MARIGGIO’,VERDI – NARDONI SI
DIMETTA PER AVERÂ Â INVIATO QUEL PIANO DI SVILUPPO RURALE. ERADICARE LA
CATTIVA POLITICA E NON GLI ULIVI.
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E’ imbarazzante il solo pensiero
che la commissione europea abbia bocciato il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020
presentato dalla Regione Puglia perché non comprensibile, fatto con tabelle
poco chiare e riferimenti di legge non corretti. Con questa pesante ereditĂ si
chiude l’ultima fase del governo Vendola, con chiare responsabilitĂ
dell’assessorato che quel piano lo ha redatto e inviato. Riteniamo che
l’assessore Nardoni, oggi impegnato nella campagna elettorale, poiché
nuovamente candidato nelle liste del centro sinistra, debba assumersi il carico
delle conseguenze del proprio operato. Ora bisognerĂ riscrivere il piano e ci
vorranno altri sei mesi che si traducono in un ritardo nell’erogazione dei
fondi e nella difficoltĂ di utilizzare tutte le risorse nei tempi previsti.
Inoltre il piano presentato non ha completato il procedimento di Valutazione
ambientale  strategica, quindi gli uffici regionali erano consapevoli
giĂ ad ottobre che il PSR non poteva essere approvato. Un piano non coerente
nelle proposte rispetto all’analisi dei bisogni, che non ha motivato i dati
relativi ad alcune criticità , definendo però gli incentivi richiesti per
contrastare il fenomeno stesso. Non vi sono indicazioni relative alle aree
interessate dall’inquinamento da diossina, se non in modo generale facendo
riferimento ad allevamento di ovini e bovini, ma senza indicazioni operative su
come rimediare al problema. Sarebbe stato questo lo strumento piĂą indicato per
risollevare le attività rurali interessate dall’inquinamento. Insomma, è stato
presentato un piano incompleto e approssimativo con indicazioni generali,
rigettate data la natura del documento che richiede valori identificati in modo
chiaro. Su quali basi i cittadini dovrebbero ancora fidarsi degli
amministratori di fronte a questo? Tutto questo ha delle ricadute inevitabili
sulla fiducia che i cittadini ripongono nelle amministrazioni e nella politica,
soprattutto in Puglia dove il fenomeno del disseccamento rapido che ha
interessato molte piante di ulivo, avrebbe richiesto maggiore attenzione e
misure preventive per contenere il problema giĂ negli anni scorsi. Chiediamo
che sia ritirata la delega a Nardoni. Se gli alberi potenzialmente infetti
vengono eradicati, ci chiediamo per quale motivo la politica che ha palesemente
sbagliato non debba prevedere misure preventive nei confronti delle proprie
azioni dannose per il territorio.
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GREGORIO MARIGGIO’
CANDIDATO PRESIDENTE DELLA
PUGLIA PER I VERDI
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