COMUNICATO STAMPA
Una
delegazione di TRASPORTOUNITO era presente all’incontro di ieri, 29 gennaio,
tra Governo e Associazioni dell’autotrasporto, convocate presso il Ministero
dello Sviluppo Economico a Roma per una verifica istituzionale della situazione
dei fornitori dell’autotrasporto alla società ILVA Spa. Presenti per la sigla,
il Segretario generale, Maurizio Longo; l’Avv. Giulio Stoppa, membro del
Comitato Esecutivo; il Dr. Biagio Provenzale, rappresentante della sigla
sindacale per la città di Taranto.
Giova
evidenziare che le imprese aderenti a TRASPORTOUNITO presidiano gli stabilimenti
ILVA di Novi Ligure, a far data dal 19 gennaio; Genova, dal 27 gennaio.
Si
giudica inadeguato a fornire risposta immediata alle imprese, che richiedono il
pagamento delle commesse di autotrasporto eseguite anteriormente alla
dichiarazione dell’amministrazione straordinaria (21 gennaio), il programma
presentato ieri dai commissari impegnati nella procedura, Prof. Laghi e Prof.
Carrubba (assente il Prof. Gnudi) per i prescritti interventi di
ambientalizzazione e la ripresa delle attività commerciali dello stabilimento.
Quattro i punti esaminati: attivazione di Fintecna e Cdp (prevista per il
prossimo 10 febbraio); utilizzo dei fondi dissequestrati alla famiglia Riva;
ricorso al sistema bancario; vendita del magazzino.
Per
converso, è fondato il timore che prima della conversione del Decreto (attesa
per il 5 marzo) le casse dello stabilimento siano dichiarate vuote.
Pertanto,
di fronte alla richiesta avanzata dai commissari di riprendere le attività di
trasporto (sospese a Taranto dal 20 gennaio), le Associazioni di categoria
presenti (oltre TRASPORTOUNITO, Anita, Confetra, Fai Conftrasporto,
Confartigianato Trasporto, Fisi, Sna-casartigiani) hanno motivato l’impossibilità
oggettiva per l’evidente crisi di liquidità ed il forte indebitamento contratto
dalle imprese, ferme con i pagamenti al lontano mese di agosto
duemilaquattordici. Un importante intervento del Segretario Longo ha portato
all’attenzione del tavolo il danno arrecato agli autotrasportatori dall’intera
vicenda, considerate le innovazioni portate dal recente D.D.L. Stabilità 2015
in materia di autotrasporto, ed in particolare l’esonero dalla responsabilità condivisa
per i committenti che accertino preventivamente la regolarità dei vettori
impiegati mediante richiesta del DURC.
TRASPORTOUNITO
ha supportato pertanto – pur ritenendo debole l’impianto di formulazione – la
presentazione di due emendamenti al comma 8, art. 2 D.L. n. 5/2015: il primo
volto all’ottenimento della prededucibilità dei crediti vantati
dall’autotrasporto anteriormente alla sopra richiamata dichiarazione dell’amministrazione
straordinaria; il secondo volto all’applicazione di misure di carattere
straordinario già utilizzate nella vicenda Parmalat: sospensione (per un
periodo massimo di 12 mesi) dagli adempimenti IVA, IRAP e INAIL; garanzia del
Mediocredito Centrale per i finanziamenti erogati dalle banche alle imprese;
esclusione della possibilità di revocatoria fallimentare ed equipollenti e
misure giudiziali per i crediti che verranno liquidati da ILVA
all’autotrasporto.
Solidalmente
le Associazioni hanno sollecitato il Governo a fornire riscontri urgenti in termini
di liquidità immediata alle imprese, dichiarando – con apposito comunicato -
che “in assenza di provvedimenti concreti da parte del Parlamento e del
Governo, le imprese non saranno nelle condizioni di poter assicurare i servizi
di trasporto”.
Taranto,
30 gennaio 2015 Il
segretario provinciale
Dr. Biagio Provenzale