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L’ASSOCIAZIONE SALAM
DENUNCIA MAURIZIO BELPIETRO
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Dopo l’indignazione generale suscitata dal titolo in prima pagina
del giornale Libero “Bastardi islamici”, seguita da una petizione on line con
cui si chiede la radiazione del direttore Belpietro dall’Ordine dei Giornalisti
(con oltre 116 mila firme), e da una querela del giornalista Maso Notarianni,
anche l’Associazione Salam ong prende posizione.
L’Associazione impegnata da anni nell’accoglienza dei migranti, e
nell’incontro tra diverse culture e nell’inclusione delle comunità migranti
nella vita sociale e culturale del territorio tarantino, a seguito dei fatti
gravissimi accaduti a Parigi, esprime la piĂą sincera solidarietĂ a tutte le
vittime del vile attacco terroristico. E invita tutti a prendere le distanze da
coloro che istigano alla violenza e all’odio, soprattutto da chi come il
direttore di Libero Maurizio Belpietro associa il terrorismo all’Islam, senza
fare alcuna distinzione. Interessato giĂ in passato da procedimenti disciplinari
da parte dell’ODG della Lombardia, oggi Belpietro ed il suo giornale ritornano
a disattendere una fondamentale norma deontologica che  impone ad ogni
giornalista di “restituire la verità sostanziale dei fatti”. In questo
momento delicatissimo, la strage di Parigi impone soprattutto ai giornalisti
italiani, maggiore responsabilitĂ e rigore, e di seguire ancora con maggior
scrupolo le regole del codice deontologico, come ha recentemente dichiarato il
presidente dell’Associazione Carta di Roma Giovanni Maria Bellu. Ma il
quotidiano “Libero” col suo titolo in prima pagina, oltre a violare le regole
giornalistiche, ha fatto di peggio: ha offeso un’intera comunità , e istigato
all’odio.
Proprio in virtĂą di quanto accaduto, a seguito della strage di
Parigi, l'Associazione Salam ed i richiedenti asilo ospiti nei due differenti
centri, a Martina Franca e a Talsano hanno preso parte a due momenti
interculturali, carichi di significato. Nella Chiesa di San Martino, nel cuore
della cittĂ della Valle d'Itria, Don Franco ha voluto incontrare alcuni
richiedenti asilo; dopo una visita guidata alla Chiesa, è seguita una preghiera
interreligiosa per tutte le vittime del terrorismo, e la condivisione di una
tavola imbandita di prodotti tipici locali, segno di fratellanza e amicizia.
Domenica 15 novembre, invece i richiedenti asilo ospiti all'Hotel Bel Sit di
Talsano con i lavoratori della Salam ong hanno partecipato al Parco Batteria
Cattaneo ad un' iniziativa promossa e organizzata insieme all'Associazione
L'Obiettivo, dal titolo “Integrazione nel parco: incontro, giochi e scambio culturale”: un
incontro e scambio culturale tra i residenti ed i migranti che spesso
frequentano quel parco. Le due iniziative sono state realizzate proprio per
ribadire che se da un lato è assolutamente fondamentale condannare con forza
gli atti di efferata violenza che sono stati compiuti a Parigi, dall'altro lato
è altrettanto importante oggi respingere quelle facili semplificazioni, che
fomentano l'odio, rafforzano e creano pregiudizi, danneggiando così i tanti
percorsi interculturali avviati, a scapito dei processi di pace.
Per tutte queste ragioni, l’Associazione Salam ed i suoi
lavoratori dello Sprar di Martina Franca hanno sporto querela contro Maurizio
Belpietro, per dare un chiaro segnale di sdegno per un comportamento
inqualificabile, e contro un titolo che insulta e incita all’odio. Perché come
ha dichiarato a La Presse Maso Notarianni, direttore di PeaceReporter :
"Un giornale non è Facebook, dove prevale la pancia e non la testa. Un
giornale ha dei tempi di preparazione ben più lunghi, ed è uno strumento di
riflessione che dovrebbe fornire al lettore degli approfondimenti. Chi ha fatto
quel titolo lo ha fatto consapevolmente e sapendo che i mezzi di informazione
possono influenzare l'opinione di decine di migliaia di persone: un titolo
criminale che istiga all'odio".
foto relative alle iniziative realizzate a seguito della strage di Parigi per favorire l'inclusione sociale, l'incontro fra culture differenti
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