I parlamentari
pugliesi della Commissione Agricoltura L’Abbate e Donno (M5S), in vista della
conversione del decreto, chiedono al Governo di ascoltare almeno le
associazioni di categoria, l’Anci e le numerose voci autorevoli che chiedono
l’abolizione totale dell’Imu per gli agricoltori
Scade oggi, 10 febbraio, il termine per il
pagamento dell’IMU sui terreni agricoli, cosi come stabilito dal D.L. n. 4 del 24
gennaio scorso, che il Governo ha frettolosamente fatto approvare a modifica
dei parametri stabiliti dal D.L. n. 66/2014, da più parti definito
incostituzionale. Mezza Italia agricola da stamani scende in piazza a
protestare con l’obiettivo di sensibilizzare la politica ed ottenere
l’esenzione dall’assurdo balzello. I nuovi parametri non tengono conto della
complessità di tutto il territorio e, soprattutto, trascurano la funzione
essenziale degli agricoltori nella tutela a presidio del territorio ed a
beneficio dell'intera collettività .
“L'Imu
sui beni strumentali agricoli era sbagliata prima ed è sbagliata adesso dopo il
tentativo di cambio di rotta del 24 gennaio che in alcuni casi ha aggravato la
situazione delle aziende agricole pugliesi – ribadiscono il
deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura
a Montecitorio, e la senatrice Daniela Donno, componente M5S in Commissione
Agricoltura a Palazzo Madama – È vero, la platea
dei Comuni esentati è aumentata, ma tanti cittadini la dovranno pagare per
la prima volta e, peraltro, l'altitudine rimane l’unico parametro utilizzato,
quando già la rendita sarebbe stato un parametro più equo. Abbiamo provato in
tutti i modi a farlo comprendere al Governo a partire dalla Legge
di Stabilità , dove abbiamo proposto invano in prima istanza l’esenzione di
tutti i terreni agricoli e fabbricati rurali strumentali, in seconda istanza
l’esenzione solo per imprenditori agricoli e coltivatori diretti, con le
relative coperture finanziarie. Ci abbiamo riprovato nel cosiddetto ‘Decreto
Milleproroghe’ proponendo di posticipare il pagamento di almeno un anno e
nuovamente al Senato sul D.L. recante misure urgenti in materia di
esenzione IMU nella seduta di ieri in Commissione Finanze, chiedendo
di estendere anche al 2015 l'esenzione dell'IMU per i terreni a
immutabile destinazione agro-silvo-pastorale che non ricadono in zone montane
e proponendo una differente copertura finanziaria, in modo da non far
gravarne l'onere sugli stessi agricoltori. La data ultima per la
conversione del D.L. n. 4, recante misure urgenti in materia di esenzione Imu è
il 23 marzo – proseguono i due parlamentari pugliesi 5
Stelle – se il Governo non vuole ascoltare il M5S, ascolti
almeno le associazioni di categoria, l’ANCI e le numerose voci autorevoli che
da più parti chiedono l’abolizione totale dell’Imu per gli agricoltoriâ€.
“Al Senato - conclude la senatrice Daniela Donno (M5S) – stiamo
già riproponendo in Commissione Finanze le istanze degli agricoltori nella
legge di conversione del D.L. n. 4 del 24 gennaio scorso. Risulta fondamentale
per tutto il settore primario esentare i terreni agricoli tout court e i fabbricati
rurali dal pagamento dell’IMU, con particolare attenzione al Gargano e agli
altri territorio recentemente alluvionatiâ€.