L’ASSOCIAZIONE
OSTETRICI GINECOLOGI OSPEDALIERI ITALIA (AOGOI) SOSTIENE
LA CANDIDATURA A PRESIDENTE DELLA REGIONE PER IL
CENTRODESTRA, FRANCESCO SCHITTULLI.
I professori Chiantera e Trojano: “Disponibili a
ogni tipo di collaborazione.
Ecco le nostre proposte al candidato presidente
per colpare il deficit in questo settore sanitario”
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“Disponibili a ogni tipo di collaborazione”, si
conclude così la lunga lettera che l’Associazione Ostestrici Ginecologi
Ospedalieri Italiani (AOGOI) ha inviato al candidato presidente alla
Regione Puglia, FRANCESCO SCHITTULLI, per ufficializzare il sostegno alla sua
candidatura.
Il segretario e il presidente nazionali dell’AOGOI,
i professori Antonio Chiantera e Vito Trojano, chiedono a Schittulli di “discutere
i contenuti e condividere le linee evolutive per giungere a un’organizzazione
del sistema, negli assetti del governo regionale, migliorando uno dei piĂą
importanti servizi che la Regione offre ai propri cittadini”.
In modo particolare per quanto riguarda la Regione
Puglia l’Associazione denuncia fra l’altro:
1)Â Â Â Â Â Â i ritardi
nell’attuazione del PIANO NAZIONALE PUNTI NASCITA;
2)Â Â Â Â Â Â la mancata
chiusura di strutture non idonee che mettono a rischio la salute sia della
mamma sia del bambino;
3)Â Â Â Â Â Â la mancata
attuazione di un Osservatorio regionale sul monitoraggio del rischio ostetrico;
4)Â Â Â Â Â Â la carenza di
organico e il deficit organizzativo di molte strutture;
5)Â Â Â Â Â Â la mancata
prevenzione e la riduzione del rischio clinico di ostetrico;
6)Â Â Â Â Â Â la mancata
predisposizione di un fondo regionale di copertura per quelle vittime la cui
disgrazia non è direttamente collegata a colpa dei medici o deficit
organizzativo;
7)Â Â Â Â Â Â la non
soluzione alle problematiche relative alle coperture assicurative aziendali.
Denunce ma anche proposte che
l’AOGOI vuole che diventino impegni per il candidato presidente alla Regione
Puglia, Schittulli. Fra queste oltre che provvedere alla soluzione delle
problematiche denunciate, anche: stipula di protocolli con le societĂ scientifiche
per ridurre i rischi ed eventi avversi; razionalizzare la rete ospedaliera
territoriale pubblica e privata accreditata attraverso l’adozione di un piano
programmatico per gli investimenti di risanamento per le strutture pubbliche;
stabilire rapporti corretti e chiari tra gli ospedali e le universitĂ ,
rivisitando i protocolli di intesa per fare in modo che vi siano pari
condizioni di accesso e progressione di carriera; implementare e razionalizzare
l’assistenza sul territorio e domiciliare, distinguendo tra fisiologia e
patologia; affrontare e risolvere il problema del sovraffollamento dei Pronti
Soccorsi con la creazione di strutture territoriali a bassa intensitĂ di cure,
con strutture che prevedano trattamenti diversi.
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Bari, 16 febbraio 2015