Cdx - Altieri (Cor): su primarie si passi
dalle interviste ai fatti. Nuovo modello giĂ per amministrative.
Insieme a Raffaele Fitto da quasi due anni chiediamo con forza che il
centro-destra in Italia possa rigenerarsi, riagregarsi e rinnovarsi facendo
scegliere alla nostra gente candidati, dirigenti e programmi. Il centro-destra
dei tavoli ristretti, delle scelte imposte dall'alto e della nostalgia di un
passato ormai passato, e' perdente e in dissolvimento, come dimostrano i dati
che danno Forza Italia in caduta libera sotto il 10%. Oggi leggiamo con piacere
- seppur con un po' di ritardo - che diversi quarantenni di FI come Mara
Carfagna e Giovanni Toti, condividano la nostra analisi e propongano una
rinascita dal basso con elezioni primarie. Sfida raccolta almeno sulla stampa
anche da Matteo Salvini, che ha sempre sostenuto le primarie, ma ha sempre
preferito cercare i candidati in cenette romantiche con Berlusconi e Meloni.
Ora è giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti, senza piroette e marce
indietro, senza se e senza ma. E' bene far vivere questa idea di nuova
legittimazione popolare del centro-destra, nei territori e non solo sulle
pagine dei giornali. Abbiamo davanti a noi un'importante tornata di elezioni
amministrative che potrebbero segnare la nascita di un nuovo corso, di un nuovo
modello di centro-destra democratico, moderno e vincente, senza ripetere gli
errori delle scorse regionali. Coraggio allora, codifichiamo le regole e
andiamo avanti, si è già perso troppo, troppo tempo, come Conservatori e
Riformisti abbiamo una proposta seria da sottoporre a chi davvero vuole riunire
un grande centro-destra, su un modello di elezioni primarie che superino i
disastri e i problemi di quelle di Renzi e del Pd. Si passi, dunque, dalle interviste
ai fatti. Lo dichiara Nuccio Altieri deputato dei Conservatori e Riformisti.
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PIANO
DI RIORDINO SANITARIO, COR: “NOTIZIE DIFFUSE SOLO DAI GIORNALI, MENTRE MANCA
UNA BOZZA UFFICIALE, UNA SITUAZIONE CHE CREA ALLARMISMO SUI TERRITORI”
Dichiarazione
congiunta dei consiglieri regionali Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca,
Renato Perrini e Francesco Ventola
Reparti
da accorpare, posti letto che viaggiano da un ospedale ad un altro, strutture
che si chiudono o forse no… ormai sono giorni e giorni che i maggiori
quotidiani della regione pubblicano notizie relative al Piano di Riordino
sanitario che il presidente Emiliano avrebbe già operato senza che né i
territori, né noi consiglieri regionali siano stati informati. Di conseguenza
si sta diffondendo, specie fra gli operatori sanitari, un allarmismo (forse
anche eccessivo, ma giustificabile) che non riesce a trovare assicurazioni
politico-istituzionale.
Eppure
avevamo non poco apprezzato la volontà espressa da Emiliano, durante l’ultima
seduta del Consiglio regionale, di accogliere la nostra proposta di un Piano
condiviso prima ancora di essere adottato dalla Giunta. Avevamo davvero creduto
che dietro l’accoglimento della nostra richiesta vi fosse la volontà di
analizzare con noi, ma con i territori soprattutto, le difficili scelte che
devono essere operate. E, invece, dal giorno dopo ci siamo resi conto che la
bozza non è sicuramente arrivata in Giunta, così come avevamo richiesto, ma che
sui quotidiani appare come definitiva. Insomma, altro che condivisione e
partecipazione.
A
questo punto chiediamo al Presidente che al piĂą presto sia reso noto il Piano
che intende realizzare, in modo che quell’operazione di ascolto dal basso possa
essere svolta da chi, come noi, intende davvero coinvolgere tutte le parti
interessate dal Riordino.
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Rai Capodanno Matera -
Altieri (CoR): Leone si dimetta. La responsabilità editoriale è della Rete.
Interrogazione sui costi.
Dichiarazione del deputato
dei Conservatori e Riformisti, on. Nuccio Altieri
Riguardo il grottesco
incidente della bestemmia passata tra i messaggini sponsorizzati telecom
nel serpentone di scorrimento: e' possibile che nessuno della pletora di autori
e redattori presenti, inclusi produttore esecutivo, capo progetto e
capo struttura, non si sia preoccupato di mettere un filtro o un controllo?
Gettare la croce su un povero impiegato di Rai Com è indegno, perché la
responsabilità editoriale è della Rete per tutto ciò che viene trasmesso.
Se poi aggiungiamo il count down della mezzanotte anticipato di quasi un
minuto, ci chiediamo se questa figura barbina del servizio pubblico non
meriti subito le dimissioni del direttore di Rai 1 Giancarlo Leone.
Sul caso presenteremo una
interrogazione parlamentare anche per chiarire e capire i costi di simili
programmi che pur finanziati con ingenti some di denaro pubblico sia dalla Rai
che dalla Regione Basilicata (500 mila euro), si arricchiscono di convenzioni,
product placement, telepromozioni e tanto altro, che ci auguriamo non servano
solo a pagare i soliti noti manager di artisti con cachet astronomici,
appaltatori esterni e compagnia bella.
Bari, 4 gennaio 2016
Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026