Â
Il deputato pugliese Emanuele
Scagliusi (M5S) interroga il Ministro dello Sviluppo Economico sugli ulteriori
10 milioni di euro per il Porto di Molfetta (BA) previsti con la Legge di
StabilitĂ , dopo i 159 sinora stanziati
Â
Il Porto di Molfetta, in questi
ultimi tempi si è trovato spesso al centro dell’attenzione mediatica sia a
livello locale sia nazionale. Soprattutto da quando, il 7 ottobre 2013, è nata
l’inchiesta della Procura di Trani che ha portato a 62 indagati e a due
arresti: quello del responsabile unico dell’appalto per il Comune, Vincenzo Balducci,
e il procuratore speciale della Cmc, l’azienda appaltatrice, Giorgio Calderoni. Le
indagini hanno anche portato all’accusa di truffa ai danni dello Stato, falso
ideologico, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e violazione delle
normative ambientali, tra le altre accuse, per Antonio Azzollini, attuale presidente
della Commissione bilancio del Senato ed ex sindaco di Molfetta.
Â
La gara per la costruzione del nuovo
Porto di Molfetta è
indetta nel 2006 e viene aggiudicata l’anno successivo all’associazione
temporanea di imprese guidata dalla Cmc di Ravenna, per un importo di 57 milioni
di euro. Nel 2008, la giunta di Molfetta, approva un progetto esecutivo da
72 milioni di euro. Mentre i lavori sono realizzati al 60% ed il cantiere è
sostanzialmente fermo per la presenza in mare di migliaia di ordigni bellici
che impedivano il dragaggio del fondale ma anche sotto sequestro dal giorno
degli arresti, le casse dello Stato hanno inspiegabilmente continuato a
sborsare soldi per il cantiere del porto tanto che anche nella legge di
stabilitĂ 2015, il Comune di Molfetta ha visto arrivare uno stanziamento di
dieci milioni di euro non richiesto. Ma
questo non è passato inosservato al deputato pugliese del M5S, Emanuele
Scagliusi.
Â
“Ho presentato un’interrogazione al
Ministro dello Sviluppo Economico perché qualcuno dovrà spiegare ai cittadini
il motivo per il quale siano stati stanziati questi ulteriori 10 milioni di euro per l’ultimazione
del porto di Molfetta nonostante l’opera sia già stata interamente finanziata
con somme già di gran lunga superiori a quanto richiesto – dichiara il deputato Emanuele
Scagliusi (M5S) – In realtà le
vicende di questo porto sono già state sotto l’attenzione di noi deputati
pugliesi del M5S. Infatti, anche il collega Giuseppe
D’Ambrosio nell’ottobre
scorso ha presentato un atto ispettivo in merito al Porto di Molfetta, questa
volta relativo alla presenza degli ordigni bellici sui suoi fondali marini”.
Â
Una delibera del 25 novembre scorso
emessa dalla nuova giunta comunale di Molfetta elenca tutti i finanziamenti
statali ricevuti dal Comune di Molfetta per realizzare il porto. La
somma ammonta a 159 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 10 milioni dell’ultimo
regalo.
Â
“Una manovra di 169 milioni,
dunque, a fronte di un’opera appaltata a una cifra tre volte più piccola. Secondo i Pm di Trani, l’Amministrazione Azzollini ha abusato di quei
soldi per far risultare nel bilancio del Comune un “fittizio equilibrio
economico. Mi auguro –
conclude il deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S) - che alla luce di tutto questo, il minimo che il
Ministro possa fare è di congelare l’importo di ulteriori 10 milioni di euro
stanziato per il porto di Molfetta con la legge di stabilitĂ 2015, fino a che
non venga fatta intera chiarezza sulla vicenda dagli organi competenti”.
Â
Â
Qui
il testo dell’interrogazione:Â
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_siAtto&idLegislatura=17&ramo=C&idDocumento=4/08048
Â