Comunicato stampa
Strasburgo, 20 maggio 2015
XYLELLA, PRESENTATO A STRASBURGO DOCUMENTO CONGIUNTO
D'AMATO (M5S), FEDERBIO, COPAGRI, CIA E PANEUROPE: "STOP A PESTICIDI ED
ERADICAZIONI DI MASSA, PROMUOVERE PRATICHE ALTERNATIVE"
Da un lato, fermare l'uso intensivo di pesticidi e limitare le
eradicazioni e i divieti di impianto. Dall'altro, favorire
l'attuazione di pratiche alternative, in particolare del biologico, e
garantire adeguate risorse sia per la ricerca che per le compensazioni agli
agricoltori. Sono questi i punti principali del documento
sull'emergenza Xylella in Puglia che è stato consegnato oggi alla Commissione
europea dall'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa
D'Amato, insieme a FederBio (Federazione italiana per
l'agricoltura biologica e biodinamica), Copagri (Confederazione dei produttori
agricoli), la Cia (Confederazione italiana agricoltori) e PAN Europe (Pesticide
Action Network di Bruxelles). Il documento, presentato in occasione del
voto al Parlamento europeo di Strasburgo sulla risoluzione per fronteggiare
l'emergenza Xylella, contiene una serie di proposte alternative alla decisione
presa dalla Commissione per prevenire l'introduzione e la diffusione del
batterio in Europa.
"Con questo documento - dice D'Amato, che è membro della commissione
parlamentare Agricoltura - chiediamo di attuare una strategia alternativa che
affronti realmente il problema del disseccamento degli ulivi senza creare più
danni di quelli che già gli agricoltori pugliesi si trovano ad affrontare. Le
parole chiave sono biologico, ricerca, buone pratiche. Parole che, purtroppo,
non abbiamo ancora riscontrato nelle decisioni a livello nazionale e
comunitario".
"Così come mi ha suggerito lo stesso capo di gabinetto del commissario Ue
Andriukaitis durante il nostro ultimo incontro - continua l'eurodeputata
tarantina - ho deciso di unire la mia voce a quella delle principali
organizzazioni agricole e ambientali italiane ed europee. Le nostre alternative
sono tra l'altro supportate da alcune direttive comunitarie e approvate
anche da esponenti del mondo accademico e scientifico. A questo punto dubito
che le autorità competenti possano voltare lo sguardo dall'altra parte e non
assumersi le loro responsabilità ".
Nel documento, si chiede di: limitare fortemente l'uso di pesticidi ,
soprattutto vietando quelle sostanze che sono già state revocate e livello
nazionale; privilegiare invece l'uso di sostanze attive previste dalla
normativa Ue sull'agricoltura biologica e più in generale le tecniche e le pratiche
proprie del biologico, salvaguardando così una produzione, come quella
pugliese, che fa del marchio bio uno dei suoi punti di forza; escludere la vite
dalla lista delle piante suscettibili di divieto di esportazione; rivedere
l'obbligo di eradicare le piante che si trovano nel raggio di 100 metri
rispetto agli ulivi infetti, privilegiando pratiche alternative come il
monitoraggio e l'isolamento; rivedere il divieto di coltivare piante che
possono essere ospiti del batterio, anche in questo caso privilegiando pratiche
alternative e monitoraggio; garantire risorse umane e finanziarie adeguate per
attuare le strategie di contenimento della Xylella, prevedendo compensazioni
per il settore. Infine, ma non meno importante, assicurare fondi adeguati per
la ricerca, l'analisi e i rimedi contro la Xylella e i suoi vettori.
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Valerio
L'Abbate
Assistente
Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
AGRICOLTURA: INIZIA
LA DISCUSSIONE ALLA CAMERA SUL DECRETO MARTINA
Per il deputato pugliese L’Abbate
(M5S), il testo del provvedimento raccoglie diversi atti di indirizzo approvati
alla Camera e rappresenta un buon punto di partenza per il settore. Pronti
numerosi emendamenti per migliorare il decreto
Il
decreto 51/2015 “Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori
agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di
carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministerialiâ€,
firmato dal Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina il 5 maggio scorso, è giunto
all’esame di Montecitorio. Dopo le audizioni, in
corso in questi giorni in Commissione Agricoltura alla Camera, si prevede rapido
l’avvio della discussione sul decreto.
“Quello
che ci auguriamo – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate,
capogruppo M5S in Commissione Agricoltura – è di poter migliorare ulteriormente
il testo del provvedimento che può già vantare un nostro importante contributo,
visto che molte delle misure inserite derivano da numerosi nostri atti di
indirizzo approvati nel corso degli ultimi due anniâ€.
Numerosi
gli argomenti al centro del dibattito.
Sulle questione delle organizzazioni interprofessionali, i 5 Stelle
chiedono una percentuale di rappresentatività , attualmente pari al 20%, che non
si riveli irrisoria e che possa crescere per stabilizzare un mercato molto
volatile, come peraltro chiedono molte delle associazioni di categoria
nazionali. Sulle quote latte, “non vorremmo che l’allargamento della
platea introdotta – continua L’Abbate (M5S) – pregiudichi i
vecchi criteri di compensazione. Il Governo ha promesso che saranno garantiti
coloro che hanno avuto una condotta meritoria mentre, qualora rimangano
risorse, allora si attiverà , come ultima istanza, l’ampliamento. Monitoreremo
affinché non si verifichi nuovamente ciò che è accaduto in passato, dove sono
stati molti i furbi nel settore del latteâ€.
Prioritario,
per i 5 Stelle, invece, attivare fin da subito gli strumenti per la “gestione
del rischio in agricoltura†tramite le polizze agevolate, i fondi di
mutualizzazione e gli strumenti di stabilizzazione del reddito. “Ben vengano
gli aiuti per danni da piogge alluvionali – commenta L’Abbate (M5S)
– ma, allo stesso tempo, non è possibile discriminare chi si è giÃ
assicurato, al fine di non demotivare nel futuro l’accesso alle assicurazioni
agevolate e gli altri strumenti pensati dal Ministero che agiscono in
prevenzione e non a danno avvenutoâ€.
Infine,
sul trasferimento delle competenze di Agensud al Ministero dell’Agricoltura,
secondo il deputato pugliese 5 Stelle, “è fondamentale che i progetti
infrastrutturali iniziati e finanziati non vadano persi e si dia continuità al
lavoro fatto fino ad adesso. La gestione della risorsa idrica oggi e per il
futuro è di vitale importanza, considerando la sua scarsità e i 300 milioni
messi a disposizione dal PSRN. In sostanza – conclude L’Abbate (M5S)
– il decreto è una base da cui partire per introdurre norme volte a
sostenere finalmente il settore agricolo e ci aspettiamo che presto gli
interventi siano allargati a tutti gli altri versanti che ancora affliggono
l’agricoltura nazionaleâ€.
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da Valerio L'Abbate
342.8632827
Alberto De Giglio
342.8673606
ELEZIONI REGIONALI:
ANTONELLA LARICCHIA (M5S) ILLUSTRA A CONFINDUSTRIA IL PROGRAMMA 5 STELLE PER LE
IMPRESE PUGLIESI
Sburocratizzazione e detassazione,
piano energetico regionale, corretto utilizzo dei fondi europei, sostegno
all’aggregazione tra le PMI e sviluppo della rete turistica regionale. Per
Laricchia, “sono le scelte politiche a creare occupazione, non le promesse
elettoraliâ€
Confindustria
chiama, il M5S risponde. Accettando il loro invito ad un confronto, ieri 19
maggio, alle ore 16.00, la candidata governatrice 5 Stelle Antonella
Laricchia ha incontrato la Confederazione Generale dell’Industria Italiana di
Bari. Obiettivo: illustrare le politiche per le imprese che il M5S ha
inserito nel proprio programma per la Puglia del futuro.
“Al
mondo imprenditoriale – ha dichiarato Antonella Laricchia (M5S) – il
Movimento 5 Stelle ha sempre dimostrato attenzione concreta. Ne è un esempio la
scelta dei nostri parlamentari di dimezzarsi lo stipendio per versarlo in un
fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, affinché abbiano accesso ad
un finanziamento fino a 35.000 euro per una nuova attività imprenditoriale o,
semplicemente, per potenziare quella esistenteâ€. Una misura che i 5 Stelle
intendono attuare anche in Puglia, prendendo spunto anche dai colleghi
consiglieri regionali della Sicilia dove, in due anni, hanno raccolto
550.000 euro permettendo l’avvio di 23 nuove aziende. “Si può fare anche
da noi – ha commentato Laricchia (M5S) – dove, grazie giÃ
all’iniziativa nazionale, partiranno comunque 200 nuove imprese appena i
ministeri apriranno i termini per la partecipazioneâ€.
La
candidata governatrice 5 Stelle ha proseguito, poi, illustrando i dati del “Comitato
d’indagine sulla green economy†della Camera dei Deputati secondo cui,
per ogni miliardo di euro investito da una pubblica amministrazione in grandi
opere come il Tap, si sbloccano a malapena 600 posti di lavoro. La stessa
cifra investita in agricoltura biologica ne sblocca 4.000, in bonifiche 13.000,
in riefficientamento energetico 18.000 nuovi posti di lavoro.
“A
creare occupazione sono le scelte politiche non le promesse che i soliti
politicanti fanno in campagna elettorale, disattendendole puntualmente poi una
volta sulla poltrona tanto agognata – ha affermato Antonella Laricchia
(M5S) – Dobbiamo passare da un modello economico della seconda
rivoluzione industriale a quello della terza rivoluzione industriale, dove
l’energia si produce da fonti rinnovabili, in maniera diffusa in ogni casa ed
in ogni impresa, abbattendo i costi della bolletta energetica e senza creare
gli scempi paesaggistici che ci lascia in eredità la giunta Vendola. La Puglia
può fare come la regione francese Nord pas de Calais – ha proseguito la
candidata presidente 5 Stelle – che ha riconvertito la propria economia
dall’industria estrattiva alle piccole e medie imprese alimentate da fonti
rinnovabili, alla strategia rifiuti zero ed al sostegno al cosiddetto km zero.
Scelte che, in un anno, hanno prodotto 20.000 posti di lavoroâ€.
Laricchia
ha poi illustrato anche i 5 punti del programma M5S per l’imprenditoria:
sburocratizzazione e detassazione, piano energetico regionale, corretto
utilizzo dei fondi europei, sostegno all’aggregazione tra le piccole e medie
imprese e sviluppo della rete turistica regionale. Infine, la candidata M5S
ha garantito la totale apertura alla partecipazione ed al confronto. “Il
nostro modus operandi rimane il medesimo sia a livello nazionale sia regionale –
ha concluso – È nostra intenzione, ad esempio, replicare anche in
Puglia uno strumento come il portale Lex, attraverso il quale già oggi i
cittadini possono partecipare direttamente alla stesura delle leggi nazionaliâ€.
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da Fabio Leli M5S Bari
MoVimento 5 Stelle: Avviata una petizione per
chiedere alla Regione Puglia di emanare un regolamento regionale per la tutela
degli animali e lotta al randagismo
Da
questa mattina è possibile firmare presso il comitato elettorale regionale del
MoVimento 5 Stelle a Bari in Via De Rossi, 53 la petizione per chiedere
all’amministrazione regionale pugliese di porre quale priorità assoluta
la tutela degli animali d'affezione e la lotta al randagismo
con un regolamento regionale da far valere su tutto il
territorio pugliese nei confronti di ogni amministrazione comunale, ogni ente
ed ogni soggetto pubblico o privato coinvolto dal randagismo.
Si
chiede ed è priorità del M5S: la piena attuazione delle politiche e delle
profilassi di sterilizzazione; fissare il numero massimo di cani per ogni
canile in relazione alla metratura e alla volumetria della struttura destinata
al ricovero, assicurando che l'unità abbia uno spazio vitale idoneo ad evitare
patologie, stress o traumi d'altro tipo; assicurare la presenza obbligatoria
all’interno delle strutture di almeno un’associazione di volontariato definendo
criteri di rotazione obbligatoria nel caso in cui i territori offrano più di
una associazione; garantire l'apertura quotidiana al pubblico delle strutture
per almeno sei ore al giorno al fine di favorire controlli e adozioni;
impegnare la Regione con ulteriori strumenti normativi a introdurre per le
Amministrazioni Locali il divieto di distrazione per altri fini dei fondi
stanziati per il contrasto al fenomeno del randagismo, ponendo il relativo
vincolo di bilancio e, nell'attesa di futura emanazione, vigilare
sull'effettivo e corretto impiego delle risorse stanziate ai fini della
prevenzione del randagismo, per mezzo di una Commissione partecipata, a titolo
gratuito, da un comitato civico di almeno 15 cittadini sorteggiati mediante
appositi avvisi pubblici nel Comune o nei comuni interessati dal fenomeno, di
volta in volta, posto all'esame della Commissione d'indagine regionale;
garantire che ai fini del successivo affidamento ai canili convenzionati come
sopra, la cattura o il c.d. accalappiamento dei randagi sia svolto direttamente
dalle ASL mediante la selezione pubblica di personale dotato di specifica
qualifica sempreché questa sia rilasciata dal SSN “Operatore Tecnico - Addetto
alla prevenzione e controllo del randagismo-Accalappiacani cod. n. 545201†o
qualifica superiore; impegnare la Regione e le Amministrazioni Comunali ad
istituire e dove fosse già istituita a dare piena attuazione all'anagrafe
canina garantendone presso ogni Comune il costante aggiornamento del sistema
informatico, ponendo l'onere di identificazione e di iscrizione a carico di
tutti i soggetti coinvolti nel processo di debellamento del randagismo: quali i
Servizi Veterinari del SSN, Comunali, Provinciali e Regionali, veterinari
liberi professionisti, accalappiacani, proprietari, detentori, gestori di
strutture di accoglimento e di affido temporaneo; imporre a carico degli enti
gestori di canili interessati alla convenzione la preliminare sottoscrizione in
favore della cittadinanza rappresentata dal Sindaco del Comune committente di
apposita polizza fideiussoria o assicurativa a garanzia di eventi avversi (ad
eccezione di dolo e calamità naturali) nonché del corretto e puntuale
adempimento nell'esecuzione e nello svolgimento del contratto, assicurando così
ai Comuni, previ gli opportuni provvedimenti in materia di bilancio, la
ciclicità finanziaria necessaria alla lotta del randagismo; imporre e garantire
la totale pubblicità e trasparenza presso le strutture convenzionate delle
gestioni amministrative e sanitarie della popolazione canina ospitata, al fine
di favorire il continuo allineamento dell'anagrafe canina e il continuo
controllo di buon andamento della convenzione.
2015 PETIZIONE RANDAGISMO
Fabio
Leli – Candidato consigliere Regione Puglia per il MoVimento 5 Stelle
"Durante le iniziative elettorali spesso mi viene chiesto: ma voi del M5s cosa proponete concretamente per cambiare Taranto, la Puglia e l'Italia. Io do due risposte, - afferma in un comunicato
- per l'immediato abbiamo delle proposte che si possono attuare subito: Reddito di cittadinanza per i disoccupati, Microcredito per le imprese, la trasparenza, la competenza e l'onesta dei nostri portavoce, che già stanno cambiando molte cose della politica italiana, per il futuro stiamo lavorando per andare verso la terza rivoluzione industriale così come la prevede l'economista-saggista americano Jeremy Rifkin. Poi, - spiega Lopomo - entro nel merito della terza rivoluzione industriale e spiego che essa si fonda su cinque pilastri: passaggio alle energie rinnovabili; conversione degli edifici in centrali produttive; idrogeno e altre tecnologie per l'immagazzinaggio di energie; tecnologia Smart Grid (efficienza energetica); trasporti non alimentati da combustibili fossili. Il tutto per andare verso la valorizzazione delle risorse naturali e di bonifica del territorio e verso una economia digitale basata sullo scambio di conoscenza tramite Internet. Non è un progetto astratto o visionario - argomenta il capolista del M5s -. In Francia, nella regione Nord Pas de Calais già da alcuni anni si stanno attuando progetti mirati con risultati sorprendenti. In questa regione una collaborazione fra la classe dirigente politica, quella economica, il mondo accademico e della ricerca e la società civile è nata una strategia per accelerare la transizione verso un nuovo scenario economico, essendo il Nord Pas de Calais una delle più vecchie regioni di industrializzazione della prima rivoluzione industriale, con i suoi numerosi bacini carboniferi, le sue sette acciaierie, i suoi impianti industriali pesanti.
La nostra Taranto e la sua provincia - sottolinea Lopomo - hanno tutte le caratteristiche per poter diventare la prima realtà italiana della terza rivoluzione industriale. E' la vera ricetta per uscire dalla crisi ed entrare in una nuova era. E' la strada per affermare le 5 Stelle del Movimento: trasporti a impatto zero, energia rinnovabile, rifiuti zero, rete gratuita per tutti, acqua pubblica. Jeremy Rifkin va oltre, parla di condivisione collaborativa, Internet delle cose, energia gratis, costo marginale zero. In realtà è la piattaforma programmatica del M5s, è il futuro del mondo e solo il M5s ha le mani libere per poterla realizzare.
Grazie a Jeremy Rifkin e ai suoi collaboratori, tra cui anche il mio amico Angelo Consoli, - precisa il candidato pentastellato - e grazie alla lungimiranza dei leader politici e economici francesi, nella regione Nord Pas de Calais il pensiero fossile è già stato sconfitto, tanto che uno degli industriali più importanti di Francia, ex nuclearista, è diventato il coordinatore del gruppo degli imprenditori e il principale sostenitore della necessità di una transizione rapida dai fossili alle rinnovabili perché ha detto che sono anche più convenienti economicamente.
Si tratta di generare, anche a Taranto e provincia, - evidenzia Lopomo - migliaia di nuovi posti di lavoro rispettando le persone, la salute pubblica, l'aria, l'acqua e il benessere collettivo. Jeremy Rifkin, ogni anno, torna in Francia a presentare centinaia di progetti operativi: dalle Smart Grid, all'apprendimento collaborativo, dall'idrogeno all'economia della condivisione, dalla solarizzazione dell'industria pesante al bike sharing elettrico (utilizzo bici), dai distretti delle stampanti 3D alle banche del riuso.
L’Unione europea si è impegnata formalmente per una terza rivoluzione industriale basata sui cinque pilastri dell'economista Rifking, il piano è stato approvato dal Parlamento europeo nel 2007 e si sta ora facendo strada tra i programmi della Commissione europea per il 2020, 2030 e 2050.
E' la via da seguire, - conclude il capolista del M5s - prima la facciamo completamente nostra, come M5s, spiegando agli italiani che siamo gli unici a poterla portare avanti con coerenza, prima andremo al governo per cambiare il paese e la nostra Puglia".
Alleghiamo manifesto sulla terza rivoluzione industriale francese.