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Il commissariamento dei
Verdi Puglia: atto politico urgente e necessario.
In qualitĂ di consiglieri nazionali
federali della federazione dei Verdi ci sentiamo obbligati a fornire alcuni
chiarimenti in merito al commissariamento della Federazione regionale dei Verdi
di Puglia.
Nel corso dell’assemblea regionale dei Verdi, svoltasi nel mese di
ottobre 2014, fu sottoposto da parte di alcuni di noi all’approvazione della
stessa un documento-appello da rivolgere alle varie forze politiche, ma anche
alle realtĂ associative, ai movimenti civici, ai comitati organizzati sul
territorio, contenente, oltre ad una valutazione estremamente negativa delle
politiche attuate dal governo regionale uscente (particolarmente in materia
ambientale, ma non solo), una serie di obiettivi che rappresentavano non una
piattaforma di contrattazione, ma dei punti fermi non negoziabili. Il documento
fu approvato all’unanimità . Alla base del documento vi erano e vi sono
l’auspicio e la volontà di creare in Puglia una aggregazione di forze
alternative all’attuale centro-sinistra e alle sue politiche neo-liberiste, in
cui fossero fatte salve l’autonomia e la dignità di tutti a partire,
evidentemente, da quelle dei Verdi, verificando in primis la possibilitĂ che
questi potessero presentarsi all’elettorato con una propria lista e il proprio
simbolo. Inoltre, tra i punti non negoziabili di cui sopra, fondamentale è per
tutti noi l’esclusione dalle liste di candidati che siano coinvolti in vicende
giudiziarie, in particolar modo nel processo “Ambiente Svenduto”, processo nel
quale il partito dei Verdi è costituito come parte civile. E’ lampante, anche
agli occhi di un bambino, che i Verdi non possono fare campagna elettorale
fianco a fianco con gli stessi che riteniamo colpevoli di uno dei disastri
ambientali piĂą gravi della storia del nostro paese.
Noi riteniamo che l’ex
portavoce regionale dei Verdi abbia disatteso non solo le indicazioni, ma
l’essenza stessa del nostro essere Verdi, nel momento in cui non ha neppure
preso in considerazione la possibilità di formare una lista autonoma, nè quella
di iniziare consultazioni a vasto raggio per la formazione di una coalizione
ecologista e civica. La possibilitĂ di entrare a far parte di una coalizione
presumibilmente vincente è risultata per lui prevalente rispetto alla difesa
della nostra storia, della nostra dignitĂ , delle nostre idee. Che cosa vi possa
essere di ecologista, di politicamente ecologista, di autenticamente ecologista,
nella accozzaglia di nomi e sigle che il candidato Emiliano va mettendo insieme,
francamente ci risulta difficile comprendere. Comprendiamo invece che essere
coerenti con i propri principi ha un prezzo che non tutti sono disposti a
pagare. In nome di questa coerenza noi oggi diciamo che accettando di candidarsi
(circostanza da lui in questi mesi negata, ma ora confermata) in una lista
anonima a sostegno di Emiliano, eludendo le richieste dei Verdi di
Puglia, ribadite sia in Esecutivo Nazionale che nel Consiglio Federale
Nazionale, Mimmo Lomelo ha perso la possibilità di rappresentarci e
guidarci.
Per tutto quanto sopra esposto riteniamo piĂą che giustificato
l’avvenuto commissariamento.
Cecilia De
Bartholomaeis
Gregorio Mariggiò
Componenti del Consiglio Federale
Nazionale dei
Verdi