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Presentati una risoluzione in Commissione Finanze e un
emendamento al decreto milleproroghe per scongiurare il pagamento della tassa
previsto per il prossimo 26 gennaio. E mentre oggi il CDM studia una possibile
soluzione, domani si attende il pronunciamento definitivo del TAR Lazio sulla
sospensiva richiesta dai Comuni
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Esentare
i terreni agricoli ricadenti in aree montane dal pagamento dellâIMU e prevedere
comunque lâesclusione dal pagamento IMU per i
terreni condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli
professionali. Sono questi gli obiettivi della risoluzione in
Commissione Finanze presentata dal Movimento 5 Stelle, al fine di muovere il
Governo ad unâazione immediata per riparare al decreto dello scorso 28 novembre,
che ha iniziato il proprio iter nella seduta odierna. âLa
proroga al 26 gennaio è stata una rappezzatura di emergenza ad un provvedimento
che fa acqua da tutte le parti â dichiara
il deputato pugliese Giuseppe LâAbbate, capogruppo M5S in Commissione
Agricoltura alla Camera - e che,
soprattutto, rischia di penalizzare ancora una volta il mondo agricolo. Un
provvedimento che, scegliendo quello altimetrico come unico indice per il
riconoscimento di un terreno âmontanoâ, crea una disparitĂ e una disomogeneitĂ
di trattamento che non sarĂ semplice risolvere, proprio per le caratteristiche
geografiche di molte nostre regioniâ.
Il
Consiglio dei Ministri del Governo Renzi si riunirĂ oggi anche per affrontare la
questione relativa allâIMU agricola. âĂ necessario
rivedere i termini del decreto e ci auguriamo che il Governo Renzi agisca sin
dalla riunione odierna â continua LâAbbate
(M5S) â In ogni caso, abbiamo depositato
anche un emendamento al âDecreto milleprorogheâ, attualmente in discussione a
Montecitorio, al fine di prorogare di almeno un anno, nelle more di una
revisione complessiva della fiscalitĂ rurale che tenga conto delle difficoltĂ
che sconta la produzione agricola di montagna legata alle difficoltĂ operative e
di esercizio, il termine ultimo per il pagamento dellâimpostaâ.
Nel frattempo, domani 21
gennaio, il TAR
del Lazio si pronuncerĂ definitivamente sulla sospensiva giĂ disposta a seguito
del ricorso presentato dallâUnione Nazionale Comuni ComunitĂ Enti Montani, i
quali contestavano il criterio del parametro altimetrico della sede
municipale come riferimento per lâindividuazione dei terreni in esenzione IMU.
Un parametro che, ad esempio, ha spinto il Sindaco di Biccari, nel foggiano, a
spostare la sede del proprio municipio nei pressi del Lago Pescara, a circa 900
metri di altitudine. âCon gli atti che abbiamo
presentato â conclude il deputato pugliese Giuseppe LâAbbate
(M5S) â il Governo Renzi ha tutti gli strumenti per poter
intervenire e non può piÚ accampare scuse. La speranza è che non prenda tutti
per i fondelli come con lâaumento delle accise sulla birraâ.