Il 13 dicembre, presso il Comitato di Quartiere CittĂ
Vecchia di Taranto, si è svolta l’assemblea relativa alle mobilitazioni contro
il gemellaggio Massafra-Gerusalemme.
L’aspetto più evidente dell’incontro è
stato quello di sottolineare il risultato soddisfacente delle iniziative poste a
contrastare l’evento proposto dal sindaco di Massafra e dagli stessi
organizzatori, i quali, hanno dovuto annullare, nella giornata del 30 novembre,
l’iniziativa e posticiparla (sembra) in gennaio.
Si presuppone,
a giusta valutazione, che tale data possa convergere con la Giornata della
Memoria affinché si possa recepire il problema dell’occupazione sionista
nell’ambito storico e di cosa può aver rappresentato la Shoa per il popolo
ebraico.
Tale scelta,
oltre che a dare, nella sua complessitĂ , una dimensione demagogica alla storia,
assume un carattere alquanto provocatorio, considerando che l’occupazione delle
terre di Palestina da parte dei coloni e delle truppe sioniste israeliani non ha
nulla a che vedere con tale evento.
Tra l’atro,
il tentativo da parte israeliana di definire Israele “Stato della nazione
ebraica” è quello di imporre e legittimare l’occupazione delle terre palestinesi
procedendo ad una vera e propria pulizia etnica nei confronti dei palestinesi e
non altro!
La
loro presenza all’EXPO 2015 dà modo di sottolineare quanto voglia imporsi a
livello mondiale per assicurare i propri interessi politici economici, e di
come, affiancandosi ad altre multinazionali e governi, si faccia complice, se
non protagonista, delle rapine delle risorse dei popoli piĂą deboli, come
l’acqua, le risorse energetiche ed alimentari. L’ambito in cui si
muove il “modello sionista” è il modello capitalista/imperialista di colonizzare
e rapinare risorse attraverso il controllo sociale e
geopolitico.
Detto
ciò, lo scenario mediorientale rappresenta uno snodo molto rappresentativo di
come si sviluppano gli assetti per il controllo energetico-politico in tutto il
mondo.
L’utilizzo
della minaccia del califfato ISIS pone un ulteriore esigenza di dare una
valutazione esaustiva di come viene posta la realtĂ mediorientale. A fronte
anche dell’esperienza autogestionaria di resistenza curda della città di Kobanè
che, nonostante le tante difficoltĂ , si trova a contrastare, se non a svelare in
maniera chiara e sostanziale, come le grandi potenze confluiscono all’interno
dei vari scenari di guerra.
Partendo da tali valutazioni, i
compagni e le compagne presenti hanno espresso la necessitĂ di proporre a breve
scadenza una giornata/convegno in cui si possano approfondire e contestualizzare
tutta la realtĂ mediorientali nella giusta dimensione degli scenari geo-politici
odierni. Si esprime la necessitĂ di proporre un incontro, alla fine
di gennaio, con le comunitĂ curde e palestinesi piĂą rappresentative al fine di
contrastare ogni eventuale riproposizione del gemellaggio, offuscandolo nella
realtà storica dell’olocausto.
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Per
lo stesso motivo, si ripropone anche la nostra presenza in piazza a Massafra il
27 gennaio al fine di contrastare ogni possibile riproposizione del presunto
gemellaggio
Massafra-Gerusalemme.
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