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Tutela dell’agricoltura, omissione
della gestione del servizio idrico integrato e dei servizi pubblici locali gli
obiettivi della mozione 5 Stelle sul Transatlantic Trade and Investment
Partnership (TTIP) accolti da Montecitorio. Per L’Abbate (M5S) la battaglia non
è ancora finita
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Il
partenariato commerciale di libero scambio tra Stati Uniti d’America ed Unione
europea dovrà tutelare l’agricoltura comunitaria. Non potrà trattare
beni fondamentali, quali la gestione del servizio idrico integrato ed i servizi
pubblici locali. Il Governo Renzi dovrĂ informare, periodicamente, il
Parlamento sugli sviluppi delle trattative in corso. Sono questi i punti
principali della mozione presentata dai deputati 5 Stelle e accolti
dall’Aula di Montecitorio.
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“Abbiamo
compiuto un passo in avanti ma c’è ancora molta strada da fare – commenta
il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione
Agricoltura alla Camera e cofirmatario della mozione del collega Filippo
Gallinella – Occorre tenere alta la guardia sull’accordo di partenariato
commerciale transatlantico, svolto in questi mesi nella massima segretezza.
Serve maggiore trasparenza. Per questo, il M5S ha chiesto e ottenuto di
svolgere consultazioni pubbliche attraverso l’attivazione di tavoli di lavoro
partecipati volti a informare e coinvolgere i cittadini, le associazioni e la
societĂ civile in merito alle ragioni e agli effetti di un tale accordo e alle
conseguenze che esso potrebbe avere sui rapporti politici e diplomatici con gli
altri partner commerciali, i cosiddetti Brics”.
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Respinti,
invece, i punti della mozione 5 stelle in cui i deputati M5S chiedevano
l’introduzione di adeguati meccanismi di salvaguardia degli interessi
produttivi degli Stati membri dell’Unione europea ed il parere della Corte di
giustizia UE, una volta concluso l’accordo. “La prossima battaglia – annuncia
L’Abbate (M5S) - riguarderà l’arbitrato internazionale. Siamo contrari
all’istituzione di un organismo terzo rispetto ai tribunali tradizionali che
limita la nostra sovranitĂ . Non vogliamo ostacolare il commercio, vogliamo
soltanto tutelare la nostra Repubblica, il nostro made in Italy e la
tracciabilitĂ dei prodotti. Il Governo deve difendere gli interessi italiani,
non quelli statunitensi”.
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