Comunicazioni attività Movimento 5 Stelle
mercoledì 3 dicembre 2014
da Parlamentari, MeetUp e sedi pugliesi
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Comunicato stampa Bruxelles, 2 dicembre
2014
RIFIUTI, D'AMATO (M5S): CON MULTA UE AVREMMO PAGATO
BONIFICHE NON FATTE L'eurodeputata del Movimento 5 Stelle lancia anche
l'allarme sui 14mila fusti metallici contenenti anche materiali radioattivi
stoccati nel deposito Cemerad di Statte (Taranto)
"E' finito il tempo
delle scuse: le discariche illegali vanno bonificate subito. Un anno fa
dovevamo spendere 148 milioni per le bonifiche. Adesso, rischiamo di pagare la
stessa cifra per non averle fatte. Una vergogna ai danni della salute dei
cittadini che accomuna almeno quattro governi, da Berlusconi a Renzi". Così
l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato, commenta le sentenza
della Corte di giustizia dell'Unione europea che ha comminato all'Italia una
multa milionaria per i mancati interventi di bonifica delle discariche illegali
sparse nel territorio (di cui 16 in Puglia). La sentenza prevede una sanzione
forfettaria di 40 milioni di euro e una penalità di 42,8 milioni per ogni
semestre di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie di adeguamento.
"Quello che ci chiede l'Europa, stavolta, corrisponde a quello che chiedono i
cittadini da anni, ossia che le discariche vangano bonificate - continua
D'Amato - Dietro questa vicenda si intreccia il peggio della malapolitica e del
malaffare italiani. Si sono sprecati milioni di euro, in buona parte anche fondi
Ue, per semplici interventi di messa in sicurezza e di mera copertura dei
rifiuti, senza fare le bonifiche. E quel che aggiunge altra rabbia è che delle
218 discariche illegali, ben 152 erano state autorizzate da enti pubblici".
 L'eurodeputata lancia poi l'allarme sulla gravissima situazione
dei 14mila fusti metallici, di cui ben 3mila contenenti materiali radioattivi,
stoccati nel deposito Cemerad di Statte (Taranto). "E' una situazione
pericolosa che è nota da tempo alle autorità - dice - Ma nonostante ciò nessuno
è ancora intervenuto. Parliamo di un deposito insicuro, esposto a eventi
atmosferici e ad atti illeciti, che contiene anche rifiuti radioattivi
dell'Ilva". Proprio a proposito dell'Ilva, l'eurodeputata denuncia quanto
accaduto oggi nello stabilimento di Taranto nel corso della visita della
commissione bicamerale di inchiesta sulle Ecomafie: "E' inaccettabile che il
presidente della commissione Alessandro Bratti (Pd) abbia ostacolato ed impedito
che la commissione, scortata da alcuni operai, ispezionasse siti precisi e
sconvenienti all'interno dello stabilimento. Quella di Bratti è stata una gita
turistica, altro che inchiesta".
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
PUGLIA:
EMILIANO CHIAMA, IL M5S RISPONDE (PER LE RIME)
Il candidato presidente per il
centrosinistra alla guida della Regione Puglia Michele Emiliano chiede subito un
confronto con i 5 Stelle. I portavoce del Movimento 5 Stelle, scettici,
accolgono l’invito
Nel giorno della
sua incoronazione a candidato governatore della Regione Puglia per il
centrosinistra, Michele Emiliano ha subito richiesto un tavolo di confronto con
i 5 Stelle. Una proposta che trova disponibili i parlamentari pugliesi
M5S.
“Forse Emiliano è stato un po’ troppo preso dalla campagna
elettorale per le primarie – dichiarano i
deputati Giuseppe D’Ambrosio, Giuseppe L’Abbate, Emanuele Scagliusi, Giuseppe
Brescia, Diego De Lorenzis, Francesco Cariello, i senatori Maurizio Buccarella,
Barbara Lezzi, Daniela Donno, Lello Ciampolillo e l’europarlamentare Rosa
D’Amato – e non si è accorto che sono
oramai settimane che ci confrontiamo concretamente con il consiglio regionale
per la nuova legge elettorale della Pugliaâ€. La Regione, infatti, è ancora
priva di una legge elettorale valida, nonostante l’avvicinarsi delle urne, ed i
5 Stelle hanno prima richiesto di essere ascoltati dal Presidente del Consiglio
Onofrio Introna e dalla Commissione competente in materia (richiesta accolta) e
poi hanno proposto la legge elettorale denominata “Democratellumâ€, scritta
insieme a 30.000 cittadini. “Ma in Regione sono troppe le
spaccature in difesa della propria poltrona e una conclusione sembra ancora
lontana†affermano i parlamentari pugliesi M5S.
“Se Emiliano, dopo la sua investitura, sente il bisogno di
confrontarsi finalmente sui temi, noi siamo disponibili – continuano i 5 Stelle – La differenza tra il Movimento 5 Stelle e il coacervo di
forze di centrosinistra però è lampante sin dal metodo: già da settimane, sul
territorio pugliese, sono infatti partiti i gruppi di lavoro M5S per redigere
con i cittadini il programma della Puglia del futuro. Per noi, la scelta del
portavoce è secondaria dinanzi alle necessità dei cittadini della nostra
regione. Per i partiti, invece, la poltrona sembra venire sempre prima di ogni
cosa. Emiliano, poi, pare lanciare i suoi 6 forum programmatici credendo forse
che i pugliesi abbiano dimenticato l’esperienza dell’Emilab 2009 dove i ragazzi
che si erano dedicati anima e corpo alla sua campagna elettorale e a cui in un
primo momento si assicurò uno spazio per discutere di progetti per migliorare
Bari, ad elezioni finite furono fatti sloggiare in fretta e furia per
riconsegnare la sede al PD. La democrazia diretta è il nostro modo di fare
politica, coinvolgendo attivamente, concretamente e sempre i cittadini: per
Emiliano, piccolo Renzi di Puglia, pare essere solamente uno spot per riempire
le pagine delle cronache politiche. In qualsiasi caso, – proseguono i portavoce 5 Stelle – rinnoviamo la nostra disponibilità ad un tavolo trasparente
e possibilmente concreto sui temi più sentiti dai pugliesi ma non neghiamo che
ci fa un po’ specie dover parlare di sanità con Emiliano non disponendo di
spigole e cozze pelose, di lavoro con un magistrato che pur di non tornare al
suo incarico ha chiesto di fare l’assessore a San Severo per un anno dove ancora
lo stanno aspettando per fargli conoscere il comune foggiano e che non risulta
abbia mantenuto la promessa della sua campagna elettorale sui 30.000 nuovi posti
di lavoro o, ancora di rifiuti e ambiente con chi, in dieci anni di sua gestione
al Comune di Bari, ha portato la raccolta differenziata ad un misero 20%. O
peggio di cultura, con chi ha fatto sprofondare tra debiti e scandali, sotto la
sua guida, la Fondazione Petruzzelli. O ancora di doppi incarichi e mandati a
termine con chi, cinque anni fa, aveva richiesto solennemente di sputargli in un
occhio se mai si fosse candidato alla Presidenza della Regione. Un Emiliano che
si presenta come ‘Sindaco di Puglia’ ma che da Primo Cittadino ha visto
precipitare il capoluogo pugliese nelle classifiche della sicurezza
nell’edilizia scolastica, della vivibilità , della qualità dei servizi. Dubitiamo
che le ricette di Emiliano siano in grado di risollevare la nostra terra ma, del
resto, il dialogo (per noi che lo reputiamo fondamentale) non si nega a
nessunoâ€.Â
Sui cavalli di
battaglia del M5S, poi, i portavoce pugliesi incalzano l’ex Sindaco Michele
Emiliano. “Del resto, non conosciamo la posizione del
candidato del centrosinistra su acqua pubblica, rifiuti zero, Ilva, stop al
consumo di suolo, trasporti sostenibili, energie rinnovabili, trivellazioni,
informazione e trasparenza. Stando alla linea del suo Governo targato Matteo
Renzi, le risposte vengono da sé. E sono delle peggiori – continuano i portavoce 5 Stelle – Ma il nostro obiettivo, oggi come quando saremo in Regione,
è quello di proporre e appoggiare ciò che farà il bene dei cittadini, senza
pregiudizi o prese di posizione sterili. Come a Roma, anche a Bari collaboreremo
con le altre forze politiche per il bene comune della Puglia: sul lavoro
concreto siamo sempre stati in prima linea e lì rimarremo, senza tirarci mai
indietro. Per il momento, il Movimento 5 Stelle condurrà una campagna elettorale
per conquistare la Regione Puglia e sottrarla a logiche di potere che perdurano
da decenni e che hanno devastato la nostra terra e, quindi, in totale antitesi
con una partitocrazia di cui Emiliano è l’emblema, nonostante le sue continue
foglie di fico. Se vuole un confronto sui temi, noi siamo disponibili: forse è
il caso, però, che si faccia accompagnare da qualcuno che sia in grado di andare
oltre gli slogan e le frasi ad effetto per affrontare, per davvero, le questioni
più spinose della nostra Regioneâ€.
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
IMU AGRICOLA: IL M5S PREME SUL GOVERNO PER LA MODIFICA NELLA
LEGGE DI STABILITÀ
Il capogruppo M5S in Commissione Agricoltura Giuseppe
L’Abbate bolla come illogica la norma che modula l’esenzione dall’IMU solo in
ragione di parametri fisici. Uno strumento utile solamente a fare cassa per una
politica spendaccionaÂ
“Ancora
una volta assistiamo ad una palese violazione dei principi
costituzionali – dichiara il deputato
Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla
Camera – L’articolo 53 della Costituzione
dispone che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della
loro capacità contributiva. La norma che modula l’esenzione dall’IMU solo in
ragione di parametri fisici è del tutto illogica e serve esclusivamente a fare
cassa. Abbiamo chiesto più volte di rivedere la fiscalità rurale e soprattutto
di non far pagare al mondo agricolo il prezzo di decenni di politiche
dissennate, volte esclusivamente a dilatare la spesa pubblica e creare debito.
Ora ci auguriamo che il Governo corregga questa assurdità nella legge di
stabilità e ripristini il valore del dettato della Carta
costituzionaleâ€.
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
AGRICOLTURA: PRESTO ALGORITMO CONTRO I “FURBETTI DELL’OLIOâ€
NELLA CRISI OLIVICOLA NAZIONALEÂ
Il deputato pugliese L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione
Agricoltura alla Camera, al lavoro con i colleghi 5 Stelle per trovare un
sistema di distribuzione delle risorse a favore dei produttori effettivamente
colpitiÂ
Affilare le “armi†contro i
furbetti della crisi dell’olio. Evitare che al danno della “mosca†si aggiunga
anche la beffa della cattiva distribuzione delle risorse a sostegno dei
produttori colpiti. È l’obiettivo dei deputati cinquestelle della Commissione
Agricoltura della Camera che stanno mettendo a punto un algoritmo per rendere più efficace la gestione del rischio
agricolo.
“Sono
molti i fattori che quest’anno, in tutta la penisola, hanno causato la crisi del
settore olivicolo – dichiara il deputato
pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla
Camera – dal cambiamento climatico che ha
favorito il proliferare della mosca olearia all’assenza di una struttura
capillare di alert fitosanitario sino alla scarsa cooperazione tra gli stessi
produttori. Per contenere l’emergenza dobbiamo risolvere, dunque, tre problemi.
Il primo: trovare subito risorse statali e regionali per compensare la grande
perdita economica di molte aziende olivicole. Il secondo: far arrivare le
risorse a chi è stato effettivamente colpito. Terzo: mettere a punto strumenti
di prevenzione efficaci. Il M5S si sta adoperando per dare risposte a tutti e
tre i problemiâ€.
Ed un primo passo è stato
fatto, nei giorni scorsi alla Camera, durante l’approvazione della Legge di
Stabilità con l’accoglimento da parte del Governo di un ordine del giorno dei 5 Stelle per permettere l’accesso al
Fondo di Solidarietà Nazionale anche a quelle aziende agricole colpite dalla
mosca olearia. Il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) plaude,
inoltre, ai controlli predisposti dai Nas: “Bene i
controlli che in questi giorni stanno effettuando i Nas. Controlli che dobbiamo
assolutamente potenziareâ€.
L’idea alla base dell’algoritmo
è individuare gli olivicoltori della regione, determinare la loro produzione
media di olio degli ultimi tre anni e confrontare la perdita con l’annata 2014,
individuare la percentuale di fatturato derivante da olio rispetto al totale in
modo da garantire che le risorse vadano solo ai veri olivicoltori che
trasformano in loco. “Poiché le risorse sono limitate, è
fondamentale farle arrivare a chi si trova effettivamente in
difficoltà  – conclude il capogruppo M5S in
Commissione Agricoltura alla Camera – Non
solo. Occorre prevedere, magari alleggerendo il peso fiscale, un sostegno anche
ai frantoi che, in alcuni casi, per evitare alte perdite, non hanno acceso
nemmeno gli impianti. Per il futuro, invece, è necessario promuovere forme
associative tra gli olivicoltori e inserire nel piano assicurativo nazionale
anche questa nuova forma di dannoâ€. Misure già presentate dal M5S in una
risoluzione, ora in discussione in Commissione Agricoltura a
Montecitorio.
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
TRASPORTI: IL M5S CHIEDE FERROVIE PIÙ EFFICIENTI PER
PUGLIESI E LUCANIÂ
Il deputato salentino De Lorenzis (M5S) presenta una
interrogazione parlamentare per ripristinare, al più presto, i binari della
stazione di Ginosa e per il rafforzamento della linea ferroviaria dell’arco
jonico
Da circa un mese, uno dei tre
binari ferroviari che costeggiano la stazione di Ginosa (Taranto) è stato
disassemblato, riducendo la capacità della stessa di accogliere treni
contemporaneamente. Sui disservizi causati sulla tratta Taranto-Metaponto,
fondamentale per studenti, lavoratori e pendolari sia lucani sia pugliesi, ha
presentato una interrogazione parlamentare il
deputato pugliese Diego De Lorenzis (M5S), segretario della Commissione
Trasporti della Camera.
“La ferrovia se valorizzata
adeguatamente per sostenere la bellissima Ginosa, bandiera blu per 16 anni di
seguito – dichiara De Lorenzis
(M5S) – permetterebbe un maggior afflusso
turistico, per giunta più sostenibile e sicuro, liberando le strade da
congestioni e con inevitabili ricadute positivi per l’ambiente ed i servizi
locali. La tratta ferroviaria è sì oggetto di miglioramenti, ma a questi devono
essere aggiunti maggiori corse anche a lunga percorrenza. Basti pensare che,
solamente qualche anno fa, da Ginosa era possibile raggiungere, senza cambi, le
grandi città del nord e viceversa. Attualmente, invece, i tagli effettuati negli
anni da Trenitalia hanno reso più complicato raggiungere le mete turistiche del
sud, Puglia in testa, e quindi ha disincentivato i cittadini dall’utilizzo di
questo importante mezzo di trasportoâ€.
Con l’interrogazione
parlamentare, il deputato salentino De Lorenzis (M5S) chiede al Ministro dei Trasporti Lupi quali
interventi sono previsti nella stazione di Ginosa e quale sia la motivazione
della disattivazione del binario ferroviario, quale sia lo stato di avanzamento
dei lavori previsti per il tratto ferroviario Taranto-Metaponto e quali siano le
eventuali criticità riscontrate nel completamente della stessa. Inoltre, si
richiede se siano previsti, già nel prossimo contratto di programma, ulteriori
stanziamenti per potenziare la tratta jonica nonché, infine, se sia previsto da
parte di Trenitalia il ripristino dei collegamenti diretti tra il nord Italia e
le stazioni ferroviarie dell’arco jonico.
“Scegliere il treno anziché i
trasporti su gomma è un comportamento sicuramente più sostenibile che può
portare solo vantaggio alle comunità  – conclude Diego De Lorenzis (M5S) – ed è proprio per questo che il M5S si sta battendo per
migliorare i collegamenti ferroviari, senza sprecare denari in infrastrutture
come l’alta velocita Torino-Lione o altre grandi opere inutili. In un momento di
crisi profonda e di poche risorse disponibili, le priorità per i cittadini sono
diverse da quelle del Governo Renziâ€.
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
IL GOVERNO PROMETTE DI SCONGIURARE L’AUMENTO DELL’ACCISA
SULLA BIRRA
Approvato un
ordine del giorno dei deputati M5S della Commissione Agricoltura che impegna
l’Esecutivo di Matteo Renzi ad assumere ogni iniziativa possibile a tutela del
settore birrario, sinora in costante crescita nonostante l’elevata tassazione
subita
Nell’ultimo
decennio, l’aliquota delle accise sulla birra ha
subito continui aumenti per un totale pari al 93%, raggiungendo così un
livello di tassazione tra i più alti in tutta Europa. Nonostante sia
considerata, a ben donde, una bevanda alcolica da pasto, la birra è l’unica a
scontare l’accisa in Italia che, alla luce di consumi nazionali significativamente più bassi rispetto agli
altri Stati europei, non si giustifica neppure come disincentivo al consumo.
Ma un ulteriore aumento dell’aliquota è previsto per
il prossimo 1° gennaio che, secondo le stime, garantirà un gettito di
177 milioni di euro l’anno. I continui inasprimenti della tassazione hanno
spinto Assobirra e l’intera filiera a lanciare la campagna “Salva la tua
birraâ€: una battaglia sposata, in Parlamento, dai deputati del M5S della Commissione Agricoltura che, dopo
pressioni e solleciti, sono riusciti ad impegnare il Governo Renzi per
scongiurare l’ulteriore aumento. È stato approvato, infatti, durante la
discussione della Legge di Stabilità un ordine del giorno a prima firma Chiara
Gagnarli (M5S) per far sì che l’Esecutivo renziano assuma “ogni utile iniziativa al fine di evitare l’ulteriore aumento
di accisa sulla birra (pari a 3,04 euro per ettolitro anidro) previsto a
decorrere dal 1° gennaio 2015 al fine di tutelare un settore in crescita e che
peraltro registra un trend occupazionale positivoâ€.
“Recenti studi, difatti, hanno rilevato come l’aumento delle
accise determina, allo stesso tempo, un inevitabile aumento del prezzo di
vendita della bevanda generando, così, un effetto di contrazione dei
consumi – dichiara il deputato pugliese
Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S della Commissione Agricoltura alla
Camera – e, dunque, di riduzione del
gettito derivante dalle imposte indirette (accisa ed IVA). Il sacrificio
derivante dall’aumento dell’aliquota dell’accisa sulla birra, pertanto, rischia
di non produrre alcun effetto finanziario, a fronte di una inevitabile riduzione
dei consumi che metterebbe in ginocchio uno dei pochi floridi settori
imprenditoriali italiani degli ultimi anni. Il Governo Renzi può scegliere se
essere ricordato come l’ennesimo Esecutivo delle tasse – conclude L’Abbate (M5S) – oppure optare per una decisione più saggia e meno dannosa
per un comparto che ha attratto numerosi giovaniâ€.
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da Vito Galluzzi Assistente
Parlamentare del Deputato Scagliusi Emanuele
Camera dei Deputati |Â XVII
Legislatura
MoVimento 5 Stelle
IL M5S PREME SU GENTILONI PER LA QUESTIONE MARÃ’ MA IL
NEO-MINISTRO PARE GLISSARE
Il deputato pugliese Scagliusi (M5S), durante l’audizione
del nuovo Ministro degli Esteri Gentiloni, chiede di fare il punto sulla
politica estera e sui temi chiave dal caso Marò, agli accordi commerciali, alle
adozioni internazionali
Il neo Ministro degli Affari
esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, fresco di nomina
dopo il trasferimento a Bruxelles della precedessora Federica Mogherini, pronta
a ricoprire il ruolo di Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica
estera e di sicurezza comune (Lady Pesc), è
stato finalmente ascoltato sulle linee
programmatiche del suo dicastero dai membri delle Commissioni Affari esteri di
Camera e Senato. Tra i temi sollevati dal deputato pugliese Emanuele
Scagliusi (M5S) al neo-Ministro Gentiloni: il caso Marò, l’embargo russo, le
adozioni internazionali, la sovranità monetaria, energetica ed
alimentare.
“Purtroppo il Ministro Gentiloni ha evitato proprio gli
argomenti più scottanti e oggettivamente più intricati del dicastero che ha
appena preso in mano – dichiara il deputato
Scagliusi, componente M5S della Commissione Affari esteri della Camera
– Sarebbe stato opportuno parlare delle misure
che il Governo ha intenzione di adottare per far fronte alla crisi che le
sanzioni inflitte alla Russia stanno creando sull’economia italiana. Oppure
delle intricate adozioni internazionali che coinvolgono tante famiglie italiane
o, ancora, degli scandali degli Istituti di cultura, della rete consolare
all’estero e del concorso truccato alla Farnesinaâ€.
Nel suo intervento, Scagliusi
(M5S) ha subito fatto notare al Ministro Gentiloni che temi fondamentali
quali la sovranità monetaria e la sovranitÃ
alimentare non sono stati per niente trattati nella sua relazione alle
Commissioni Affari esteri. “Non si è parlato
neanche di sovranità energetica – ha proseguito
il deputato pugliese Scagliusi – nonostante
ormai sia sempre più evidente che le scelte in questo campo condizionano la
nostra politica estera. In merito al trattato transatlantico per il commercio e
gli investimenti ho invitato il Ministro a condividere le informazioni in suo
possesso visto che, ad oggi, non si conoscono i termini dell'accordo e, di
conseguenza, sono ignote le ricadute che questo avrà sul nostro
Paeseâ€.
A proposito di ripercussioni
economiche, un accenno è stato fatto alla Legge di Stabilità 2014 che taglia i fondi sulla cooperazione internazionale. Non si
è poi fatto attendere il pressing sulla vicenda dei due Marò, con l'Italia che
continua ad assumere una linea remissiva nonostante
le promesse degli ultimi mesi sia della Mogherini sia del Ministro
della Difesa Roberta Pinotti, le quali hanno sempre dichiarato che il Governo
abbia già deliberato l’attivazione dell’arbitrato internazionale previsto dal
diritto internazionale marittimo.
“Ad
oggi, non sappiamo che fine abbia fatto questo arbitrato internazionale e non vi
è traccia di novità che possano far prevedere un lieto fine – conclude il deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S)
– Mi auguro che Gentiloni sia più presente come
Ministro degli affari esteri di quanto non lo sia stato come membro della
Commissione esteri dall'inizio di questa Legislatura. Nella sua carriera non si è mai
occupato di esteri, Arriva alla Farnesina nel segno della continuità e della
rassicurazione che inesorabilmente indeboliscono ed immobilizzano la diplomazia
italianaâ€.
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da Segreteria e
Uff.stampa M5S Bari
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SIT-IN 2 DICEMBRE 2014 REGIONE PUGLIA, GAZEBO E RACCOLTA
FIRME!
Gli attivisti e i portavoce pugliesi del MoVimento 5 Stelle
domani 2 dicembre, dalle 10:30, in concomitanza con il consiglio regionale
pugliese, si raduneranno nei pressi della sede della Regione, in Via Capruzzi,
per chiedere agli organi decisionali regionali di attivarsi urgentemente e fare
ricorso per illegittimità costituzionale al decreto Legge Sblocca Italia.Â
Proseguirà anche la raccolta firme della petizione, già iniziata nei giorni
scorsi nella varie provincie, e che verranno depositate a breve.Lo Sfascia
Italia†è in netto contrasto con il dettato europeo e costituzionale negli
articoli 42, 118, 120, nonché  con l’art. 117 comma 3 in specifico
riferimento alla ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni,
contenendo la legge in questione norme riconducibili a materie di esclusiva
competenza regionale.Â
Noi chiediamo che ogni territorio mantenga le proprie autonomie decisionali
rispetto ad impianti potenzialmente dannosi per l'uomo e l'ambiente e che non si
decidano le vocazioni delle province sulla testa dei cittadini.
Gli attivisti ed i portavoce pugliesi
Contatti MoVimento 5 Stelle Bari:
Segreteria:Â
Alessandra Simone -
366.457.48.19
Ufficio Stampa:Â
Fabio Leli - 3299299822
Roberta Perri
-Â 3460073039
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