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“Vertenza TCT- Evergreen -Â
Mobilitazione categoria autotrasporto ”
“3 GIORNO  DI PROTESTA AL PORTO DI
TARANTO ”
Facce
stanche quelle degli autotrasportatori tarantini, che da lunedì presidiano il
Porto di Taranto, la loro richiesta un diritto fondamentale: “il Lavoro”.
La
storia che si attua a Taranto è la solita, un rotocalco infinito, tipicaÂ
storia Italiana di sfruttamento del territorio e di Abbandono con unica logica
il Business.
Vogliamo
però approfondire il lato umano della vicenda, entrare nel merito, chi sono
queste persone. Ascoltando uno dei tanti piccoli imprenditori non possiamo che
far altro che renderci conto della grande dignitĂ e coraggio di questi uomini,
che stanno manifestando per dare risposte alle proprie famiglie, che con loro
hanno e stanno affrontando enormi sacrifici per mantenere la propria piccola
impresa.
Ci
raccontava uno di loro che la propria famiglia li ha chiesto piĂą volte di
vendere il proprio Camion e trovare un’alternativa, ma a 50 anni che cosa
faccio? Chi mi prende a lavorare? Questa le risposte e domande di uno di questi
piccoli imprenditori.
Tutti
da piccoli abbiamo avuto un sogno, ognuno di noi desiderava fare un mestiere o
un’ altro,  questi piccoli imprenditori autotrasportatori, molti per
tradizione famigliare, Â ora si vedono rubare i propri sogni per colpa di
progetti e obbiettivi piĂą grandi di loro che non prevedono lo sviluppo del
territorio.
Riteniamo
che non si possa giocare con la vita delle persone, per questo ancora una volta
abbiamo scritto alle autoritĂ e alla politica locale al fine di trovare una
soluzione temporanea in attesa della conclusione dei lavori del porto che
dovrebbero essere volano di sviluppo per la cittĂ .
Nella
missiva che alleghiamo in copia, abbiamo sollecitato  la Prefettura di Taranto
alla convocazione di un tavolo Tecnico –politico che possa programmare una
soluzione temporanea immediata che garantisca la sopravvivenza delle imprese
dell’indotto, un tavolo immediato, un tavolo per cercare altre compagnie che
facciano scalo a Taranto, un tavolo che possa esprimere la coesione del
territorio e delle parti in causa, con  obbiettivo la creazione di un
cronoprogramma che individui richieste  al governo di un intervento urgente per
Taranto.
Condividiamo
l’affermazione del Segretario Sasso della Uil Trasporti il quale afferma che la
situazione complessa ha bisogno di coesione perché si rischia una depressione
economico spaventosa.
Per questo motivo crediamo che sia importante un
tavolo comune, se
Evergreen non vuole garantire il Lavoro su Taranto, è compito dello Stato, in
tutte le sue componenti garantire a queste imprese e famiglie collegate ad
esse, una alternativa valida fino alla conclusione dei lavori.
Il nostro
compito rimane difendere i diritti delle piccole imprese per questo motivo
continueremo ad essere  portavoce, delle problematiche degli autotrasportatori
sia a livello locale che nazionale con l’apporto ora anche le associazioni dell’autotrasporto che si riconoscono in
Unatras (Assotir, Cna Fita, Confartigianato trasporti, Fai, Fiap, Unitai e Sna
Casartigiani), che nella
mattinata di ieri ha espresso la solidarietĂ alle imprese di trasporto di
Taranto.
Rimane per
ora il rammarico di una classe politica locale, che ha lasciato da soli questi
imprenditori, sarebbe bastata la visita e l’ascolto in fondo anche loro sono
cittadini, lavoratori e contribuenti di questa cittĂ , non
si può distinguere lavoratori di serie A e di Serie B.
C.I. autotrasportatori 2014
Cordiali saluti
Ufficio Stampa Casartigiani