Â
Un appello per un’Altra Puglia e un’Altra Italia, in un’Altra Europa.
Un documento per discutere su quali basi costruire un’alternativa politica,
culturale e sociale che oggi appare piĂą che mai necessaria.
C’è
bisogno di un modo diverso di pensare alla politica e di praticarla,
restituendola alle cittadine e ai cittadini, rendendola ciò che dovrebbe
essere: cura delle persone, delle relazioni umane, delle comunitĂ e dei loro
territori. Il motto è sempre “prima le persone”: portare la politica
vicino alle loro vite e ai loro problemi concreti, abbattere la distanza che
rende troppo spesso la politica una cosa “brutta”, deludente, distante.
Â
Per
discuterne, un gruppo di promotori appartenenti a tutte le province pugliesi
sta iniziando da un documento - che in queste ore viene sottoscritto da coloro
che ne condividono l’analisi e l’impostazione - e da un’assemblea pubblica, in
programma venerdì 14 novembre a Taranto, ore 17 nella biblioteca comunale,
Piazzale Bestat.
La scelta di incontrarsi a Taranto significa partire da un luogo che
rappresenta drammaticamente i limiti e le contraddizioni dell’attuale modello
di sviluppo e della politica attuale.
Â
Con
l’arrivo di Renzi alla guida del PD e con il suo governo fondato sul famigerato
“Patto del Nazareno” si apre una nuova fase. La rottamazione di Renzi purtroppo
non è solo la “rottamazione” di gruppi dirigenti - che potrebbe essere anche un
dato positivo, se fosse avvenuta davvero, in modo non ambiguo e “gattopardesco”
- ma è soprattutto la rottamazione di una storia di valori ed ideali, la
rottamazione della nostra stessa Costituzione, che definisce la Repubblica
italiana fondata sul lavoro. Con le Riforme di Renzi il
centrosinistra è morto, nei fatti non esiste più.
Â
Â
Siamo
oggi  nel pieno di una crisi profonda e le ricette ossessivamente
riproposte hanno giĂ fallito e continuano a fallire, rivelandosi il problema e
non la soluzione. Lo scenario tratteggiato per i prossimi anni da Istat e
Svimez per le regioni del Sud ci mette davanti a uno scenario a dir poco
preoccupante. E’ in corso un attacco senza precedenti ai diritti delle
persone, dai lavoratori ai disoccupati, dai giovani alle donne agli anziani e
al nostro patrimonio ambientale e territoriale. Un attacco in nome del profitto
da parte di interessi economici e finanziari ben rappresentati nei governi
europei e nazionali. C’è chi pensa che mai come ora sia necessario correre ai
ripari, difendersi e costruire un’alternativa credibile, lanciando un appello
che intende unire tutte le forze possibili:Â quelle di coloro che non
hanno piĂą fiducia nelle forze politiche rappresentate in Parlamento, nei
governi regionali e nelle loro dinamiche; le forze di coloro che si organizzano
per realizzare cose utili e importanti, associandosi, lavorando nella
solidarietĂ , nella cultura, nella microimpresa, nella finanza etica. Energie diffuse
che possono essere il vero motore di una rinascita. In questo momento anche la
politica regionale sta dando un triste spettacolo, un mortificante teatrino di
scontri personalistici. L’appello per L’Altra Puglia è la proposta di cambiare
gli argomenti all’ordine del giorno, spostando finalmente l’attenzione sulle
cittadine e sui cittadini, sui loro problemi, sui loro bisogni, sulle cittĂ e
sui territori, rendendoli non piĂą semplici, impotenti spettatori ma
protagonisti.
Â
Il
comitato promotore per L’Altra Puglia
Documento politico e appello L_Altra Puglia_
Â
7 novembre 2014
Â