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Inaugurazione Mostra d’Arte
“Ali, Ponti e Pontili”

giovedì 4 giugno 2015

da Angela Ciracì
Comunicazione e Marketing





AERONAUTICA MILITARE

65° DEPOSITO TERRITORIALE

Via per S.Giorgio J., 7.000

74100 TARANTO

 

 

 

 

 

Lunedì 01 giugno si è svolta presso il 65° Deposito Aeronautica Militare l’inaugurazione della mostra d’arte pittorica dal tema “Ali, Ponti e Pontili” patrocinata dall’Associazione Nazionale Ufficiali dell’Aeronautica e dall’Associazione Culturale “L’Impronta”.

 L’evento è iniziato con il saluto d’accoglienza rivolto ai numerosi partecipanti del Comandante del Reparto, Tenente Colonnello Pier Giorgio FARINA e da una breve conferenza tenuta dai principali attori che, a vario titolo,  hanno contribuito all’organizzazione della manifestazione ed in particolare, dal Presidente delle Sezione ANUA di Taranto, Dott. Aldo MARTURANO, dal  Comandante della Scuola Volontari Truppa AM, Col. Roberto LEO, dal Presidente della Associazione “L’Impronta”, Prof. Arturo CAMERINO, dal Vice Direttore dell’Istituto Superiore Musicale “G.Paisiello” e dal giornalista dott. Antonio BIELLA ex direttore del Corriere di Taranto..

A seguire c’è stata, con il rituale taglio del nastro, l’inaugurazione della Mostra pittorica dove gli ospiti hanno potuto apprezzare le opere realizzate da 26 artisti incentrate sul tema Ali, Ponti e, Pontili ed ammirare alcune opere della pittrice futurista Marcella MENCHERINI, graditissima ospite della serata.

A coronamento della cerimonia si è tenuto un concerto dell’Orchestra da Camera di Taranto “Accademia Mezzogiorno Musicale”, diretta dai maestri Franco MEZZENA e Nancy BARNABA con un programma di quattro brani.

Il concerto si è aperto con l’Inno di Mameli, accompagnato, con grande trasporto e orgoglio, dal canto di tutta la platea, seguito da due splendidi brani di Bach e Vivaldi.

Particolarmente emozionante è stata la chiusura del concerto con la recita della Preghiera dell’Aviatore da parte del Comandante del 65 Deposito sulle note del GRABRIEL’S OBOE.

Al termine c’è stata la consegna degli attestati e delle targhe commemorative dell’evento ai vari protagonisti della emozionante serata tra cui gli sponsor che hanno contribuito alla riuscita dell’intera manifestazione.

L’inaugurazione ha visto la partecipazione di diverse autorità civili e militari oltre ai già citati relatori ed in particolare il Col. Andrea MARRADI, Comandante del 16° Stormo di Martina Franca, il Ten. Col. Domenico SPALLUTO, Comandante del 114° Deposito di Francavilla Fontana, la pittrice Marcella MENCHERINI, da rappresentanti dell’ ANUA e dell’ Associazione Arma Aeronautica e dagli illustri rappresentati dell’Associazione “Pionieri dell’Aeronautica” tra cui il Presidente Gen. S.A. Antonino ALTORIO e il Gen. S.A. Gianpietro GARGINI.

 

 

                           

IL CAPO UFFICIO COMANDO

(Magg. AAran Rossano ROCCO COPPARI)

 

 

 

 

  IL COMANDANTE

(Ten. Col. A.A.r.a.n. Pier Giorgio FARINA)

 



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AERONAUTICA MILITARE
65° Deposito Territoriale Carburanti di Taranto

 

LE ORIGINI

Negli anni antecedenti la 2^ Guerra Mondiale, Taranto vantava sul suo territorio, la presenza di uno dei più importanti aeroporti della neonata Regia Aeronautica: l’idroscalo “Luigi Bologna”, che dal Mar Piccolo vedeva decollare, proprio in quegli anni pionieristici, i suoi idrovolanti.

A due passi da Taranto operava anche l’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie che, dismessi i palloni aerostatici, era divenuta “Scuola Centrale di Pilotaggio”.

In Italia gli aeroporti erano in quegli anni molto numerosi, e la Puglia, grazie alle condizioni meteorologiche e morfologiche favorevoli, ne vantava moltissimi: Taranto Manduria, Brindisi Idroscalo, Gioia del Colle, Lecce Galatina, Foggia Gino Lisa, Foggia Amendola, Foggia Tortorella, Idroscalo S.Nicola Varano, Bari Palese Macchie ed altri ancora, dismessi nell’immediato dopoguerra.

Era quindi necessario realizzare una struttura nazionale che provvedesse ai rifornimenti. In questa ottica fu deciso di creare un deposito a Taranto che, sotto l’egida del X Deposito Centrale di Fiumicino, trattasse carbo-lubrificanti avio e per autotrazione. Tale struttura operativa doveva essere raggiungibile sia in treno che in mare, ed essere attigua ad un’arteria stradale capace di supportare il traffico di autocisterne e camion da e per gli aeroporti da rifornire.

La ferrovia, che partendo dalla stazione di Taranto, viaggia in direzione di Brindisi, giunta alla Stazione Nasisi, generava una linea che circumnavigava il Mar Piccolo ricongiungendosi alla Città. Questa ferrovia, da molti anni ormai dismessa, rendeva possibili i rifornimenti agli Enti militari che operavano affacciandosi sul Mar Piccolo, tra cui Deposito Carburanti, l’Idroscalo e l’Arsenale della Marina Militare.

L’EVOLUZIONE DELL’ENTE

Il lavori per realizzare il Deposito carbo-lubrificanti iniziarono nel 1937 e durarono circa due anni.  La sua “arteria pulsante” era, ed è tutt’ora, il “Pontile a Mare”, una passerella lunga alcune centinaia di metri che dalla sponda si protrae verso il mare aperto, per consentire l’attracco alle mini navi petroliere (bettoline). Trasportato via mare in grandi quantità, il carburante viene poi stoccato nei serbatoi di stivaggio, costruiti con criteri di sicurezza tali da evitare qualsiasi tipo di sversamento, di fatto, mai verificatosi in tanti anni di “onorato servizio” .

Al termine del secondo conflitto mondiale il settore rifornimenti dell’Aeronautica Militare venne riorganizzato, ed il 54° Deposito di Taranto divenne 17° Deposito Centrale e, nel 1956, Distaccamento del X Deposito Centrale. Nel 1962 l’Ente  assunse la denominazione di 105° Deposito Sussidiario per passare, alla chiusura del X Deposito, sotto le dipendenze del 6° Deposito Centrale di Fiumicino. Nella sua storia più recente fu ribattezzato 65° Deposito Sussidiario A.M. ed infine, nel 1981 assunse la denominazione di 65° Deposito Territoriale A.M..

IL SUO DISTINTIVO

Il Distintivo di Reparto del 65° DTAM descrive con pochi tratti la sua collocazione geografica e la sua precipua missione. Sul Mare blu di Taranto si estende il terminale marino, arteria vitale e fonte di lavoro presidiato dal Delfino che ghermisce il tridente di Nettuno, in omaggio alla Città Jonica che da quasi ottant’anni ospita questa realtà. Sullo sfondo, nel cielo turchino, sfrecciano due velivoli Panavia PA-200 Tornado, mentre si riforniscono in volo in configurazione “Buddy-Buddy”. Prima del 1994 i velivoli raffigurati nello stemma erano due Lockheed F 104 “Cacciatori di Stelle”. La coppia di Tornado raffigura in modo più realistico un percorso finale del carburante che, dopo molti passaggi, provenendo dai serbatoi di una  nave, attraversa le ultime condotte  per raggiungere il motore specifico a cui darà   propulsione.




PROGRAMMA CENTENARIO IDROSCALO BOLOGNA _IDEAS&DREAMS















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