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"Sulla flessibilità non c'è stata alcuna vittoria. Lo
scorporo del cofinanziamento dei fondi europei è ancora un miraggio: il cappio
del patto di stabilità per le regioni italiani resta". Lo ha detto
l'eurodeputata M5S, Rosa D'Amato, intervenendo oggi in Aula al Parlamento
europeo a Strasburgo durante la presentazione del programma della presidenza
lettone del Semestre Ue. Rivolgendosi alla presidente lettone Straujuma,
l'eurodeputata ha detto: "Difficilmente potrete fare peggio di chi vi ha
preceduti. Il governo italiano ha fatto tante promesse e usato belle parole ma
non ha portato a casa nessun risultato concreto".
L'elenco dei fallimenti, secondo D'Amato, è lungo: "Il grande piano per
gli investimenti è un bluff: poche risorse e nessuna concreta idea di sviluppo
- ha attaccato - Il tanto atteso documento sulla flessibilità non ha risolto alcunché:
le regioni, come avviene nel Sud Italia, non riescono a spendere i fondi Ue per
via del cappio del patto di stabilità . Un cappio che non è stato
tolto". Per queste ragioni, D'Amato ha chiesto alla Presidenza
lettone un impegno forte su questo tema: "Il cofinanziamento dei fondi Ue
deve essere scomputato dal patto di stabilità ".
D'Amato ha chiesto poi un impegno chiaro sul fronte ambientale: target più
ambiziosi su clima e ambiente, la costruzione di un’economia più ‘verde’ ed
efficiente dal punto di vista delle risorse e regole comuni per frenare la
corsa al petrolio nel mar Mediterraneo: "E' stato fatto tanto a livello
europeo per la pesca sostenibile - ha detto - ma se a inquinare e a distruggere
il Mediterraneo sono le trivelle, l’Europa volge lo sguardo altrove.
Un’ipocrisia che rischia di mettere in pericolo anche l’implementazione di
importanti politiche, come la Strategia adriatico-ionica. Eppure - ha concluso
- è proprio nell’Adriatico che la Croazia ha da poco dato l’ok a 10 concessioni
per trivellare".Â
Il
video dell'intervento a Strasburgo