“Meno vacanze per la
politica, più infrastrutture a sostegno del turismoâ€
“Sono anni che i dati Svimez vengono
riportati come una doccia fredda per la classe dirigente del Sud. E sono anni
che nelle interviste che seguono la doccia fredda si chiedono le ricette per
uscire dalla crisi alla stessa classe dirigente che a vari livelli ha governato
contribuendo al sottosviluppo del Sud. È un eterno ritorno di discorsi ed
emergenze che quest’anno ha prodotto non un vertice straordinario di governo ma
una direzione nazionale del Pd nella quale, bene che vada, si faranno discorsi,
ma nella quale certamente non si potranno avviare progetti, cantieri,
infrastrutture come invece sarebbe necessario.
Le conseguenze della carenza di
infrastrutture degne di questo nome le stiamo pagando, per stare sul tema del
giorno, nel settore turistico nel Salento. Già l’anno scorso segnalai come
all’esplosione del turismo di massa non abbia corrisposto un salto di qualitÃ
nella gestione dei servizi di supporto al turismo. Quest’anno ogni giorno
reportage giornalistici documentano le carenze nel trasporto pubblico su
ferrovia, che si ripercuotono sul territorio con una invasione incontrollata di
automobili, e quelle del trasporto pubblico su gomma che la Provincia di Lecce
non è più in grado di gestire. Eppure, a parole, tutti dicono da decenni di
voler puntare sul turismo come leva di sviluppo per il Sud.
Bisogna cambiare mentalità . Dopo un decennio
passato a risollevare l’immagine della Puglia e a farla diventare la meta
turistica preferita dagli italiani, bisogna concentrarsi sulla fase
dell’organizzazione dei flussi turistici, e per farlo occorrono nuove
infrastrutture. Non è più possibile farsi travolgere da maree umane senza
mostrare la capacità di disciplinare questo afflusso e di organizzare una
fruizione decorosa e rispettosa del nostro territorio, delle nostre ricchezze.
Di questo passo il Salento passerà presto di moda, a causa del passaparola tra
i visitatori che tornati a casa racconteranno della disorganizzazione e dei
disagi subiti.
Ancora questa estate chi arriva
all’aeroporto di Brindisi non ha la possibilità di raggiungere il Salento con
il treno. È una carenza inaccettabile di cui la Giunta regionale deve farsi
carico. Così come i disagi subiti dai passeggeri delle Sud Est sono il segno di
una arretratezza incompatibile con qualsiasi modello di sviluppo turistico.
Fallimenti ai quali il Ministero dei Trasporti risponde non con un progetto di
serio rilancio delle Sud Est, ma con la proroga degli incarichi, nonostante le
inchieste delle magistratura, agli attuali vertici. Sembra assurdo, ma è così.
La mia provocazione allora è: si faccia un bando internazionale per gli
incarichi di vertice delle Sud Est, perché è chiaro che bisogna spezzare la
catena di equilibri che condannano questa società ad essere un aspiratore di
fondi pubblici e un distributore di disservizi.
Ad un altro livello assistiamo poi alle
lamentele dei turisti che nel centro storico di Lecce devono convivere con una
clamorosa carenza di servizi, a partire da una raccolta dei rifiuti che sia degna
della bellezza di quella città d’arte. Tutto ciò accade mentre il sindaco
Perrone è in vacanza. Allora è chiaro che il cambio di mentalità deve
cominciare dalla classe dirigente. Prima di tutto bisogna capire che luglio e
agosto non possono più essere mesi di vacanza per chi riveste ruoli pubblici
importanti nel Salento. Perché non basta rispondere con gli insulti personali a
chi, come ho provato a fare io qualche giorno fa, segnala i problemi di una
città così importante. Le vacanze, caro Perrone,
facciamole in un altro periodo dell’anno. Ad agosto, come accade a Melpignano
da diciotto anni, abbiamo bisogno di una politica in piena attività , perché la
frase “puntiamo sul turismo e la cultura†non resti solo uno sloganâ€.
                                              Â
Lecce,
7 agosto 2015