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Un’Altra Puglia: venerdì 14 novembre a Taranto
venerdì 7 novembre 2014

un’assemblea per incontrarsi e discutere di una politica diversa

da altrapuglia@gmail.com




 


Un appello per un’Altra Puglia e un’Altra Italia, in un’Altra Europa.
Un documento per discutere su quali basi costruire un’alternativa politica, culturale e sociale che oggi appare più che mai necessaria.

C’è bisogno di un modo diverso di pensare alla politica e di praticarla, restituendola alle cittadine e ai cittadini, rendendola ciò che dovrebbe essere: cura delle persone, delle relazioni umane, delle comunità e dei loro territori.  Il motto è sempre “prima le persone”: portare la politica vicino alle loro vite e ai loro problemi concreti, abbattere la distanza che rende troppo spesso la politica una cosa “brutta”, deludente, distante.

 

Per discuterne, un gruppo di promotori appartenenti a tutte le province pugliesi sta iniziando da un documento - che in queste ore viene sottoscritto da coloro che ne condividono l’analisi e l’impostazione - e da un’assemblea pubblica, in programma venerdì 14 novembre a Taranto, ore 17 nella biblioteca comunale, Piazzale Bestat. La scelta di incontrarsi a Taranto significa partire da un luogo che rappresenta drammaticamente i limiti e le contraddizioni dell’attuale modello di sviluppo e della politica attuale.

 

Con l’arrivo di Renzi alla guida del PD e con il suo governo fondato sul famigerato “Patto del Nazareno” si apre una nuova fase. La rottamazione di Renzi purtroppo non è solo la “rottamazione” di gruppi dirigenti - che potrebbe essere anche un dato positivo, se fosse avvenuta davvero, in modo non ambiguo e “gattopardesco” - ma è soprattutto la rottamazione di una storia di valori ed ideali, la rottamazione della nostra stessa Costituzione, che definisce la Repubblica italiana fondata sul lavoro.  Con le  Riforme di Renzi il centrosinistra è morto, nei fatti non esiste più.

 

 

Siamo oggi  nel pieno di una crisi profonda e le ricette ossessivamente riproposte hanno già fallito e continuano a fallire, rivelandosi il problema e non la soluzione. Lo scenario tratteggiato per i prossimi anni da Istat e Svimez per le regioni del Sud ci mette davanti a uno scenario a dir poco preoccupante.  E’ in corso un attacco senza precedenti ai diritti delle persone, dai lavoratori ai disoccupati, dai giovani alle donne agli anziani e al nostro patrimonio ambientale e territoriale. Un attacco in nome del profitto da parte di interessi economici e finanziari ben rappresentati nei governi europei e nazionali. C’è chi pensa che mai come ora sia necessario correre ai ripari, difendersi e costruire un’alternativa credibile, lanciando un appello che intende unire tutte le forze possibili:  quelle di coloro che non hanno più fiducia nelle forze politiche rappresentate in Parlamento, nei governi regionali e nelle loro dinamiche; le forze di coloro che si organizzano per realizzare cose utili e importanti, associandosi, lavorando nella solidarietà, nella cultura, nella microimpresa, nella finanza etica. Energie diffuse che possono essere il vero motore di una rinascita. In questo momento anche la politica regionale sta dando un triste spettacolo, un mortificante teatrino di scontri personalistici. L’appello per L’Altra Puglia è la proposta di cambiare gli argomenti all’ordine del giorno, spostando finalmente l’attenzione sulle cittadine e sui cittadini, sui loro problemi, sui loro bisogni, sulle città e sui territori, rendendoli non più semplici, impotenti spettatori ma protagonisti.

 

Il comitato promotore per L’Altra Puglia



Documento politico e appello L_Altra Puglia_

 

7 novembre 2014

 




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