Comunicazioni attivitĂ parlamentari Movimento 5 stelle
sabato 27 dicembre 2014
Rosa D'Amato, Giuseppe L'Abbate
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ILVA, D'AMATO (M5S): TRA RINVII E IMMUNITA', RENZI
CONTINUA A FARE SPOT SULLA PELLE DEI TARANTINI
"Il rinvio a data da destinarsi delle opere centrali per
la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini. ImmunitĂ preventiva
per il commissario e, per chi credesse ancora a un futuro per l'impianto,
nessuna tutela scritta da un punto occupazionale. In questo modo non si salvano
'i bambini di Taranto': si uccide un'intera cittĂ . E Renzi continua solo a fare
spot sulla pelle dei cittadini". Cosi' l'eurodeputata del Movimento 5
Stelle, Rosa D'Amato, commenta il piano del governo Renzi per l'Ilva di Taranto.
"A Taranto - continua D'Amato - la mortalità infantile è maggiore del 21 per
cento rispetto alla media regionale. Nella fascia 0-14 c'è un eccesso di
incidenza di tutti i tumori pari al 54 per cento, mentre nel primo anno di vita
lâeccesso di mortalitĂ per tutte le cause è del 20 per cento. Salvare i bambini
di Taranto significa innanzitutto affrontare con urgenza i gravi danni
ambientali che l'impianto ha prodotto e continua a produrre. E Renzi che fa?
Prolunga i tempi per gli interventi piĂš importanti, come la copertura dei parchi
minerari, e dĂ un'immunitĂ preventiva al commissario. Una vergogna". "L'unica buona notizia in
tutto il piano di Renzi è che, a dispetto del nome, questo progetto non servirĂ
a salvare l'Ilva - conclude l'eurodeputata - Salvare i bambini di Taranto,
infatti, non significa salvare l'Ilva. Significa chiudere l'impianto e
rilanciare la cittĂ puntando sulle vocazioni economiche del
territorio".
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
ETICHETTE: APERTURA DI MARTINA SULLâOBBLIGO DI INDICARE LO
STABILIMENTO SULLE CONFEZIONI DEI PRODOTTI ALIMENTARI
Dopo il continuo pressing dei parlamentari 5 Stelle della
Commissione Agricoltura, il Ministro Martina apre alla reintroduzione della
norma tutta italiana, scomparsa definitivamente con lâentrata in vigore del
nuovo Regolamento Ue. Ora la parola spetta al Ministero dello Sviluppo
Economico
Giunge con un tweet il cambio
di rotta del Governo Renzi sulle etichette alimentari. Il Ministro delle
Politiche agricole Maurizio Martina, infatti, ha annunciato di âaver chiesto al Ministero dello Sviluppo economico di
ripristinare lâobbligo di indicazione dello stabilimento di produzione e
confezionamento con modifica decreto da notificare in Ue il 21 dicembreâ.
Lâentrata in vigore del nuovo Regolamento comunitario che sostituiva il
precedente, infatti, ha portato con sĂŠ la cancellazione della norma tutta
italiana dellâobbligo in etichetta per i prodotti alimentari. Un colpo al vero
âMade in Italyâ e alle produzioni nazionali su cui è
nata la campagna, portata avanti da tempo dal sito www.ioleggoletichetta.it, che ha raccolto oltre 20.000 sottoscrizioni, sostenuta a Montecitorio
dai parlamentari della Commissione Agricoltura del Movimento 5 Stelle. I 5
Stelle hanno prima presentato una interpellanza
urgente con il capogruppo Giuseppe LâAbbate alla quale il Ministero
dello Sviluppo economico rispose negando la possibilitĂ di reintroduzione
dellâobbligo e celandosi dietro la mancanza di una chiara norma nazionale di
riferimento. Ma i deputati M5S hanno prontamente
presentato una proposta di legge, a prima firma Paolo Parentela, cosĂŹ da
agevolare il lavoro al Governo Renzi, apparso sino ad allora sordo alle istanze
dei cittadini che in migliaia avevano raccolto lâiniziativa dei 5 Stelle di
inviare una lettera ai ministri Martina, Guidi ed al Presidente del
Consiglio.
âLa
normativa europea non ha mai previsto lâobbligo di indicazione in etichetta
dello stabilimento di produzione e/o confezionamento. Al contrario di quel che
dichiara il Ministro Martina, dunque, non è colpa dellâUnione europea se
questâobbligo in Italia rischia di scomparire bensĂŹ proprio del Governo Renzi
che si è sempre dimostrato sordo alle richieste dei cittadini ed alle nostre
continue pressioni in Parlamento â dichiara
il deputato Giuseppe LâAbbate, capogruppo M5S in Commissione
Agricoltura â Lasciare la discrezionalitĂ
alle aziende agroalimentari italiane ed a tutte le catene di distribuzione non
fa altro che lasciare scampo ai furbetti che, come da anni denunciano le
associazioni di categoria, continueranno a danneggiare notevolmente le migliori
produzioni nazionali e chi crede nel vero made in Italy. Siamo contenti della,
seppur tardiva, apertura del Ministro dellâAgricoltura Martina e, in questo
occasione, comprenderemo il suo peso in seno al Consiglio dei
Ministriâ.
Ă, infatti, compito del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi
inviare una semplice richiesta allâUnione europea per mantenere lâobbligo
italiano in etichetta. âEd è su di lei che si
concentreranno le nostre ulteriori pressioni ora â conclude LâAbbate (M5S) â Non molleremo finchĂŠ il
Governo Renzi non confermerĂ definitivamente la propria volontĂ di difendere,
oppure di danneggiare, i sani imprenditori italiani. Ringraziamo tutti quei
cittadini che hanno sposato la nostra campagna, inviando una email al ministro
Guidi. Li invitiamo a continuare a far sentire la propria
voce!â.
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
AGRICOLTURA: DAL MINISTRO MARTINA NON GIUNGONO
RASSICURAZIONI SULLâAFFAIRE XYLELLA
Il Ministero risponde allâinterrogazione parlamentare del
deputato pugliese LâAbbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla
Camera, ma permangono dubbi e perplessitĂ mentre si fa sempre piĂš evidente il
presappochismo con cui si fronteggia lâemergenza
Dopo mesi di pressing, giunge
in Commissione Agricoltura alla Camera, la risposta
allâinterrogazione parlamentare presentata dal deputato pugliese Giuseppe
LâAbbate (M5S) sullâaffaire Xylella nel Salento e sul
disseccamento rapido degli ulivi in Puglia. âStupore e
sconcerto per la nullitĂ ed il pressapochismo che ha caratterizzato la risposta
del Governo Renzi â dichiara il deputato 5
Stelle â Il vuoto assoluto. Parole senza
senso nĂŠ scientifico nĂŠ amministrativo. Il Ministero dellâAgricoltura non ha
risposto a nessuno dei nostri quesiti e si è limitato a ripercorrere una sequela
di leggi e di fondi risaputi, su carta, da oltre un anno! Se è cosÏ che a
livello nazionale sâintende fronteggiare questa emergenza, per gli agricoltori
salentini danneggiati tuttâoggi si profila un futuro davvero
incertoâ.
Lâinterrogazione parlamentare
del deputato pugliese LâAbbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla
Camera, richiedeva innanzitutto la dimostrazione
scientifica, in maniera incontrovertibile e nel rispetto dei postulati di Koch,
della responsabilità della Xylella
fastidiosa, da sola o in associazione con altri patogeni e
insetti, nellâeziologia dei disseccamenti dellâolivo
nel Salento. âIl Ministro ha parlato di âspecifici
studiâ condotti che hanno evidenziato come il territorio salentino rientri tra
le aree che presentano condizioni climatiche particolarmente propizie allo
sviluppo del batterio e continua a dare per scontato ciò che per la scienza deve
necessariamente essere dimostrato su basi solide â afferma il deputato Giuseppe LâAbbate
(M5S) â Il Ministro Martina può mostrare i
risultati della sperimentazione che hanno soddisfatto i postulati di Koch? Come
mai, se è vero che il disseccamento è causato dal batterio, i risultati non sono
stati resi pubblici? La verità è che si naviga nel presappochismo e
nellâindolenza: il modo di affrontare tutta lâintera vicenda dimostra, ancora
una volta, lâinadeguatezza di questo Governo che, peraltro, non preme sulla
Regione Puglia sui propri doveri e compiti. Il tutto, mentre lâAssessore
pugliese Nardoni torna, con una missiva del 17 dicembre scorso, a chiedere nuovi
fondi allo Stato quando non è stato approntato un piano agronomico per
fronteggiare il disseccamento rapido dellâolivo ma si continua a navigare a
vista ed a perpetrare il piagnisteo finanziario. Con agricoltori e vivaisti che
subiscono ingenti danni economici, giorno dopo giorno, senza che vi sia una
certezza futuraâ.
Se il Ministro Martina, infatti, dichiara che il âServizio fitosanitario centrale del Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali ha intrapreso le opportune iniziative
volte ad individuare le piĂš idonee strategie di difesa dalla Xylella ed a
circoscrivere la diffusioneâ, il deputato
LâAbbate (M5S) controbatte che, ad oggi, non è stata neanche completata
e resa pubblica la mappatura delle aree colpite, cosĂŹ come le aree individuate
nel decreto come âzona cuscinettoâ e âcordone fisosanitarioâ. âNon
sappiamo a che punto sia la zonizzazione e se il personale che la sta portando
avanti sia allâaltezza del compito â continua il parlamentare pugliese 5 Stelle â Peraltro il Ministero
non ha prodotto alcun verbale di distruzione del materiale impiegato nel
workshop sulla Xylella, tenutosi nel 2010 dallâIstituto internazionale
agronomico mediterraneo di Bari. Dubbi, perplessi e presappochismo di azione
permangono purtroppo. Il nostro ruolo di controllo dellâoperato, o del mancato
operato, del Governo e della Regione Puglia continuerĂ senza sostaâ conclude LâAbbate (M5S) â a difesa degli interessi degli agricoltori, dei
vivaisti e di tutti i cittadini pugliesi che rischiano di perdere
definitivamente un patrimonio eccezionale come quello degli uliviâ.
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