Coop Estense, Fabio Leli
(M5S): “La riduzione dei salari e la mobilità dei lavoratori non è la soluzione
alla crisi aziendaleâ€
Â
Dopo Campania e Lazio, lo stato di crisi è arrivato anche in Puglia
per i lavoratori e le lavoratrici di Coop Estense. Secondo la direzione
aziendale, per uscire dalla crisi, la soluzione alternativa alla iniziale
procedura di mobilità per i 147 dipendenti è l’eliminazione del contratto
integrativo, dei ROL, ossia i permessi orario, e l’eliminazione degli scatti di
anzianità . Proposte inique per degli uomini e per delle donne che già lavorano
con contratti part-time e che non conoscono più alcun giorno di festa. La
crisi, a nostro avviso, è del pensiero, di una direzione che continuerebbe a
scaricare sui lavoratori le proprie responsabilità .
Dunque, se non riducono il personale, tagliano i salari dei
lavoratori. Però, l’art.
45 della carta costituzionale recita che la
Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di
mutualità e senza fini di speculazione privata. L’art. 46, invece, dice
che il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e
qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia
un'esistenza libera e dignitosa. Crediamo che le
cooperative debbano tornare a fare le cooperative. Per tale ragione,
continueremo a porre la nostra attenzione su tale situazione e vigileremo sulla
sua evoluzione. Il nostro auspicio, ovviamente, è che Coop Estense ritorni sui
propri passi e ritiri in toto la procedura di mobilità . Perché nessuno deve
restare indietro.
Â
Fabio
LeliÂ
Candidato
Consigliere alla Regione Puglia per il MoVimento 5 Stelle
Â
====
Â
Comunicato stampa Bruxelles, 15 aprile 2015
Â
XYLELLA, D'AMATO (M5S) A VENDOLA: FERMARE USO SU LARGA
SCALA DI PESTICIDI
"A Vendola ribadiamo quello che diciamo da settimane: l'uso su larga scala
di pesticidi previsto dal piano Silletti va fermato. Si tratta di una misura
che rischia di fare più danni di quelli che gli ovicoltori si trovano già oggi
ad affrontare". Lo ha detto l'eurodeputata M5S, Rosa D'Amato, che questa
mattina, insieme ad altri eurodeputati italiani, ha incontrato a Bruxelles il
presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. "Siamo d'accordo con
Vendola sul fatto che l'Ue debba fare di più per fronteggiare l'emergenza -
continua D'Amato -  Non a caso, domani incontrerò il capo di gabinetto del
commissario Ue alla Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, e in questi
giorni ho spinto perché il Parlamento europeo presenti una risoluzione a
Strasburgo".
"Quello che chiediamo a Bruxelles - conclude l'eurodeputata tarantina - è
di destinare risorse sia per la ricerca, in particolare sul batterio e sui
vettori, al fine di individuare al più presto le vere cause del disseccamento
degli ulivi, sia per aiutare gli agricoltori pugliesi a ricoltivare i campi e a
continuare a fare olivicoltura. Sono queste le istanze da portare avanti.
Vendola, se vuol fare la cosa giusta, blocchi l'uso massiccio di pesticidi e si
unisca a noi in questa battaglia per il bene dell'agricoltura pugliese e
dell'intera regione".
Â
====
Â
Da Valerio L'Abbate
Â
IL M5S CHIEDE
CHIAREZZA SU ASSUNZIONI ED INCARICHI DIRIGENZIALI DELLE FERROVIE APPULO-LUCANE
Â
Da un’inchiesta giornalista emergono
molti lati oscuri nella conduzione delle FAL. Laricchia (M5S): “Porremo fine a
questi meccanismi. Onestà e merito torneranno ad essere valori concreti in
Pugliaâ€. Interrogazione parlamentare dei deputati 5 Stelle lucani e pugliesi
Â
“Le Ferrovie Appulo Lucane sono
un’azienda ferroviaria di proprietà pubblica che offre i suoi servizi di
trasporto nelle regioni Basilicata e Puglia. Dall’inchiesta giornalistica dell’edizione
barese de ‘Il Quotidiano Italiano’ emergerebbe una gestione clientelare e
partitica all’interno delle FAL sulla quale vogliamo fare luceâ€. Questa la
denuncia dei deputati lucani e pugliesi del MoVimento 5 Stelle, i quali
hanno presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero dei
Trasporti.
Â
Secondo gli articoli di stampa, negli
ultimi 20 anni nell’azienda ferroviaria si sarebbero succeduti Presidenti e
Dirigenti frutto di nomine politiche e pressioni sindacali. Ne è un esempio
il rapporto epistolare  pubblicato online da “Il Quotidiano Italianoâ€.
Dalle carte emergerebbe un inquietante ricatto che Pasquale Malatesta,
sindacalista di lungo corso, pone ai danni di Aldo Corvino, a sua volta
ex-sindacalista diplomato ma non laureato, con ruolo di dirigente del
personale. Nella lettera pubblicata dal giornale, Malatesta, facendo
riferimento ad una torbida vicenda legata ad un incidente stradale con
auto aziendale, avrebbe negoziato il proprio silenzio con Corvino.
Â
“Non è questo che avrebbero
voluto i nostri predecessori†è la triste affermazione di un ex
dipendente FAL che vuole mantenere l’anonimato, ricordando le nobili
origini dell’azienda e l’onestà della storica classe dirigente. “Come dargli
torto? – proseguono i deputati 5 Stelle –  Ma l’elenco delle
anomalie delle FAL a quanto pare, è numeroso. Ombre e sospetti ci sarebbero
anche nei molti, troppi, rapporti di amicizia che legherebbero i vertici dell’azienda
con il mondo politico, in particolare con l’ex ministro Raffaele Fitto e con
altri parlamentari lucani e pugliesi soprattutto di area di centro-destra. Altra stranezza, il regolamento
interno all’azienda, frutto dell’intesa fra Corvino e sindacati. Esso riguarderebbe
la selezione del personale, mettendo in secondo piano i titoli di studio, a
favore di raccomandazioni e rapporti amicali nella crescita professionaleâ€.
Â
Un altro caso anomalo, anch’esso
citato negli articoli di stampa e nell’interrogazione, è relativo ai lavori
di ristrutturazione della sede barese delle FAL, affidati tramite base
fiduciaria e non bando pubblico poiché sotto soglia, all’architetto Giampaolo,
moglie dell’Onorevole di Forza Italia Nuccio Altieri di Rutigliano, stesso
paese natale di Matteo Colamussi e dello stesso partito di appartenenza.
Â
“Sarebbe gravissimo – concludono
i parlamentari lucani e pugliesi 5 Stelle – se le notizie trapelate a
mezzo stampa e tutti i fatti sopra citati dovessero corrispondere a verità . Se
queste pressioni e relazioni tra dirigenti, sindacati e partiti in un’azienda a
totale controllo pubblico trovassero conferme, il contesto generale in cui
opera il management delle FAL sarebbe inammissibile. Anche e soprattutto nei confronti
dei tanti lavoratori, impiegati onesti che operano nell’azienda e dei cittadini
che utilizzano il servizio.
Per questi
motivi, abbiamo ritenuto doveroso chiedere spiegazioni al Ministero dei
Trasporti affinché si faccia luce su tutta la vicenda, con l’avvio di una seria
indagine sull’azienda di trasporto FALâ€.
Â
“Il M5S chiede da sempre
meritocrazia e trasparenza in tutti gli ambiti del vivere comune – dichiara
la candidata governatrice alla Regione Puglia Antonella Laricchia – Vogliamo
procedure di selezione pubblica del personale basate esclusivamente su criteri
di merito, adottando sistemi di pubblicità , come previsto dalla normativa, e
idonei termini di scadenza per la presentazione delle domande di
partecipazione. Questo sarà uno dei nostri obiettivi concreti una volta alla guida
della Regione Puglia, ponendo fine – conclude Larrichia (M5S) – a
comportamenti e meccanismi che costringono, ogni giorno, tanti giovani pugliesi
a dover abbandonare la propria terra, in cerca di luoghi dove merito e onestÃ
siano davvero valori imprescindibiliâ€.
Â
====
Â
Vito
Galluzzi
Assistente Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
Â
TAP: IL
SILENZIO DI RENZI SUL GENOCIDIO ARMENO PER DIFENDERE L’ACCORDO
Â
Il deputato pugliese
Scagliusi (M5S) condanna il silenzio del Governo Renzi e punta il dito sugli
accordi commerciali che portano al gasdotto
Â
Dopo le parole di Papa Francesco che hanno suscitato reazioni in
tutto il mondo, si riscontra il silenzio del Governo Renzi sul riconoscimento
del genocidio armeno. Ricorre, infatti, tra pochi giorni il centenario di
quella notte tra il 23 ed il 24 aprile, quando vennero eseguiti i primi arresti
di intellettuali armeni tra cui giornalisti, scrittori, poeti e delegati al
Parlamento che furono deportati e massacrati lungo la strada che li portava
verso l’interno dell’Anatolia. Nelle marce della morte, organizzate dall’esercito turco,
furono coinvolte 1.200.000 persone: centinaia
di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. Il Governo turco si è
sempre rifiutato di riconoscere il genocidio ai danni degli armeni e la
reazione del presidente Erdogan, il quale
dapprima ha ritirato l’ambasciatore turco dal Vaticano e in queste ultime ore
ha condannato aspramente le parole di Papa Francesco
intimandolo di non ripetere tale errore, sono l’esempio lampante di quanto
questo tema sia motivo di tensione per la Turchia.
Â
“Il comportamento del Governo italiano è alquanto imbarazzante.
Renzi fa il finto tonto per difendere gli interessi dei suoi partner
commerciali, vale a dire la Turchia e l’Azerbaijan, guarda caso il Paese da
dove partirà il gasdotto Tap: un’opera di fantascienza che minaccia il turismo
e le bellezze del Salento – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, esponente
M5S della Commissione Affari Esteri della Camera – L’ostinazione con cui
il premier ed il Governo, ma anche il PD, hanno evitato di spendere una parola
per denunciare il genocidio armeno nel suo centenario è sconcertante. Sia la
Turchia sia l’Azerbaijan si impegnano attivamente da tempo per scongiurare il
riconoscimento del genocidio da parte di diversi stati e organizzazioni. Per farlo,
hanno più volte ricorso a lobby e gruppi di pressione, con ingenti
finanziamenti. Questa volta, a chinare il capo, è stato il nostro Presidente
del Consiglio, nonostante le accuse giunte nelle ultime ore anche a Papa
Francesco. Una vergogna senza fineâ€.
Â