LIPU E M5S CONVERGONO
CONTRO LA LEGGE MARMO SUL GOLF IN PUGLIA
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Dure prese di posizione del responsabile
LIPU Cripezzi e del deputato pugliese della Commissione Agricoltura Giuseppe
L’Abbate (M5S) per una proposta di legge che vuole incentivare gli impianti
golfistici in regione
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Destagionalizzare il turismo e la
sua crescita qualitativa, attirando sul territorio risorse finanziarie e
intercettando i visitatori appassionati al gioco, nonché valorizzando il
paesaggio senza distruggerlo e preservando la sincerità dell’investimento da
speculazioni edilizie. È con questi presupposti che la Regione Puglia si
appresta a votare la legge sulla Promozione del sistema golfistico
regionaleâ€, proposta a prima firma di Nino Marmo (Pdl). Una normativa
che contrasta con gli obiettivi di progresso dell’intera regione secondo il M5S
e l’associazione LIPU, già intervenuti durante il percorso istruttorio nella V
Commissione.
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“Alcuni
aspetti scabrosi sono stati epurati con il parere del servizio legislativo
regionale che ci ha dato, dunque, ragione delle contestazioni mosse un anno fa
– dichiara Enzo Cripezzi, Coordinatore LIPU Puglia – La proposta di
legge, tuttavia, rimane inguardabile nel principio e nel merito. La nostra
regione, infatti, ha bisogno di un progresso vero e, in campo turistico, con la
destagionalizzazione nella fruizione delle risorse e dei suoi valori
incommensurabili e non, come si vorrebbe, del falso sviluppo a base di cemento
o del bisogno di divorare acqua sottraendola all’agricoltura e agli ecosistemi,
a vantaggio dell’interessato di turno ed a danno di tutti i pugliesi. Nel
merito – continua Cripezzi (LIPU) – è francamente ridicolo
attribuire in una legge una compatibilità ambientale a prescindere, per qualsivoglia
genere di impianti. Con lo stesso approccio si potrebbe rendere compatibile a
priori qualunque cosa. Con la scusa della velocizzazione dei tempi, si impone
una regola ammazza-democrazia come quella del silenzio assenso dei 60 giorni
che pone in secondo piano i cittadini e gli organi deputati al controllo. Da un
lato si annulla la concertazione, dall’altro s’incentiva la speculazione
edilizia – conclude il Coordinatore della LIPU
Puglia – permettendo la contropartita dell’indice di fabbricabilitÃ
suddiviso, al 50%, tra cemento destinato alle strutture ricettive dell’impianto
ed il cemento destinato a villini o lottizzazioni residenzialiâ€.
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“Per
frenare la sua sete d’acqua la Puglia ha costruito un’opera ingegneristica tra
le più importanti al mondo e, oggi, si appresta a varare una legge che metterÃ
a rischio il prezioso oro blu – dichiara il deputato pugliese Giuseppe
L’Abbate (M5S) – Per garantire la vita del prato verde di un campo da
golf, infatti, sono necessari almeno 2.000 metri cubi di acqua al giorno in
estate, l’equivalente (come riportato dallo studio della stessa Regione
Puglia su “Golf e Ambiente†a pag. 7-8) al fabbisogno di un paese di
8.000 abitanti o di due tonnellate di grano. Un lusso che creerebbe danni
all’agricoltura e all’allevamento ma che entra in conflitto anche con
l’assicurazione dell’uso agricolo dopo quello umano – continua il
deputato della Commissione Agricoltura della Camera – come sancisce l’art.
28 della legge 36/1994. Da non sottovalutare, inoltre, dopo i danni
realizzati con i campi fotovoltaici su superfici agricole, la contribuzione al
processo di desertificazione dato che l’abbattimento del manto
vegetazionale esistente, l’eccessivo trattamento chimico del terreno di un
campo da golf possono esserne fattori scatenanti (Conferenza delle Nazioni
Unite svoltasi a Rio De Janeiro nel 1992). Ancor più insidiosa poi per la
Puglia è la salinizzazione delle falde acquifere che si determina quando non
viene utilizzata l’acqua di acquedotti o dighe e si utilizzano pozzi,
trascurando che queste trivellazioni sono causa diretta del fenomeno di
salinizzazione, in particolare nella falda nelle zone costiere, come giÃ
accaduto con l’Acaya Golf Club del Parco Naturale delle Cesine in Puglia. È
assurdo – conclude L’Abbate (M5S) – che la Puglia non si sia
ancora accorta che il turista evoluto, che riesce spesso a conquistare, è
attirato dalle bellezze naturalistiche e culturali del luogo, le prime
regalateci dalla natura e le seconde in fase embrionale che spetta a noi
sviluppare. La nostra regione deve salvaguardare territorio e paesaggio,
puntando su ciò che già possiede, a beneficio delle economie tradizionali
agricole e turistico-naturalistiche in grado di portare progresso e non
incondizionato sviluppo, fine a se stessoâ€.
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AGRICOLTURA: INIZIA
LA DISCUSSIONE SULLA RISOLUZIONE 5 STELLE PER IL SOSTEGNO AL SETTORE
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Si apre oggi, in Commissione
Agricoltura alla Camera, l’esame della risoluzione M5S che punta ad orientare
le scelte del Ministro Martina sul piano di sviluppo rurale nazionale che
affiancherà i piani delle singole regioni. Tra le proposte: misure di sostegno
al reddito degli agricoltori, investimenti irrigui e miglioramento genetico del
patrimonio zootecnico
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“Siamo
soddisfatti per l’inaspettatamente rapida calendarizzazione di questo atto che
rappresenta un passo doveroso verso un settore che merita finalmente
l’attenzione di chi governa il Paese. Con questa risoluzione ci proponiamo di
affrontare problematiche strutturali irrisolte da anni che
impediscono il rilancio dell’agricoltura nazionaleâ€. È questo l’obiettivo del
deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura,
che con i suoi colleghi 5 Stelle chiede al Governo di “progettareâ€Â le
misure del piano di sviluppo rurale nazionale, meglio noto come PSRN, in
modo da favorire il più possibile gli operatori del settore primario che più
di tutti scontano la crisi economica in corso con un aumento costante dei
costi di produzione e rese sempre più spesso compromesse dai cambiamenti
climatici.
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Tra
gli impegni dei 5 Stelle,
il migliorare e potenziare le azioni di sostegno al reddito, anche attraverso
l’attivazione dei fondi di mutualizzazione mirati a coprire i risarcimenti per
le perdite causate da avversità atmosferiche, fitopatie ed infestazioni
parassitarie, poco appetibili per le compagnie assicurative. Ma anche il
sostenere azioni volte alla promozione del miglioramento genetico del patrimonio
zootecnico finalizzato all’aumento del patrimonio nazionale, nonché alla
salvaguardia della biodiversità animale. O ancora sollecitare ad una efficiente
raccolta e trasmissione dei dati in Unione europea che non pregiudichi la
possibilità di implementare, attraverso programmi di investimento
mirati, il piano irriguo nazionale.
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“Ci
auguriamo che questo primo segnale in Commissione agricoltura – conclude
Giuseppe L’Abbate (M5S) - porti ad un confronto serio su questi temi che
rappresentano delle criticità rilevanti per il mondo agricolo troppo spesso
trascurate e che oggi, specie considerando che l’agricoltura è stata unicamente
oggetto di tagli e non di investimenti nella Legge di Stabilità attualmente in
discussione, ci sembrano sempre più urgentiâ€.Â