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Ufficio Stampa
Casartigiani Taranto
Comunicato Stampa n.
11/15 del 14/04/2015
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Sna Casartigiani scrive a Delrio e a
tutte le istituzioni locali
 “A
seguito della lettera con cui Evergreen Line comunica ai clienti l’apertura di
un nuovo servizio di fedeer da e per Bari - PSI (Piraeus – South Italy) che
collegherĂ con cadenza settimanale il Pireo a Bari.
Restiamo
sconcertati da tale decisione che vede ancora una volta Taranto uno strumento “Oggetto”
con evidente desertificazione sociale ed economica non solo del Porto di
Taranto ma dell’economia dell’intera Provincia.”
Con
le affermazioni sopra riportate inizia la lettera che lo SNA Casartigiani ha
inviato questa mattina al Ministro ai Trasporti Graziano Delrio, una lettera
che esprime tutto il malcontento e la preoccupazione degli autotrasportatori
Tarantini.
Riteniamo questo atto di Evergreen un' ennesima beffa
alla cittĂ , sotto il silenzio totale della Politica locale che in queste
settimane ha pensato solo alla poltrona dell’autorità portuale in scadenza.
Questo il commento del Segretario Provinciale dello SNA Casartigiani Stefano
Castronuovo, che continuando ha ribadito: “ sappiamo che alla compagnia
marittima sono state date tutte le possibilitĂ logistiche ed Economiche per
continuare a lavorare su Taranto, ma tali opportunitĂ non sono state colte
dalla stessa che, come da tempo denunciato dalla nostra Associazione, ha spostato
i propri traffici su Bari.
Un'azione legittima
di privato che però non può fare affari da un’altra parte e continuare ad
avere il monopolio sul terminal
di Taranto, TCT SpA, di cui Evergreen è socia attraverso una società
del gruppo, per questo motivo nella missiva inviata al Ministro dei Trasporti e
alle Istituzioni locali lo Sna Casartigiani, ritenendo che il Porto di Taranto
debba essere libero ed accessibile a qualsiasi compagnia che voglia investire
seriamente sullo Scalo, ha chiesto la revoca della concessione di TCT – del
Terminal Container.
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Inoltre
lo Sna Casartigiani pone l’accento anche sulle gravi condizioni lavorative del
settore Autotrsporto nel Porto di Bari, infatti sono molteplici le segnalazioni
da parte delle aziende di forti carenze in materia di Sicurezza nei luoghi di
Lavoro e in merito ai costi minimi di esercizio, chiedendo quindi anche
maggiori controlli in materia della normativa in materia di Sicurezza nei
luoghi di Lavoro e nei Trasporti presso il Porto di Bari.
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pagare la cattiva politica e il disinteresse generale sono sempre i piĂą
indifesi, le centinaia di famiglie delle aziende di Autotrasporto e i circa 500
operai di TCT, i primi senza commesse e destinati alla chiusura e senza nemmeno
poter accedere a Cassa Integrazione e MobilitĂ , e i secondi senza lavoro con un
futuro comune, l’incertezza totale.
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