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Crisi Xylella, FITTO: "ORA L’EUROPA NON SI FIDA NEPPURE DEI NOSTRI RICERCATORI ..."
venerdì 20 novembre 2015
da conservatorieriformisti.puglia@gmail.com
Di seguito l'intervento dell'on. Fitto a seguito delle dichiarazioni di Stephan Winter, capo del gruppo di lavoro dell'EFSA che ha messo in discussione gli studi condotti dal Cnr di Bari sulla possibilitĂ di contagio Xylella per la vite.
BLOCCO BARBATELLE, ON. FITTO: “OLTRE IL DANNO LA BEFFA, ORA L’EUROPA NON SI FIDA NEPPURE DEI NOSTRI RICERCATORI E METTE IN GINOCCHIO UN INTERO SETTORE”
Dichiarazione dell’eurodeputato e leader dei Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto
Gli esperti dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) non si fidano degli studi dei nostri ricercatori e quindi decidono di decretare la morte di un intero settore viti-vivaistico pugliese senza che vi sia una certezza scientifica alla base della decisione di continuare a mantenere il blocco della movimentazione e commercializzazione di tutte le piante a rischio contagio Xylella. Insomma, l’Europa non si fida dei nostri ricercatori dell'Università e del CNR di Bari che hanno dichiarato, dopo seri e attenti studi, che la vite era immune al batterio che sta distruggendo gli ulivi salentini perché “non si può escludere che la vite sia una potenziale pianta ospite del ceppo di Xylella fastidiosa…”
E noi perché ci dovremmo fidare di questa Europa che non effettuando alle frontiere, in maniera scrupolosa, i controlli sulle piante provenienti dal Nord e Sud America ha di fatto introdotto il batterio nel Salento? Perché ci dovremmo fidare di questa Europa che regala sgravi doganali all’olio tunisino e a noi chiede la rigida applicazione di un Piano di eradicazione dei nostri ulivi secolari e monumentali, senza che anche in questo caso vi siano certezze scientifiche che l’espianto sia un metodo efficace per combattere il diffondersi della malattia? Perché ci dovremmo fidare di questa Europa che penalizza continuamente la nostra Agricoltura e che come una matrigna severa ci bacchetta in continuazione dando, giorno dopo giorno, colpi di grazia a settori fiore all’occhiello della regione Puglia.
Il comparto delle barbatelle di Otranto, grazie ai grandi sacrifici e alla professionalità degli operatori del settore, è il secondo polo in Italia per produzione e commercializzazione dopo quello di Rauscedo in Veneto. Ora il perpetuarsi di un embargo che va avanti da sei mesi - e che nei fatti significa che i vivaisti non possono “esportare” neppure nel Barese i loro prodotti – significa decretare il fallimento delle aziende sulla base di un rischio “potenziale” ma non certo. Ma con danni sul piano economico-occupazionale irrimediabili.
Ma un modo per alleviare questa situazione esiste ed è stata, a settembre, proprio l’EFSA a riconoscere la validità di un parere scientifico che assicurerebbe la totale immunità delle viti alla Xylella attraverso un trattamento con acqua calda (HWT). Ora se il Comitato fitosanitario autorizzasse il trattamento questa potrebbe essere una soluzione temporanea, certo non ottimale, ma idonea a non mettere totalmente in ginocchio il settore. La prossima settimana in Commissione, a Bruxelles, cercherò di richiamare l’attenzione su tutto questo, ma l’auspicio è che le istituzioni nazionali e regionali italiane si muovano in sinergia per ottenere il risultato.
Bari, 20 novembre 2015
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