ILVA: I CREDITI
DELLE AZIENDE DELLâINDOTTO ED IL CASO CEMERAD AL CENTRO DEL DIBATTITO SUL
SETTIMO DECRETO SUL SIDERURGICO
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Nella discussione al Senato sul 7°
decreto ILVA, la maggioranza boccia un emendamento 5 Stelle per trovare i fondi
dei creditori del siderurgico, messi in ginocchio dai mancati pagamenti. Per il
sito Cemerad, invece, il PD vuole dimezzare la dotazione per il dissesto
idrogeologico in Puglia
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attualmente in discussione nelle Commissioni Ambiente ed Industria del Senato il
settimo decreto sul siderurgico ILVA di Taranto. Tra le varie proposte, il
M5S ha presentato numerosi emendamenti con lâobiettivo di migliorare un decreto
che, a detta dei 5 Stelle, âmortifica ancora una volta Taranto ed i tarantiniâ.
Tra i temi trattati non potevano mancare anche i debiti dellâILVA verso i
lavoratori dellâindotto e la situazione dellâex Cemerad di Statte, una vera e
propria minaccia ambientale con migliaia di fusti, ammassati in torri alte
fino a venti metri in un semplice capannone di lamiera e molti dei quali
contenenti scorie che emanano radiazioni, abbandonate a poche chilometri dal
quartiere Paolo VI di Taranto da oltre ventâanni.
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âI
crediti vantati dalle imprese dellâindotto del siderurgico tarantino ammontano
a circa 100 milioni di euro per il solo 2015 â dichiarano i parlamentari
pugliesi 5 Stelle e la candidata governatrice Antonella Laricchia (M5S) â Con
un nostro emendamento abbiamo proposto di recuperare la somma dal fondo del
finanziamento pubblico ai partiti, pari a 91 milioni di euro. Ovviamente, ci
siamo scontrati contro il muro della maggioranza che, bocciando la nostra
richiesta, continua ad anteporre i propri privilegi di casta ai lavoratoriâ.
Antonella Laricchia
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Per la
vicenda Cemerad sono stati stanziati, invece, 10 milioni di euro ma si
tratterebbe di fondi che vengono sottratti ad altre importanti voci di spesa
destinate al territorio pugliese.
âIl PD vuol fare il gioco delle tre carte con questa dotazione finanziaria
â commentano i 5 Stelle - Dal Fondo per il dissesto idrogeologico
della Puglia vogliono destinare una somma pari al 50% del totale a disposizione
per la bonifica del sito. Il M5S sostiene da tempo che Cemerad devâesser
caratterizzata, messa in sicurezza e bonificata. Non si sa ancora, infatti,
cosa ci sia dentro il sito perchĂŠ manca una caratterizzazione completa delle
migliaia di fusti presenti e non si hanno notizie dei risultati della
caratterizzazione dei fusti per conto del Comune di Statte effettuati con fondi
dalla Provincia di Taranto che avevano proprio questâobiettivo. Questo â continuano
i portavoce M5S â deve avvenire il prima possibile con fondi extra e non
con quei pochi giĂ stanziati e destinati a ridurre il dissesto idrogeologico
che ha creato ingenti danni sul Gargano e nella zona di Ginosa nel tarantino.
Abbiamo proposto di utilizzare un fondo giĂ esistente del Ministero
dellâEconomia e delle Finanze, usato proprio per âvarie ed eventualiâ per
stanziare gli interventi necessari per Cemerad. Dopo tutti i danni causati
dalla cattiva politica, ci sembra quantomeno il minimo per Taranto e per la
Puglia! Peraltro â concludono i parlamentari 5 Stelle e la
candidata governatrice Antonella Laricchia (M5S) Â â ancora
non si comprende che colpa abbiano i tarantini per meritare tutto questoâ.
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EXPO 2015: SI CHIARISCA OPERATO
REGIONE PUGLIA
Arriva
anche in Senato la questione relativa alla gestione da parte della regione
Puglia delle risorse per la partecipazione ad Expo 2015, mediante la
presentazione di unâinterrogazione indirizzata al ministro Martina, a prima
firma della senatrice pugliese Daniela Donno (M5S)
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In occasione di Expo
2015, molte regioni italiane si sono avvalse o si stanno tuttora avvalendo
di bandi pubblici per la realizzazione di attivitĂ e di servizi
necessari alla partecipazione allâesposizione universale di Milano. In completa
divergenza rispetto allâoperato delle altre regioni dâItalia, però, la
Regione Puglia non sembrerebbe fare ricorso a bandi pubblici, operando,
piuttosto, una parcellizzazione delle risorse mediante contributi diretti a
favore dei Gruppi di Azione Locale, di aggregazioni di Comuni, di associazioni.
Una situazione, sollevata lo scorso 5 febbraio nellâaltro ramo del
Parlamento dal deputato pugliese Giuseppe LâAbbate (M5S) con un atto di
sindacato ispettivo, è arrivata anche in Senato con la presentazione di
unâinterrogazione da parte della senatrice salentina Donno (M5S).
Daniela Donno
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âPrima di tutto,
chiediamo al ministro dellâAgricoltura Martina se disponga di ulteriori
elementi che possano fare chiarezza sulla questione - dichiara la
senatrice Daniela Donno (M5S) - Non meno importante, poi, è lâavvio di ogni
utile azione, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, che scongiuri qualsiasi
pericolo di inefficiente utilizzo delle risorse, mediante una eventuale
parcellizzazione dei finanziamenti disponibili. A breve la Puglia si troverĂ in
un contesto in cui ogni regione dâItalia cercherĂ di mostrare unâimmagine il
piĂš possibile rispondente alle proprie eccellenze e alle proprie potenzialitĂ . Dunque,
va da sĂŠ â conclude la parlamentare salentina 5 Stelle â che lâassenza
di un progetto unitario di promozione territoriale insieme ad una gestione poco
âortodossaâ delle risorse non è di certo il miglior biglietto da visita che si possa
presentare in occasione di unâesposizione universaleâ.
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Qui lâinterrogazione
parlamentare:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=903028
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