Con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri del 6 maggio 2009 (pubblicato in Gazzetta
Ufficiale 25 maggio 2009, n. 119) si dĂ
attuazione all'articolo 16-bis, «Misure di semplificazione per le famiglie
e per le imprese», del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185. In questo decreto
si stabilisce al comma 5 che «Per favorire la realizzazione degli obiettivi di
massima diffusione delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni, previsti
dal codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo
2005, n. 82, ai cittadini che ne fanno richiesta è attribuita una casella di
posta elettronica certificata. L'utilizzo della posta elettronica certificata
avviene ai sensi degli articoli 6 e 48 del citato codice di cui al decreto
legislativo n. 82 del 2005, con effetto equivalente, ove necessario, alla
notificazione per mezzo della posta. Le comunicazioni che transitano per la
predetta casella di posta elettronica certificata sono senza
oneri»
In
pratica con questo Decreto si mettevano a disposizione dei cittadini italiani
delle caselle di posta elettronica certificata, dando la possibilitĂ di
comunicare in maniera totalmente gratuita con le pubbliche
amministrazioni.
Da
mercoledì 17 dicembre 2014 sulla «Home
Page»
del sito di posta certificata elettronica (PEC)Â www.postacertificata.gov.it,
servizio svolto in concessione da Poste Italiane, Telecom Italia e Postecom SpA,
compare un messaggio in cui si informa l'utenza della graduale sospensione del
servizio.
Dal
18 marzo 2015 al 17 luglio 2015, infatti, le caselle saranno mantenute attive
solo in modalitĂ di ricezione e sarĂ consentito agli utenti l'accesso alle
stesse solo ai fini della consultazione e del salvataggio dei messaggi ricevuti.
Sempre dal 18 marzo 2015 tutti gli utenti CEC-PAC potranno richiedere una
casella PEC, gratuita per un anno, inviando un’e-mail all'indirizzo richiestapec@agid.gov.it.
Le
spiegazioni date dall'AgId - afferma Petraroli (M5S) -
peraltro inserite nel sito web dell'Agenzia per l'Italia Digitale in una
posizione di difficile consultazione per l'utenza, non convincono. Si
decide -
prosegue Petraroli - di sospendere il servizio e garantire, a coloro che
richiederanno una nuova PEC all'indirizzo richiestapec@agid.gov.it, la
gratuitĂ del servizio per un solo anno senza specificare i costi per gli anni
successivi. Basterebbe mettere in piedi una seria campagna di informazione
sull'utilizzo del servizio CEC-PEC per risolvere i problemi dello scarso
utilizzo invece caricare un ulteriore costo sui cittadini.
Pertanto
ho presentato una interrogazione al Ministro per la semplificazione e la
pubblica amministrazione Marianna Madia con la quale
chiedo quali
provvedimenti intende adottare per mantenere la gratuitĂ del servizio PEC, che
rappresenta un utile strumento per le comunicazioni certificate tra cittadini e
Pubblica
Amministrazione