PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA IN
PUGLIA
ZULLO: “MOLTI GLI ERRORI E GLI SPRECHI
CHE VENGONO DAL PASSATO”
Dichiarazione del presidente del gruppo
regionale OLTRE CON FITTO, Ignazio Zullo
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La responsabile del
centro di Procreazione medicalmente assistita del Policlinico di Bari, dott.ssa
De Palo, pone una questione di grande importanza e da sempre dibattuta: la
prestazione dovrebbe essere erogata gratuitamente dallo Stato per tutte quelle
coppie che devono ricorrere alla fecondazione assistita per poter avere un
bambino. Ma è anche vero che queste prestazioni dovrebbero essere regolate da
costi standard per tutte le Regioni: non è possibile che in Toscana arrivino a
costare 1/5 meno della Puglia.
Ma anche in questo
caso non sono mancati gli sprechi e le scelte scellerate compiute e che sono
state oggetto nella passata legislatura di diverse mie interrogazioni: il
governo Vendola ha preferito smantellare il centro PMA dell’ospedale Di Venere
di Bari per attivarne uno a Conversano, con un impegno di spesa di non poca
rilevanza. Sprechi che hanno riguardato anche la decisione di investire su una
campagna di comunicazione e sensibilizzazione alquanto costosa ad opera di
alcune associazioni. Mentre le strutture private esistenti in Puglia e
all’avanguardia nella fecondazione assistita non sono state accreditate. Scelte
sanitarie sciagurate che hanno contribuito a far “emigrare” in altre Regioni le
coppie pugliesi.
Il presidente
Emiliano, nel suo ruolo di assessore alla SanitĂ , forse non ha ancora toccato
con mano questo argomento ma il nostro auspicio è che intervenga in questo
settore per evitare che si creino rendite di posizioni e si perpetuino baronie
che operano in un sistema di privilegi. Solo per loro, ma non per chi vorrebbe
un figlio.
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Bari, 10 ottobre
2015
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LEGIONELLA NEGLI OSPEDALI DI CANOSA E ANDRIA
ZULLO: “MA LA PUGLIA E’
DOTATA DI CONTROLLI ADEGUATI O SI AFFIDA ALLA BUONA VOLONTA’ DI QUALCHE
OPERATORE SANITARIO?”
Dichiarazione del presidente
del gruppo regionale OLTRE CON FITTO, Ignazio Zullo
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I livelli di
legionella riscontrati negli ospedali di Canosa di Puglia e Andria, e rilevati
dalla Asl Bat all’inizio dell’estate, erano tali che le direzioni avrebbero
dovuto nell’immediato sospendere l’erogazione dell’acqua e programmare un
intervento per  debellare il batterio. E, invece, ancora una volta si
interviene solo in seguito a una denuncia giornalistica.
Questo significa che
per mesi i pazienti di quegli ospedali sono stati curati per la loro patologia,
ma hanno rischiato di contrarre un’infezione grave. Il tutto è avvenuto
nei mesi piĂą caldi che si sono registrati negli ultimi anni quando il consumo
di acqua è decisamente maggiore. Insomma, in Puglia abbiamo ospedali che invece
di curare le persone rischiano di farle ammalare di piĂą.
Di qui una domanda: la
Regione, l’assessorato alla Sanità , è dotata di un programma strutturale che
monitori costantemente i livelli dei batteri presenti nei nostri ospedali? O un
compito così fondamentale per la salute dei pazienti è demandato solo alla
buona volontĂ di qualche operatore sanitario?
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Bari, 10 ottobre 2015
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TRASPORTI, LA PUGLIA RISCHIA
MULTA DI 40 MILIONI DI EURO
OLTRE CON FITTO: “GIANNINI,
OLTRE CHE CON I GIORNALISTI, VENGA ANCHE IN AULA A RIFERIRE LE SUE
PREOCCUPAZIONI”
Dichiarazione
congiunta dei consiglieri di OLTRE CON FITTO (Ignazio Zullo, Erio Congedo,
Francesco Ventola e Renato Perrini)
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Come se non bastassero
le preoccupazioni derivanti dal rischio che l’Agricoltura pugliese perda la
prima tranche di finanziamenti derivanti dal Programma di Sviluppo
Rurale 2014/2020, vale a dire 210 milioni di euro, ecco che questa mattina
apprendiamo che il Trasporto pugliese non se la passa meglio, tanto che la
Regione rischia una multa di 40 milioni di euro da parte dello Stato per non
aver rispettato i parametri previsti dalla legge che eroga le risorse nazionali
per il Trasporto pubblico locale. Che il trasporto pubblico offerto ai pugliesi
non fosse, spesso, degno di questo nome ne eravamo consapevoli, ascoltando le
lamentele dei pendolari che ogni giorno viaggiano su pullman che si fermano e
su vagoni fatiscenti e che questa estate, con il caldo tropicale, si
trasformavano in veri e propri forni.
Nello stesso tempo
leggiamo con non meno attenzione le preoccupazioni che l’assessore Giannini
esterna con la stampa sul servizio offerto ai pugliesi dalle Ferrovie Sud-Est.
Noi di Oltre con Fitto
siamo convinti che l’assessore Giannini debba venire a riferire in aula, oltre
che ai giornalisti, le sue preoccupazioni sui servizi, ma diremmo sui
disservizi del trasporto pubblico pugliese.
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Bari, 10 ottobre 2015
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