Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA) osservatoriolegnc@libero.it
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L'ACQUEDOTTO ROMANO E ...
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Quale
maledizione grava su questa città incapace di esprimere un’amministrazione in
grado di risolvere qualcuno dei suoi mille problemi?
Può
un’assise comunale non vedere quanto accade al suo interno?
Perché l’amministrazione emette delibere, ordinanze che non hanno
seguito?
Possibile non esistano progetti per la cittĂ , ma progettini
sull’onda delle amicizie, su “base fiduciaria”?
Perché
le voci dei cittadini comuni, le denunce dei cittadini comuni sono inascoltate,
anche quando riguardano gli interessi di molti?
Vogliamo fare degli esempi?
Cominciamo
dal “solito” piatto indigesto, dal mercato erroneamente chiamato di Piazza
Sicilia, perché la dizione esatta è “mercato di via Lucania” giacché allocato
in un tratto di via Lucania inibito al traffico, a ridosso di un plesso
scolastico Alfieri e di “civili abitazioni”, di fatto ridotte ad “incivili
abitazioni” per la presenza di tutto quello che può derivare dall’insistenza di
un mercato diversificato (ortofrutta, carni, latticini, pesci e frutti di mare,
ecc), dai liquami e dal proliferare di ogni sorta di insetti.
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IL "Â LIQUAMEN"
TARANTINOÂ
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Si comprende che non presenta la benché minima caratteristica del
mercato, tanto da esserne stata consigliata la chiusura nel 2007 come da
relazione seguente:
Dipartimento di Prevenzione
Asl Ta
at: SINDACO - Direzione
LL.PP. Patrimonio - Direzione AttivitĂ Produttive
Prot. n. 1405/8/07
oggetto : Problematiche igienico-sanitarie presso l’area
mercatale di via Lucania - TA –Proposta di chiusura”.
“A
seguito di sopralluoghi effettuati congiuntamente da questi Servizi Igiene
Alimenti e Nutrizione e Servizio Igiene e Assistenza Veterinaria-area B della
Asl Ta di Taranto, in data 10/08/07 e 13/08/07 presso la struttura in oggetto è
stato accertato quanto segue:
1. Le condizioni igienico sanitarie generali, ed in particolare in
prossimitĂ dei banchi vendita e dei box, sono da considerarsi scadenti;
2. La pavimentazione è costituita da asfalto le cui condizioni
di manutenzione non assicurano comunque una buona pulizia, lavabilitĂ e
disinfezione dai residui di prodotti ortofrutticoli marcescenti sparsi ovunque;
3. Presenza di un canale di raccolta delle acque piovane e di
lavaggio dotata di griglia, corrente lungo tutta l’estensione del mercato, ove
si verifica la stagnazione di acque e di residui liquidi, dovuta ad intasamento
della stessa, causa di esalazioni maleodoranti e richiamo per insetti – ratti e
gatti ;
4. Spazi operativi per la commercializzazione degli alimenti
estremamente ridotti, con conseguente difficoltĂ alle normali operazioni di
pulizia;
5. Servizi igienici per gli operatori utilizzati promiscuamente
con gli avventori e comunque con rubinetteria non a norma di legge;
6. Presenza di box adibiti alla vendita di carni con superficie
limitata che non consente la preparazione di prodotti carnei pronti a cuocere
(hamburger, salsicce, ecc.) e privi di lavello, per cui non vengono assicurate
le operazioni di lavaggio di attrezzature ed utensili.
Alla
luce di quanto sopra esposto si ritiene che la suddetta area mercatale è allo
stato non idonea per l’uso cui è attualmente destinata, tenendo altresì conto
che le condizioni strutturali generali, così come descritte, costituiscono un
ostacolo non eliminabile per qualsiasi intervento di pulizia, sanificazione e
disinfestazione. Pertanto si propone alla S.V. la chiusura della suddetta area
mercatale in quanto in contrasto con le vigenti leggi in materia
igienico-sanitaria ed in particolare con l’O.M. 03/04/02 e seguenti”.
f.to Dr. Durante – Dr. Notaristefano
A detta relazione hanno fatto seguito alcuni tentativi di
intervento che non hanno risolto granché all’interno, ancor meno eliminato le
strozzature nel tratto di Corso Italia e di via Emilia interessate dall’area
mercatale, dal carico e scarico merci, dalle bancarelle disseminate all’esterno
del muro di recinzione della scuola media Alfieri.Â
Ecco, adesso, l’ennesimo “coniglio tirato fuori dal cappello” da
qualche mente illuminata: l’ampliamento del mercato recintato con l’inclusione
degli ambulanti esterni. Ma dove trovare lo spazio?  Tutt’intorno è un continuum
di palazzi, tranne dal lato dove insiste la scuola che vanta un bel giardino
nel passato destinato a “progetti di verde” per ragazzi.Â
Come è possibile partorire un convivenza così oscena?
Il
mercato di via Lucania è un vero e proprio alla dignità della città , andrebbe
rimosso a tutela della salute pubblica, invece … nulla, anzi no, di tanto in
tanto emerge la proposta di ampliamento, utilizzando il giardino dell’adiacente
scuola, incuranti del rischio per gli alunni.
Cosa
dice l’Ascom? Cosa dice il sindaco? Cosa dice il Prefetto?
E cosa direbbero se il mercato fosse ubicato sotto le loro
abitazioni? Perché nessuno avverte l’obbligo di dare risposte, di dare
spiegazioni? Possibile che l’autoreferenzialità sia giunta a siffatta
indolenza?
Una nuova allocazione nell’ex-area Camuzzi permetterebbe la
riapertura del tratto “negato” di via Lucania tra via Liguria e Corso Italia,
snellirebbe la circolazione, oggi “intasata” per la presenza di ambulanti e,
soprattutto, restituirebbe dignitĂ agli abitanti e valore agli immobili
penalizzati da presenze inopportune.
Pare proprio che, per chissĂ quale destino, via Lucania debba
essere oggetto di “iniziative a dir poco avventate” come i marciapiedi a
gradoni, utilizzati per parcheggiare le auto, poco percorribili per i pedoni a
causa dei dislivelli e dei tanti paletti parapedonali dei quali si ignora
l’uso.
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Taranto lì, 19.12.14                                                               Emma
Bellucci CONENNA
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Sic transit gloria mundi -