“Taranto città di
frontiera. Taranto città di accoglienza. San Cataldo protettore dei forestieri”
Oh Freedom. Oh
Libertà. E' il titolo di una canzone che ti scioglie il cuore, suonata e cantata con l'anima,
l'anima di chi ha fede, l'anina di chi desidera un cambiamento, l'anima di chi
non si arrende e continua a sperare e a lottare per la libertà.
Vorrei farti una
domanda: sei un razzista? Sono certo che la tua risposta è “no”, ma guarda bene dentro te
stesso... lo vedi? Vedi il razzismo che c'è in te? Sì, eccolo, è proprio lì. Non ne sei ancora
convinto e stai leggendo con le sopracciglia aggrottate, vero? Bene, te ne dò una
dimostrazione: prova a pensare per un attimo ad un uomo alto, con la pelle più scura del carbone,
che ti si avvicina. Quale sarebbe la tua reazione? Quale pensiero si creerebbe
inevitabilmente nella tua testa? Provo a indovinare: “Cosa vuole da me questo? Mi spaventa”.
Forse penserai che
pecchi di presunzione, d'altronde ti ho appena dato del razzista, ma io il
razzismo lo vedo sotto un'altra ottica. Per me il razzismo è dettato
dall'inevitabilità dei pensieri che frullano nella nostra testa, per me il
razzismo è qualcosa che si è creato giorno dopo giorno nella nostra mente, per
me il razzismo è un difetto del nostro spirito. Siamo schiavi della paura, la
paura ci modella a suo piacimento. Vediamo un uomo nero, per strada, camminare
verso di noi e immediatamente la paura entra in scena, ci offusca la vista, ci
pietrifica e non ci fa pensare con il cuore. Ciò che penso è che, nonostante questo,
siamo tutti buoni su questa terra, persino il più spietato assassino. Abbiamo tutti del
potenziale per cambiare questo pianeta, un pianeta malato, governato dalla paura.
“Sii il
cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”, disse Gandhi. Sì, le cose
possono cambiare e ognuno deve sentirsi coinvolto in questo processo. A
partire da me, un ragazzo divorato dalla speranza, fiero di esserlo e di dire:
“Tutto può cominciare da te, la prossima volta che vedi un uomo di colore avvicinarsi
a te dai un pugno alla paura, falla tacere e sorridi a quell'uomo, e sono certo, oh
sono più che certo, che lui ti sorriderà, perché è ancora in grado di
sorridere, dopo tutte le mostruosità che ha visto, dopo tutte le tragedie che ha vissuto,
riesce ancora a sorridere".
Questo
fa riflettere, non è così? Quante volte, infatti, noi che abbiamo tutto, noi che non
siamo toccati direttamente dalla guerra, noi che siamo circondati da persone che ci
vogliono bene, stentiamo a sorridere? Il confronto con diverse razze, l'unità
del genere umano porta sicuramente benefici, come quello di capire quanto la
vita sia preziosa e non piangere su di essa. Sorridi alla vita, fai come fanno
loro, ma
soprattutto sentiti fiero di appartenere a questa città, che negli ultimi mesi
ha ospitato migliaia di extracomunitari dando loro un tetto sopra la testa,
dando loro la possibilità dì essere utili, sentirsi apprezzati, amati, dando loro
la consapevolezza che le loro speranze, i loro sogni, non sono stati solo
uno spreco di energie e di denaro. Loro ti ringraziano, perché consci che un aiuto vale
più dell'oro.
Vivi in
una città in cui la Marina Militare, nel cuore di una notte tempestosa, ha
salvato 445 migranti da un naufragio. Queste persone devono la vita anche
all'intervento di associazioni di volontariato, come Salam, che hanno tenuto
sotto controllo l'operazione ogni secondo.
Vivi in
una città nella quale 120 minori non accompagnati possono finalmente andare a scuola, grazie alla
grandissima ospitalità della gente di Paolo VI. Questi ragazzi e questi bambini conosceranno
l'istruzione, impareranno l'italiano, la matematica, avranno nuovi amici. Un grande
ringraziamento va sempre alle associazioni Salam, Noi&Voi e Afbo, che quest'estate hanno
aiutato circa 3000 profughi se non più.
Ciò che ha fatto e
sta facendo questa gente è esattamente ciò che fece il nostro patrono San
Cataldo, giustamente chiamato “protettore dei forestieri”, ed io sono convinto
che da lassù
lui ci ammira e ci ringrazia.
Come vedi Taranto è
una grande città con un grande cuore. Ci lamentiamo spesso dell'inquinamento,
delle strade sporche, dei pochi fondi, ma proviamo, per una volta, a
concentrarci su quello che funziona: il nostro cuore. Parlo, a tal proposito,
del mio: l'altro giorno il mio cuore si è fermato per un secondo, per poi
ricominciare a battere più forte. Ero all'assemblea d'istituto della mia
scuola, quando, durante i vari interventi delle associazioni di volontariato sopra
citate, è salito sul palco un ragazzo di colore. Gli è stato chiesto di dire
qualcosa. Cosa ha detto? Ha detto sorridendo: “Grazie Taranto, tu sei buona, tu sei brava
con me, tu mi aiuti, grazie!". Qui il mio cuore si è fermato e, dopo un secondo, ha ripreso a
battere. Quelle parole, pronunciate in modo poco chiaro ma piene di verità e di sentimento,
mi hanno fatto sentire orgoglioso, orgoglioso di far parte di questa città. Prima non lo
ero affatto, vedevo il marcio ovunque, ma questo ragazzo mi ha aperto gli occhi, e sono io,
adesso, a ringraziare lui.
Detto
questo vorrei solamente farti rendere conto di quanto stai sbagliando a vivere
la tua vita
e invitarti a distruggere per sempre i pregiudizi dentro di te e a vivere una
vita vera. Impara, quindi, a vedere le cose come realmente e incredibilmente
semplici sono. Sorridi alla vita e lei sorriderà a te. Sii per sempre
libero. Oh Freedom. Oh Libertà.
Andrea Giuliano
IISS Pacinotti – 5^ Bi