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Ma di quale turismo...!!! andiamo cianciando...???
lunedì 11 maggio 2015

da osservatoriolegnc@libero.it

Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus osservatoriolegnc@libero.it

 

BAIA DEL PESCATORE

Prove d’estate in corso, grazie all’ arrivo di giornate piacevolmente calde, ma, ahinoi,  rieccoci con i soliti problemi, la solita solfa: spiagge segnate dalle mareggiate e dalla sporcizia portata, scogliere inguardabili, litoranea fatiscente, invasa da erbacce ed insetti, tanto che si fatica a camminare a piedi.  E abbiamo il coraggio di chiederci perché non decolla l’industria del turismo? Tra corsi e ricorsi, la conclusione è sempre la stessa: non siamo tarati per mettere a frutto le potenzialità del territorio. Tutto qui. Servi per eredità, non riusciamo a creare occasioni di turismo, a sviluppare attività finalizzate ad attrarre turisti, a far conoscere il territorio. Forse la pigrizia della molle Tarentum, forse la volontà sottintesa di “svuotare” la città e desertificare la provincia o parte della provincia? Cercare le motivazioni è inutile, perché da decenni, con tavoli per il turismo, commissioni ed ecc. ecc rimane un nulla di fatto.

 Basta, allora, con i  “proclami”  inutili - sterili – bugiardi – offensivi riversati nelle case dei cittadini a mezzo le televisioni.

 Il turismo non fa per noi? Non ne siamo capaci, qualunque sia la motivazione? Allora andiamo in quei posti, pur sprovvisti delle potenzialità del nostro territorio, capaci di creare turismo dal nulla.

TRAMONTO SUL MARE DI TARANTO

Non ci interessa, il turismo anche se la città ha urgenza di trovare un’alternativa valida alla grande industria, ormai mostro in agonia? 

 

E’ tempo di svegliarci, di  valorizzare ciò che si ha, senza tentare voli pindarici,  limitandosi ad impegnarci per guadagnare una fettina del grande business turistico internazionale.

Certamente, bisogna costruire una mentalità turistica in ogni dove ed in ogni soggetto al fine di offrire il meglio ai turisti ed a prezzi competitivi, cancellando decenni di mentalità di “polli da spennare”; bisogna diversificare l’offerta creando occasioni per il tempo libero nelle varie realtà della provincia; bisogna far conoscere il territorio ed il meglio del territorio in termini artistici, enogastronomici, archeologici.

TURISMO... vuol dire rendersi conto di quali sono le ricchezze e le prerogative che offre il territorio, organizzare percorsi ben studiati e programmati.

CANALE NAVIGABILE

 

E, di fatto, determinati territori della Regione, per quanto meravigliosi, vengono esclusi dai Tour Operators che ob torto collo devono proporre viaggi e visite in base a precisi programmi Turistici.

Dunque, a fronte di un’ incantevole litoranea, un mare meraviglioso, paesaggi mozzafiato, ci ritroviamo l’intero territorio flagellato da squallide miserie, da abusi di ogni genere, intoccabili  da decenni,  simbolo di incuria, del menefreghismo amministrativo per quell’orda barbarica costituita dalle case costruite ovunque, non disdegnando le scogliere.

COLONNE DORICHE

Pensando ad una soluzione, non si può prescindere dal conoscere l'entità dei nuclei abusivi, che non poco incidono nel rapporto ambiente – paesaggio, ma a distanza di oltre vent’anni dei Piani di Recupero... nemmeno l’ombra, solo la  latitanza di tutte le amministrazioni.

E’ mortificante aggirarsi per i paesi dell’intera provincia jonica e constatare che nulla cambia dal punto di vista della rimozione delle nefandezze che la pervadono.

Emerge l'ingordigia per cui anche l’ estate imminente non potrà dare gli agognati frutti nel settore turistico.  Non c’è sole, non c’è mare, non c’è paesaggio che tenga, non ci sono parole da spendere, critiche da muovere, non potremo che continuare a strapparci i capelli, a lacerarci le vesti… soprattutto a “mentire spudoratamente”. Potremo commiserarci perché luoghi di incomparabile bellezza sono deturpati da strutture pseudo ricettive, seconde e terze case di residenti nei paesi limitrofi non ancora accatastate. E’ solo questo che riusciamo a proporre ai potenziali turisti ? 

E cosa dire, come giustificare le attività commerciali improvvisate ovunque e comunque pur di partecipare all’orgia estiva, per non parlare degli “stabilimenti balneari” che, sull’onda del “tanto possiamo fare quello che più ci aggrada”, non rimuovendo a fine stagione le “Strutture Precarie”,  partecipano al decadimento e soprattutto al  fallimento nel settore Turismo? 

LIDO GANDOLI

 

Perché nessuno, a livello locale e nazionale,  prende l’iniziativa per dare una svolta, per restituire dignità alla città, per dare lavoro alle migliaia di disoccupati? Perché? Perché troviamo tempo, spazio, risorse per i migranti e nulla per i nostri disperati privati della dignità, del futuro, del lavoro? Possibile non capiamo che stiamo precipitando in una voragine senza fondo? Ipotesi apocalittica? No, perché non ci soffermiamo a riflettere, ad analizzare  la cruda realtà, non comprendiamo che la riduzione, a livello locale e nazionale,  del numero di nati porterà, nell’ arco di qualche decennio, alla contrazione della popolazione italiana: saremo una minoranza qualunque, questo non sarà più il nostro Paese. Se ne parla da alcuni anni ed il termine è fissato per il 2050!

Vogliamo anticipare questa data  o vogliamo darci una mossa, costruendo occasioni di lavoro, permettendo a chi vuole di metter su famiglia ed avere figli?

PORTICCIOLO TURISTICO

Cominciare a fare turismo, turismo serio, è già un passo avanti, è possibile a patto di rimuovere interessi di parte, paure di compromettere candidature e poltrone, posizioni di rendita e diktat di lobbies. Non è più la stagione delle corruzioni e delle collusioni perché la fine di questa città è sempre più vicina! Basti pensare a quante c’era 20-30 anni fa ed a quello che è rimasto.

Emma B.

 




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