Petraroli (M5S): "Maggiore trasparenza del sistema tariffario che regola il servizio Pos"
sabato 31 gennaio 2015
da giuseppe.mastronuzzi@gmail.com
Il Governo da anni cerca di promuovere l'uso di carte di credito e bancomat, ma ancora 87 pagamenti su 100 vengono eseguiti in modo tradizionale rispetto ad altri Paesi europei.
L'obiettivo che si prefigge di raggiungere è quello di incentivare l'uso del denaro di «plastica», passo indispensabile per la lotta all'evasione e al sommerso, che in Italia vale 275 miliardi di euro, e per la riduzione dei costi di gestione delle banconote che ammontano a circa 4 miliardi di euro l'anno per le banche e 8 miliardi per il Paese secondo Agenzia delle entrate.
Sono molte le perplessità e gli ostacoli da superare, a partire dai vari «altolà » dei commercianti, insorti dopo l'introduzione dell'obbligo ad accettare il «denaro di plastica» per importi superiori ai 30 euro, obbligo introdotto dall'articolo 15, comma 4, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
"A breve"- afferma Petraroli (M5S) - potrebbe essere approvato un regolamento europeo che stabilisce i limiti massimi (lo 0,3 per cento per i pagamenti con carte di credito e lo 0,2 per cento per quelli con carte di debito), uniformando i costi delle commissioni a livello comunitario. Questo potrebbe portare a un aumento dei costi delle carte a discapito dei titolari provocando l'effetto contrario a quello che si cerca di ottenere, ovvero incentivare l'uso dei pagamenti elettronici"
Per questo chiedo al Ministro Guidi - continua Petraroli - di stabilire degli incentivi e degli sgravi per chi utilizza il «denaro di plastica» e per gli imprenditori che accettano questi pagamenti. Sarebbe auspicabile - conclude Petraroli - una maggiore trasparenza del sistema tariffario che regola il servizio Pos, istituendo un tavolo tecnico che coinvolga oltre ad oltre ad esercenti e ordini professionali anche i consumatori.
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