioni Riunite Camera e Senato, ho
chiesto al ministro Franceschini che la riforma abbia piĂą coraggio e intervenga
nella sostanza della materia, riducendo la discrezionalitĂ e i tempi
autorizzativi delle Soprintendenze, oggi vero blocco allo sviluppo e alla
valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico.
Il Governo non si fermi, dunque, al "Risiko" delle
dirigenze e alla creazione di nuove caselle per i funzionari in mobilità , ma è
necessario inserire nel testo di legge - in maniera chiara - norme per
semplificare le procedure autorizzative e soprattutto codificare tempi brevi e
certi per ottenere un parere. La "lentocrazia" e la
"divietocrazia" delle Soprintendenze hanno allontanato dal nostro
Paese importanti investitori e investimenti nella valorizzazione del paesaggio
e dei beni culturali, oggi è urgente superare la politica dei "vincoli
ciechi" e dare in tempi "europei" un si o un no, perché la
cultura e il turismo sono una delle attivitĂ produttive piĂą importanti per la
crescita economica e occupazionale dell'Italia e non devono essere in alcun
modo frenate e disincentivate.
Roma, 19 gennaio 2016
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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026
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OSPEDALI
ED EQUILIBRIO DI BILANCIO, ZULLO: “CARO EMILIANO LO STABILISCE LA LAGGE, MA NOI
VEDREMO SE SAPRAI DIRE BASTA A TANTE SITUAZIONI DI SPEREQUAZIONE”
Dichiarazione
del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio
Zullo
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Ospedali
efficienti e in grado di offrire servizi sanitari garantendo anche un
equilibrio economico non è solo un obiettivo del presidente Emiliano o una
nostra battaglia politica da sempre. Lo prevede la legge (D. M. 70 del 2015, Regolamento recante definizione degli standard
qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza
ospedaliera).
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Ma ora basta chiacchiere, Emiliano passi dagli slogan, troppi
quelli sentiti finora, ai fatti. Noi, Conservatori e Riformisti, abbiamo da tempo
detto BASTA a situazioni insostenibili e sproporzionate. Emiliano dirĂ anche
lui basta a  un Oncologico, quello di Bari, che con appena 80 posti letto
assorbe, in proporzione, piĂą del doppio dei finanziamenti rispetto al Miulli di
Acquaviva che ha 600 posti letto e una serie di reparti, compreso il Pronto
soccorso, che necessitano di maggior investimenti?
Emiliano dirĂ basta a quelle situazioni per cui unÂ
primario riesce, grazie alla benevolenza o alla stessa tessera di partito di
chi governa, ad avere per il proprio reparto piĂą risorse rispetto a chi, figlio
di nessuno, per il proprio ospedale non riesce neppure ad avere un infermiere?
Emiliano dirĂ basta a fine anno a correre in soccorso per
 sanare i conti di quegli ospedali che mai sarebbero riusciti a pareggiare
i loro conti e sono sempre agli stessi, un vero e proprio “aiuto di Stato” o
meglio “aiuto di Regione”, che inevitabilmente, nel corso degli anni,  ha
creato strutture ospedaliere di serie A e di serie B, con veri e propri poli di
eccellenza sanitaria a macchia di leopardo, lasciando totalmente scoperti
interi territori e presidi periferici, per i quali diventa inevitabile non
raggiungere quegli indici di funzionalità ottimali, proprio perché catalogati
 di serie B.
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allora ben venga il governatore Emiliano, venerdì prossimo, in Commissione
SanitĂ . Lo attendiamo con grande interesse e con la speranza che ci sia davvero
una svolta nel modo di concepire la rete ospedaliera pugliese anche e
soprattutto con una diversa allocazione delle risorse che tenga conto della
medicina territoriale e di quella preventiva. Di fronte a una razionalizzazione
delle risorse e una migliore distribuzione siamo convinti che a beneficiare non
saranno solo i bilanci, ma la salute dei cittadini ai quali saranno offerti
servizi migliori.
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Bari,
19 gennaio 2016
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TRIVELLAZIONI NEL SALENTO,
CONGEDO: UN ENNESIMO SCHIAFFO AL TERRITORIO. SERVE AZIONE FORTE E TRASVERSALE
CONTRO GOVERNO RENZI
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Dichiarazione del consigliere regionale di CoR e presidente della
VII Commissione, Erio Congedo
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Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il NO TRIV che
ieri, 18 gennaio, si è levato forte da Manfredonia è solo l’ultima delle
innumerevoli mobilitazioni in cui amministrazioni locali, istituzioni
religiose, associazioni, categorie professionali e imprenditoriali, semplici
cittadini hanno gridato la propria contrarietĂ alle trivellazioni al largo
delle coste pugliesi.
Per questo apprendere oggi che il Governo avrebbe autorizzato
prospezioni da Porto Cesareo a Santa Maria di Leuca ci lascia sconcertati, in
quanto si tratta di uno schiaffo al territorio, alla comunitĂ salentina e alle
istituzioni che la rappresentano a cominciare da quella regionale che si è
espressa in modo chiaro e unanime approvando i quesiti referendari. Oltre a
calpestare il sacrosanto diritto del territorio ad essere protagonista dei
percorsi decisionali che  lo riguardano, si tratta di una scelta
che rischia di colpire quella sorta di oro blu che è la bellezza e
l’incontaminatezza del mare del Salento, colpito il quale quel  fenomeno
di crescita turistica ed economica inevitabilmente registrato negli ultimi anni
si bloccherebbe e si spegnerebbe.
Renzi con il suo governo privo di legittimazione popolare, dopo
aver dimenticato dalla sua agenda il Mezzogiorno, non può ricordarsi della
Puglia solo con opere e infrastrutture che ne mettono a rischio l’immagine, la
capacità attrattiva e la vocazione turistica. Ogni iniziativa è pertanto
necessaria perché tale scempio non si compia sulla pelle della nostra Gente e
del nostro territorio.
Bene ha fatto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ieri
a Manfredonia a annunciare  che fino a quando ci sarà lui alla guida
della Puglia il nostro mare non sarĂ mai trivellato, ma a questo deve
aggiungersi una forte e trasversale azione parlamentare senza bandiere e senza
faziosità e soprattutto senza timori reverenziali verso Renzi,  ne
come Presidente del Consiglio, ne come Segretario del PD”.
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Bari, 19 gennaio 2016
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