Domani primo incontro organizzato con
l'associazione Migrantes.
Focus sulla realtà dei lavoratori
marittimi al Porto
Sono circa 50.000 i lavoratori marittimi che ogni anno approdano a
Taranto per operare nel porto mercantile. In maggioranza sono filippini,
turchi, indiani, russi, ucraini, cinesi. Una grossa realtà del variegato
panorama delle migrazioni sconosciuta ai più, ma che rappresenta una grande
occasione di interscambio culturale.
Ne è convinto l'istituto “Pacinotti” che ha promosso una serie di
incontri con l'associazione Migrantes per far conoscere ai propri studenti la
realtà delle migrazioni nella provincia di Taranto. Si parte domani mattina
dalle ore 10 all'Aula Magna con i marittimi, sono in programma in futuro
incontri con rappresentanti delle altre quattro tipologie di migranti di cui
l'associazione Migrantes presso l'Ufficio diocesano si occupa: immigrati e
profughi, circensi e lunaparkisti, rom e sinti, italiani all'estero.
Il progetto coinvolge gli studenti delle terze, quarte quinte classi. L'incontro
di domani presso l'Aula Magna dell'istituto tarantino è denominato “Il volto
umano del porto”. Dopo il saluto del dirigente scolastico prof. Francesco
Terzulli, prenderanno la parola la dott.ssa Marisa Metrangolo, direttore
diocesano Ufficio Migrantes, che affronterà il tema centrale del dibattito, il
c.v. Giuseppe Famà, comandante Capitaneria di Porto, che parlerà del “Ruolo
della Capitaneria sulla sicurezza dell'uomo”, don Massimo Caramia, cappellano
della Stella Maris, che interverrà sul tema “L'Apostolato del Mare”. Sono
previste testimonianze dei volontari del centro di accoglienza dei marittimi
Stella Maris. Seguirà un dibattito tra relatori e studenti.
Un'occasione di confronto, dunque, in un territorio, quello tarantino,
che conta la presenza di 10.000 persone provenienti da ogni parte del mondo.
Migrantes, attraverso il volontariato, sostiene l'integrazione degli immigrati
nel contesto territoriale. L'associazione promuove anche l'educazione al
rispetto per “gli altri”, convinta che il pluralismo di culture non può che
tradursi in arricchimento della nostra realtà. Il rispetto per la diversità tra
culture, la tolleranza, il dialogo e la cooperazione, in un clima di fiducia e
comprensione reciproca, costituiscono infatti le migliori garanzie per la pace
e la sicurezza internazionale. Il “Pacinotti” sostiene con convinzione
quest'operazione culturale e gli incontri di questi giorni ne sono una
testimonianza tangibile.
L'Ufficio
Stampa dell’I.I.S.S. Pacinotti