da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
Gruppo parlamentare MoVimento 5 Stelle ★★★★★
Camera dei Deputati
Â
Â
Â
FSE:
Se Fiorillo non risponde, risponda Delrio!
De
Lorenzis: domande legittime, serve trasparenza.
Â
Il Nuovo Quotidiano di
Puglia ha posto pubblicamente undici domande rivolte all’attuale Amministratore
di FSE, Luigi Fiorillo: in che modo si spiega il buco da 250 milioni? Perché ha
disertato la commissione in Regione? Che fine ha fatto l’annunciato piano di
risanamento? Oltre al debito c’è il nodo TFR: cosa farete? Stipendi in ritardo
per 1.300 lavoratori: di chi è la colpa? La politica boccia l’attuale gestione:
come replica? Cosa pensa del passaggio di Fse alla Regione? Acquistati 28
treni: perché si usano quelli vecchi? Quei mezzi sono fermi perché inadatti
alla rete? La Regione in 10 anni ha investito 500 mln: che fine hanno fatto?
Perché nonostante le inchieste nessun passo indietro?
Diego De Lorenzis
interroga il Ministro Delrio per fare chiarezza sull’operato di FSE riportando
le domande del Quotidiano.
Â
“Ritengo che la nomina
di un nuovo vertice non sia risolutivo senza che l’azienda si doti della
trasparenza necessaria nelle scelte operative e nella gestione. Per tale
ragione queste domande sono utili a chiarire aspetti fondamentali. Attualmente
sono cadute nel vuoto a causa del comportamento assurdo dell’Amministratore
Unico di FSE, Fiorillo, che non si è presentato neppure all’incontro in
Regione, privando quindi gli amministratori regionali, i lettori del giornale e
tutti i cittadini pugliesi delle risposte che ormai non possono piĂą essere
rimandate visto i gravi disagi arrecati”
Â
“Da quando è entrato
nelle istituzioni il M5S ha fatto e continua a fare fiato sul collo alle FSE su
tutti gli aspetti: dal servizio pessimo, agli acquisti dei treni che oggi sono
oggetto di indagini della magistratura, senza dimenticare le vetture vetuste
ferme alle stazioni, dall’inquinamento della stazione di Bari, alla gestione
finanziaria opaca, fino all’inspiegabile conferma di Fiorillo a capo delle
FSE.”
Â
“Non è possibile che un
servizio così importante come il trasporto regionale, che deve rimanere
pubblico, nelle infrastrutture e nel servizio, sia gestito con l’opacità tipica
delle aziende private e soprattutto non è possibile che chi, direttamente o
indirettamente, è responsabile di questo disastro, rimanga impunito. Accanto
alle domande legittime del quotidiano nella sua lodevole azione di informazione
e sensibilizzazione, ne pongo altre: come è stato possibile approvare in giugno
il bilancio con un buco di bilancio enorme, confermando l’amministratore
attuale? Perché il bilancio non è pubblico nonostante gli obblighi di legge?
Perché non si possono sapere i premi produzione e gli stipendi dei dirigenti? Qual
è il rapporto tra amministrativi e personale sui mezzi?”
Â
“Per questi motivi
chiediamo a Delrio di rispondere, per quanto di propria competenza, alle
domande poste dal Nuovo Quotidiano di Puglia, senza alcuna esitazione: i
pugliesi hanno diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi e la politica
non può sottrarsi all’obbligo di trasparenza!”
Â
Â
****************************************
Â
da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
Â
Â
AMBIENTE:
IL GOVERNO AMMETTE IN RITARDO IL RISCHIO PESTICIDI PER LE API
Â
Smuovono oltre 22 miliardi di euro
con il loro operato, ma sono a rischio. Si sommano le emergenze per le api e
l’apicoltura mentre l’Esecutivo arranca e convalida l’allarme lanciato da
Greenpeace rispondendo ad una interrogazione M5S
Â
Giunge dopo oltre un anno e mezzo, l’ammissione
del Governo che l’allarme per i pesticidi killer delle api è fondato ed è
al centro di un processo di monitoraggio e tutela ancora in corso. La
preoccupazione sollevata dal report di Greenpeace “Api, il bottino
avvelenato”, in cui viene documentato come oltre due terzi del polline
raccolto dalle api nei campi europei e portato ai loro alveari è contaminato da
un cocktail di pesticidi tossici, era stata raccolta dai deputati del Movimento
5 Stelle che avevano presentato una interrogazione in Commissione
Agricoltura addirittura il 24 aprile 2014.
Â
“Dinanzi ad un’emergenza di tale
portata, il Governo si prende un anno e mezzo per rispondere e prendere
posizione – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo
M5S in Commissione Agricoltura – L’Esecutivo ammette, in un ritardo
pazzesco, che non si è ancora arrivati a un livello sufficiente di tutela: in
Italia, infatti, sono tuttora in corso il potenziamento dei progetti di ricerca
per il monitoraggio dello stato di salute delle api e, a livello europeo, il
piano di implementazione per l’introduzione graduale dell’obbligatorietà dei
vari test per la valutazione del rischio. Se da un lato il Governo riconosce
che le api sono fondamentali per la biodiversità , dall’altro ci preoccupa la
sua velocitĂ di reazione degna del bradipo piĂą pigro e svogliato. Ci teniamo a
ricordare che le api – continua L’Abbate (M5S) – sono
fondamentali per il nostro patrimonio agricolo perché contribuiscono all’impollinazione di
150 colture, ovvero l’80% del totale, come il pomodoro, il noce, l’arancio, il
melo, il castagno, che per l’economia europea equivalgono
ad un indotto di oltre 22 miliardi di euro. Peraltro, l’apicoltura
italiana è attualmente colpita da altre emergenze come quella dell’Aethina
tumida, la cui attivitĂ di contrasto comporta la distruzione degli alveari
senza alcun indennizzo per gli apicoltori che perdono la loro produzione – conclude il deputato pugliese
5 Stelle – Abbiamo presentato numerosi atti per far dare una mossa la
ministro Maurizio Martina, ma i tempi non sono mai ragionevoli”.
Â