Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA) osservatoriolegnc@libero.it
RIAPRE LA CACCIA AL VOTO... ALLA PREFERENZA !!!
ECHEGGIANO IN CITTA' RICHIAMI A VECCHIE AMICIZIE:
CARISSIMO, VEDIAMOCI... SENTIAMOCI...
RICORDA CHE DEVI ANDARE A VOTARE...
A PROPOSITO, CI SONO ANCH'IO... VOTAMI.
MANIFESTI OVUNQUE PER RICORDARE
CHE E "CHI" DEVI VOTARE.
SOLITA BELLA FACCIA TOSTA... NON VI PARE ???
IN FONDO LA COLPA E' NOSTRA, NON DIMENTICHIAMOLO
SPECIE SE ANDREMO A VOTARE.
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TARANTO: IL FU PALAZZO DEGLI
UFFICI
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Prove d’estate in corso, grazie all’ arrivo di giornate
piacevolmente calde, ma, ahinoi, rieccoci con i soliti problemi, la solita
solfa: spiagge segnate dalle mareggiate e dalla sporcizia portata, scogliere
inguardabili, litoranea fatiscente, invasa da erbacce ed insetti, tanto che si
fatica a camminare a piedi.
E abbiamo il coraggio di chiederci perché non decolla l’industria
del turismo?
Tra corsi e ricorsi, la conclusione è sempre la stessa: non siamo
tarati per mettere a frutto le potenzialitĂ del territorio. Tutto qui. Servi
per ereditĂ , non riusciamo a creare occasioni di turismo, a sviluppare attivitĂ
finalizzate ad attrarre turisti, a far conoscere il territorio. Forse la
pigrizia della molle Tarentum, forse la volontà sottintesa di “svuotare” la
cittĂ e desertificare la provincia o parte della provincia? Cercare le
motivazioni è inutile, perché da decenni, con tavoli per il turismo, commissioni
ed ecc. ecc tutto si conclude con un ...nulla di fatto. Basta, allora, con i
“proclami” inutili - sterili – bugiardi – offensivi riversati nelle case dei
cittadini a mezzo le televisioni da figure pubbliche.
Il turismo non fa per noi? Non ne siamo capaci, qualunque sia la
motivazione? Non ci interessa, anche se la cittĂ ha urgenza di trovare
un’alternativa valida alla grande industria, ormai mostro in agonia?
Se la risposta è "SI'",
incrociamo le braccia e basta.
Se è un "NO", ebbene...
non Vi sembra sia tempo di svegliarsi, valorizzare ciò che si ha,
senza tentare voli pindarici, limitandosi ad impegnarci per guadagnare una
fettina del grande business turistico internazionale?
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LEPORANO : "IL BENVENUTO" DELLA
LITORANEA SALENTINA-
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Certamente, bisogna costruire una mentalitĂ turistica in ogni
dove ed in ogni soggetto, al fine di offrire il meglio ed a prezzi competitivi,
cancellando decenni di mentalità di “polli da spennare”; bisogna diversificare
l’offerta creando occasioni per il tempo libero nelle varie realtà della
provincia; bisogna far conoscere il territorio ed il meglio del territorio in
termini artistici, enogastronomici, archeologici.
TURISMO... vuol dire rendersi conto di quali sono le ricchezze e
le prerogative che offre il territorio, organizzare percorsi ben studiati e
programmati.
Di fatto, determinati territori della Regione, per quanto
meravigliosi, vengono esclusi dai Tour Operators che ob torto collo devono
proporre viaggi e visite in base a precisi programmi Turistici.
Dunque, a fronte di un’ incantevole litoranea, un mare
meraviglioso, paesaggi mozzafiato, ci ritroviamo l’intero territorio flagellato
da squallide miserie, da abusi di ogni genere, intoccabili da decenni, simbolo
di incuria, di menefreghismo amministrativo per quell’orda barbarica costituita
dalle case costruite ovunque, non disdegnando le scogliere.
Pensando ad una soluzione, non si può prescindere dal conoscere
l'entità dei nuclei abusivi, che non poco incidono nel rapporto ambiente –
paesaggio, ma a distanza di oltre vent’anni dei Piani di Recupero... nemmeno
l’ombra, solo la latitanza di tutte le amministrazioni.
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STABILIMENTO
"BALNEARE" TRAGICAMENTE INAMOVIBILE !
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E’ mortificante aggirarsi per i paesi dell’intera provincia
jonica e constatare che nulla cambia dal punto di vista della rimozione delle
nefandezze che la pervadono.
Emerge l'ingordigia per cui anche la prossima estate non potrĂ
dare gli agognati frutti nel settore turistico. Non c’è sole, non c’è mare, non
c’è paesaggio che tenga, non ci sono parole da spendere, critiche da muovere,
non potremo che continuare a strapparci i capelli, a lacerarci le vesti…
soprattutto a “mentire spudoratamente”. Potremo commiserarci perché luoghi di
incomparabile bellezza sono deturpati da strutture pseudo ricettive, seconde e
terze case di residenti nei paesi limitrofi non ancora accatastate. E’ solo
questo che riusciamo a proporre ai potenziali turisti ?
E cosa dire, come giustificare le attivitĂ commerciali
improvvisate ovunque e comunque pur di partecipare all’orgia estiva, per non
parlare degli “stabilimenti balneari” che sull’onda del “tanto possiamo fare
quello che più ci aggrada”, non rimuovendo a fine stagione le “Strutture
Precarie”, partecipano al decadimento e soprattutto al fallimento nel settore
Turismo?
Perché nessuno, a livello locale e nazionale, prende l’iniziativa
per dare una svolta, per restituire dignitĂ alla cittĂ , per dare lavoro alle
migliaia di disoccupati? Perché? Perché troviamo tempo, spazio, risorse per i
migranti e nulla per i nostri disperati privati della dignitĂ , del futuro, del
lavoro? Possibile non capiamo che stiamo precipitando in una voragine senza
fondo? Apocalittica? No, perché non ci soffermiamo a riflettere, ad analizzare
la cruda realtĂ , non comprendiamo che la riduzione, a livello locale e
nazionale, del numero di nati porterà , nell’ arco di qualche decennio, alla
contrazione della popolazione italiana: saremo una minoranza qualunque, questo
non sarà più il nostro Paese. Se ne parla da anni ed il termine è fissato per
il 2050!
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UN MARCIAPEDE CHE FU
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Vogliamo anticipare questa data o vogliamo darci una mossa,
costruendo occasioni di lavoro, permettendo a chi vuole di metter su famiglia
ed avere figli?
Cominciare a fare turismo, turismo serio, è già un passo avanti,
è possibile a patto di rimuovere interessi di parte, paure di compromettere
candidature e poltrone, posizioni di rendita.
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Taranto li, 25.04.2015Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Emma B.
CONENNA
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