LA PUGLIA PUO’ E DEVE DIVENTARE IL PALCOSCENICO DI
GRANDI EVENTI. COSI’ DESTAGIONALIZZEREMO IL TURISMO
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Quello di Putignano è il Carnevale più antico d’Europa.
Una manifestazione che quest’anno festeggia i 620 anni e che riesce ad attirare
decine di migliaia di persone in occasione delle sfilate dei carri allegorici.
Maestri cartapestai di grande capacitĂ che riescono a tramandare di generazione
in generazione un’arte straordinaria e antica. A Putignano si intrecciano la
storia, la tradizione, l’artigianato, il turismo in un connubio che ha bisogno
di promozione, ma anche di supporto.
La Puglia in questo è una regione straordinaria in
grado di coniugare passato e futuro e di creare turismo che è ricerca delle
tradizioni e bellezza di una terra tutta da scoprire. Molto in questo settore è
stato fatto, ma a volte “volando troppo alto” e dimenticando chi sul territorio
fa in modo che le nostre tradizioni non muoiano. Associazioni e fondazioni che
da sole hanno tenuto vivo il ricordo degli antichi riti religiosi e laici. Riti
ai quali si abbina una tradizione eno-gastronomica fatta di bevande e piatti
unici.
Così quando si parla di turismo destagionalizzato io
immagino una Regione che sappia creare eventi in grado di portare in Puglia
turisti da tutta Europa (e non solo) oltre “il mare e il sole” che sono un
binomio vincente per una vacanze d’estate.
Penso ai nostri riti di inizio novembre, in occasione
della Commemorazione dei morti, che in alcune zone del Gargano hanno radici ben
piĂą antiche di quelle che oggi fanno di Halloween una grande e attesa festa
anche per i nostri giovani.
Il nostro dicembre pugliese così ricco di eventi: dai
riti per i festeggiamenti di San Nicola (che in alcuni paesi del barese, vedi
Molfetta, è il “Babbo Natale” che porta i doni) alla vigilia dell’Immacolata
(anteprima delle festivitĂ natalizie), fino ad arrivare ai nostri mercatini di
Natale, ai nostri presepi viventi…
Feste natalizie che in Puglia non si chiudono con la
Befana ma con le fanove, la piĂą importante e imponente quella di Novoli, ma la
tradizione di accendere fuochi per Sant’Antonio Abate è così particolare e viva
nei nostri centri che deve diventare un grande evento.
E poi i nostri Carnevali pugliesi, in particolare
quello di Putignano ma anche di Manfredonia-Gallipoli-Massafra-Ruvo (solo per
ricordarne alcuni) che dovrebbero avere una sorta di regia comune in modo da
diventare un’attrazione turistica, un unico pacchetto da proporre: dobbiamo
cominciare a fare “concorrenza” alla Settimana bianca con
la Settimana del sorriso!
E in attesa dell’estate attirare turisti in Puglia con
i suggestivi riti della Settimana Santa che in ognuno dei nostri paesi e cittĂ
ha tradizioni storico-culinarie antichissime.
Insomma, la nostra regione ha certamente bisogno di
fiction e film, di festival e di Bi&fest, ma ha bisogno di rispolverare
riti e tradizioni sia religiose sia laiche che possono animare l’autunno,
l’inverno, la primavera grazie, per altro, a un clima sempre straordinario e
mai troppo inclemente con noi.
L’invito è a segnalarmi le vostre tradizioni, i vostri
riti, i vostri piatti particolari perché non ci siano eventi e manifestazioni
di serie A e di serie B. La promozione passa attraverso ognuno di voi. Perché
insieme possiamo e dobbiamo far diventare la Puglia un grande palcoscenico di
grandi spettacoli!
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Bari, 15 febbraio 2015
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