DISCARICA GROTTELLINE, COR: “LA
REGIONE NON DECIDE E RINVIA AL GOVERNO. E’ ASSURDO!”
Di seguito le dichiarazioni del
presidente e del consigliere regionali dei Conservatori e Riformisti, Ignazio
Zullo e Francesco Ventola.
Siamo all’assurdo, al
ridicolo. Se il tema non fosse grave, tra i piĂą sensibili, parleremmo di farsa
divertente. Invece siamo irretiti!
Su un problema come
quello di Grottelline, la Regione non può chiamare in causa il governo
centrale commissariando di fatto il nostro territorio e le istituzioni che lo
rappresentano. Dove sono finiti decisionismo e autodeterminazione di cui il neo
governatore pugliese ha ammantato la sua immagine per convincere i pugliesi? E’
incredibile che proprio difronte a questioni tanto delicate, proprio Emiliano
si confonda “volentieri” con i tanti Ponzio Pilato che hanno costellato una
politica che vorremmo sepolta per sempre, la politica di quelli bravi solo a
parole pronta a scaricare su Roma le patate bollenti.
Grottelline è un problema
nostro perché è nostro il territorio, perché ne conosciamo bene le criticità e
ne conosciamo bene i fatti, la storia che sin qui l’hanno contraddistinta. Per
cui non ci sono decisioni che dobbiamo delegare ad altri. Certi problemi a Roma
interessano diversamente e seguono altri criteri che non vogliamo neanche
immaginare.
Vorremmo ricordare che
non è passato molto tempo da quando – siamo ai primi di novembre dello scorso
anno, solo due mesi fa – Emiliano diceva che “se i Comuni e l’Oga sono contrari
alla realizzazione della discarica Grottelline, la Regione ne prenderĂ
semplicemente atto e si comporterà di conseguenza”.
Perciò, lo faccia!
Del resto, è
inaccettabile questo gioco a nascondino ed è ridicolo leggere dichiarazioni che
su temi “comodi”, come quello delle trivellazioni in Adriatico, Emiliano lancia
fulmini e saette contro Renzi e compagni, mentre su altri, si trincera nel
facile atteggiamento pilatesco.
Per stanare tali
comportamenti e richiamare tutti alle proprie responsabilitĂ , stiamo
presentando un ordine del giorno affinché il territorio si riappropri del
potere di scegliere e decidere sul destino che ci appartiene. Vedremo in
Consiglio quali saranno le posizioni del governo regionale”.
Bari, 14 gennaio 2016
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PRIMARI, FRA NOMINE E
INCHIESTE, MANCA E CONGEDO: “NON COMMETTIAMO GLI ERRORI DEL PASSATO, AL FAZZI
DI LECCE FACCIAMO VALERE LA MERITOCRAZIA”
Dichiarazione congiunta
dei consiglieri regionali dei Conservatori e Riformisti, Luigi Manca ed Erio
Congedo
Sicuramente
in Puglia non abbiamo la SanitĂ migliore, promessa negli ultimi dieci anni
dall’ex presidente Vendola e ora da Emiliano, ma sicuramente abbiamo, purtroppo
sparsi un po’ per il mondo, vere e proprie eccellenze nel campo medico.
Eccellenze che noi, Conservatori e Riformisti, auspichiamo di far tornare in
Puglia magari proprio alla guida di alcuni importanti reparti ospedalieri.
Un
altro auspicio è che non ci sia bisogno dell’intervento della Magistratura per
essere certi che a vincere un concorso sia stato il migliore. Ci piacerebbe
credere che le commissioni che sono chiamate a fare le valutazioni e quindi
decidere chi assumere siano scevre da qualsiasi condizionamento, specie
politico. L’intervento della Procura di Lecce, però, nel caso del concorso per
Primario del Reparto di Cardiochirurgia del Vito Fazzi ci fa capire che siamo
ancora molto lontani dall’obiettivo.
E
allora guardiamo al futuro: sono mesi, così abbiamo denunciato anche in
Consiglio regionale, che il Reparto di Chirurgia, sempre del Fazzi di Lecce, è
sprovvisto di primario e che non è stato predisposto nessun bando di concorso
per la copertura. Allora non incorriamo negli errori, o presunti tali, commessi
in passato: intanto ci si attivi subito per il concorso e si scelga la persona
con i titoli più meritevoli per un ruolo così delicato e importante, meglio sarebbe
se il chirurgo scelto avesse un curriculum con comprovata esperienza anche
sulla chirurgia-oncologica. I casi sempre piĂą frequenti di tumore, infatti,
richiedono in sala operatoria un chirurgo che sia competente anche nella
materia.
Bari,
14 gennaio 2016