E' il primo nato in Sprar a
Martina Franca. Si chiama Ibraham ed è figlio di una coppia del Ghana, da
luglio qui in Italia. Ibraham è nato all'Ospedale di Martina da poche ore (alle
dieci di questa mattina), e porta con se una storia che parte da lontano, molto
lontano. Parte cioè dal momento del suo concepimento, quando i suoi genitori
decidono di scappare via dagli orrori della guerra in Libia. E' qui,nel Paese
senza legge dove la faida di Misurata e quelle di Zintan si scontrano ogni
giorno, che la sua mamma Olabisi e il suo papà Ibrahim lavoravano, finché poi
la loro vita è cambiata. La guerra fa precipitare tutti i loro progetti di
vita. In preda alla disperazione l'unica soluzione possibile che appare ai loro
occhi è quella di partire. Scappano, e affrontano insieme, mano nella mano, “il
viaggio”, la difficile traversata del Mar Mediterraneo, conosciuto oramai come
il cimitero dei migranti. Olabisi porta in grembo il piccolo Ibraham. E'
soprattutto per lui che decidono di fuggire: perché spinti dalla speranza di
offrire al loro piccolo un futuro di maggiori certezze Destinazione: Italia.
Durante il viaggio, fortunatamente verranno salvati in mare dai militari
italiani grazie all'operazione Mare Nostrum: a luglio arriveranno nella cittĂ
dei due mari. Taranto. Qui, l'Associazione Salam ong che accoglie ed assiste i
migranti durante e dopo gli sbarchi, fa richiesta di inserimento della coppia
in Sprar, al Servizio Centrale. Dai primi di luglio, vivono a Martina Franca,
in un appartamento che gli è stato assegnato momentaneamente, come richiedenti
asilo politico. Ricevono giornalmente aiuti ed un sostegno psicologico da parte
degli operatori dell'ente gestore, l'Associazione Salam e del Comune di Martina
Franca (Assessorato ai Servizi Sociali). Ma anche un prezioso contributo arriva
dal coordinamento delle Associazioni di Volontariato della cittĂ della Valle
d'Itria e da tanti cittadini martinesi. Olabisi e suo marito vivono ora
serenamente la loro nuova vita, stringendo degli ottimi rapporti col vicinato.
La famiglia “Sprar” si
allarga, e cresce col sostegno di tutta la comunitĂ martinese. A novembre
infatti è prevista un'altra nascita: un bambino di una famiglia della
Repubblica del CIAD. Un proverbio africano dice “per far crescere un bambino ci
vuole un intero villaggio”. E Martina Franca, come città accogliente, è
quell'“intero villaggio”, una comunità di riferimento che affianca le
nuove famiglie e non le lascia sole.
Â
Antonietta Podda
Ufficio Stampa Associazione
Salam ong.Â
380-7587924
Â